Orto e giardino

Come piantare la menta: una guida pratica

Esposizione, terreno, annaffiature e consigli per la raccolta

Con il suo aroma fresco, la menta è un’erba aromatica fra le più amate. Si sposa benissimo su molti piatti, soprattutto a base di pesce e di verdure. Inoltre, è eccellente aggiunta nel tè. Diffusa nelle regioni mediterranee, si tratta di un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Labiate. In base alla varietà può avere foglie tonde od ovali, e fiorellini bianchi o rosati raccolti in piccole spighe. Avere sempre a portata di mano qualche fogliolina di menta è davvero molto facile, perché si tratta di una pianta molto facile da coltivare e curare. Anzi, ha portamento infestante e, una volta radicata, tende a crescere e a svilupparsi a dismisura. Ecco perché se ne consiglia la coltivazione in vaso. Essendo una perenne, non c’è bisogno di seminarla ogni anno.

Come piantare la menta: una guida pratica

Ma vediamo insieme come piantare la menta.

Come piantare la menta e quando procedere

Il periodo ideale per piantare la menta dipende dal metodo che si utilizza. La semina può essere effettuata già a marzo, in semenzaio oppure in serra protetta. Se invece si vuole procedere con la semina direttamente all’aperto, nell’orto o in un vaso da tenere in giardino o sul balcone, allora occorre aspettare i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.

Per moltiplicare la menta tramite talea, si deve procedere nei seguenti mesi: marzo, aprile, maggio e settembre.

Nel caso vogliate piantare tante piantine nell’orto, ricordate che la menta è piuttosto invadente. Pertanto, è bene distanziare le piantine l’una dall’altra di almeno 40 cm, mantenendo 70 cm di spazio tra le varie file.

Come piantare la menta: il clima adatto

La menta è una pianta piuttosto resistente, che ben sopporta sia il freddo molto rigido (anche fino a -15°C) sia il caldo più intenso e afoso. Quando fa molto caldo, è importante mantenere il terreno umido. In inverno, è importante proteggere il terreno distribuendo uno strato di pacciamatura.

Dove mettere la pianta di menta

La menta si sviluppa e cresce bene sia in zone soleggiate, così come anche in aree parzialmente ombreggiate.

Come piantare la menta: il terreno ideale

I terreni più indicati per coltivare la menta sono sabbiosi, ricchi di humus e ben drenanti. Sono invece da evitare i terreni argillosi. Per la coltivazione della menta in vaso, si consiglia l’impiego di un terriccio specifico per piante orticole o aromatiche.

In termini di pH, la menta cresce bene in qualsiasi tipo di terreno.

Come concimare la menta

A partire dalla primavera, e poi fino all’autunno, una volta ogni 2 settimane circa, è bene somministrare alle piante di menta un concime liquido specifico per piante aromatiche, da diluire nell’acqua delle annaffiature.

Quante volte si annaffia la menta

La menta ha bisogno di un frequente apporto idrico. Soprattutto in estate e quando fa caldo, va bagnata abbondantemente facendo però attenzione a non bagnare le foglie. Occorre annaffiarla non appena ci si accorge che il terreno è secco. In estate, le irrigazioni possono anche essere quotidiane. Tuttavia, se però ci si accorge che il terreno rimane inzuppato, allora è il caso di diradare le irrigazioni. Mal sopporta, infatti, i ristagni d’acqua, che possono provocare il marciume radicale e l’insorgere di patologie di natura fungina.

In autunno e in inverno, poi, quando le temperature cominciano a scendere, le irrigazioni possono essere meno frequenti e meno abbondanti.

Si consiglia di effettuare le innaffiature la mattina presto oppure la sera dopo il tramonto. È importante non utilizzare acqua troppo fredda, specialmente in estate, per non far subire alle radici della pianta un brusco shock termico.

Come e quando tagliare la menta

Dopo la fioritura, la menta va tagliata per stimolare lo sviluppo di nuove foglie ed evitare che gli steli diventino legnosi.

Come piantare la menta: cosa mettere vicino alla menta

La menta può essere piantata accanto ad altre erbe aromatiche, come timo, rosmarino, basilico oppure coriandolo.

Con il suo profumo, la menta si rivela essere un’ottima presenza nell’orto in quanto tiene lontani vari parassiti, che non gradiscono il suo odore. Una consociazione ideale è quella della menta assieme ai pomodori.

Cosa non piantare vicino alla menta

È bene ricordare che la menta è una pianta invadente e molto infestante. Per questa sua caratteristica, è meglio non piantarla accanto a piante più deboli, che possono lasciarsi sopraffare, lasciandole lo spazio per espandersi. In particolare, non va piantata accanto alla salvia.

Come piantare la menta

Come si riproduce la pianta di menta

Per coltivare la menta si può partire da una piantina acquistata in un vivaio. In alternativa, si può procedere per seme (tecnica meno diffusa) oppure per talea (tecnica più diffusa).

