Il caviale vegetale: come preparare in casa
Scoprite tutto su questo sostituto vegetale del classico caviale
Oggi scopriamo insieme la nostra ricetta per ottenere del caviale vegetale a base di alghe in modo semplice e sostenibile anche a casa vostra.
Sommario
Da prodotto prelibato e di lusso, ricavato dalle uova di storione, sembra che anche il raffinato caviale possa trovare una sua variante vegetariana e vegana: si tratta del caviale vegetale. Decisamente più economico e sostenibile, assomiglia nel gusto e nell’aspetto a quello tradizionale ma si tratta in realtà di un’alga.
La lavorazione del vero caviale presuppone che le uova siano estratte immediatamente dopo l’uccisione della femmina dello storione, lavate e salate; la pesca avviene prima che inizino la migrazione per riprodursi.
L’alto valore del caviale ha condotto allo sterminio degli storioni in tutto il mondo, così che questo pesce, prima presente in tutta Europa, ora è praticamente scomparso. Ne sopravvivono due piccole popolazioni nel Mar Caspio e nel Mar Nero, ma la pesca eccessiva, il bracconaggio e il fatto che questi animali hanno un ciclo produttivo estremamente lungo, da 5 a 18 anni, sta facendo rapidamente estinguere lo storione. Di fatto, il caviale che vedete in commercio, proviene sempre più spesso da allevamenti.
Caviale vegetale: caratteristiche e provenienza
Il caviale vegetale invece è ottenuto dall’alga kelp, una famiglia di alghe appartenenti al genere fucus e laminaria, come ad esempio la quercia marina, raccolte sulle