La semina della menta

I semini vanno distribuiti nel terreno non molto in profondità, appena al di sotto del livello del terreno. Per la semina direttamente all’aperto, si deve procedere in primavera ormai inoltrata (verso metà/fine aprile), quando ormai il rischio gelate, anche tardive, è superato. In alternativa, se si desidera procedere in anticipo, già verso marzo, allora la semina va effettuata in un luogo protetto: in semenzaio, in una serra o, semplicemente, in un vaso da tenere in casa.

Dopo aver distribuito i semini sul terriccio, copriteli leggermente con la terra. Quindi mantenete umido il terreno fino alla germinazione che, di solito, avviene nel giro di 10-15 giorni.

Moltiplicare la menta per talea

La procedura tramite tale è più diffusa rispetto alla semina perché è più semplice e garantisce risultati migliori e più soddisfacenti. I mesi ideali per procedere con la talea sono marzo, aprile, maggio e settembre.

Utilizzando forbici affilate e disinfettate, prelevate da una pianta esistente un pezzo di stelo lungo circa 10cm. Eliminate le foglie che si trovano sulla metà inferiore dello stelo. A questo punto, potete scegliere di interrate lo stelo tagliato in un vaso con del terreno inumidito oppure di inserirlo in un vasetto pieno di acqua (tecnica idroponica). Collocate il vaso in un luogo ben illuminato dalla luce del sole diretta.

Nel caso del vaso, abbiate cura di mantenere il terreno sempre umido. Nel caso invece del vasetto con l’acqua, ricordate di cambiare l’acqua spesso. Una volta che la talea avrà emesso radici lunghe alcuni centimetri, trapiantate la piantina in piena terra.

Quando si raccoglie la menta

È molto importante raccogliere regolarmente le foglie di menta perché, più a lungo le si lascia sulla pianta, e più diventano dure, perdono il loro aroma migliore e inoltre ostacolano la nascita delle foglioline giovani.

Le foglie di menta possono cominciare ad essere raccolte quando gli steli della pianta hanno già raggiunto i 20 cm di lunghezza. Mediamente, questo momento lo si raggiunge dopo circa un paio di mesi per le piante coltivate da seme, e anche meno, se si parte dal trapianto di una giovane piantina già avviata.

Gli erboristi ritengono che i mesi ideali più indicati per la raccolta sono giugno e luglio, quando gli oli essenziali sono più concentrati. Non a caso questo momento viene definito, in gergo, ‘tempo balsamico‘.

Ad ogni modo, le foglie di menta vanno raccolte quando sono ben asciugate dalla rugiada e appena prima dell’utilizzo, altrimenti avvizziscono in pochi minuti. Vanno staccati i ciuffetti apicali, con le dita oppure recidendoli con forbici affilate. Prima dell’utilizzo, le foglie di menta vanno pulite in maniera delicata, evitando di lavarle in modo tale da conservare tutti gli oli essenziali.

Qualora non procediate regolarmente e con costanza alla raccolta della menta, a metà stagione circa, procedete con una potatura di circa 1/3 della pianta per fortificarla.

Come piantare la menta in vaso

La menta può essere coltivata anche in vaso, da tenere sul balcone o sul davanzale di una finestra. Anzi, la coltivazione in vaso è un ottimo metodo per contenere lo sviluppo della pianta che ha un atteggiamento infestante e tende a colonizzare ogni spazio.

Se volete piantare la menta in vaso, scegliete dei vasi piuttosto grandi (almeno 40 cm di profondità), meglio se in terracotta, e provvisti di fori di drenaggio sul fondo che garantiscano la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.

Riempite il vaso con del terriccio specifico per erbe aromatiche e mantenetelo umido con frequenti annaffiature, specialmente quando fa molto caldo, ma evitando di inzupparlo d’acqua.

Ogni 2 anni circa, e comunque quando le radici cominciano a fuoriuscire dal vaso, procedete con il rinvaso della pianta, rinnovando totalmente il terriccio.

come piantare la menta

Come curare la menta in inverno

In generale, le piante di menta sopportano bene il freddo e le temperature più rigide. Tuttavia, verso fine autunno, tagliate la parte aerea della pianta e proteggete il terreno tutt’attorno con uno strato di pacciamatura.

Nel caso della menta coltivata in vaso, mettetela al riparo in luogo protetto dal freddo intenso.

In generale, durante la stagione fredda, diminuite le annaffiature.

I principali nemici della menta

Per quanto riguarda le malattie, le patologie che più comunemente possono colpire la pianta sono la ruggine e il marciume radicale. Entrambe sono malattie di natura fungina. La ruggine si manifesta con la comparsa sulle foglie di macchie marroni/giallastre. Entrambe sono ovviamente causate dal ristagno di acqua. Attenzione quindi a non lasciare mail terreno zuppo o il sottovaso pieno di acqua dopo le annaffiature.

Per quanto invece riguarda le infestazioni da parassiti, i peggiori nemici della menta sono gli acari, le mosche bianche, gli afidi e la cocciniglia.

Perché le foglie di menta diventano gialle

Se notate che le foglie della vostra pianta di menta tendono a diventare giallognole, la causa più probabile è da ricondurre ad una scarsa irradiazione solare. Con poca luce, infatti, le foglie di menta diventano più sottili, ingialliscono, sono meno profumate e possono arrivare a cadere.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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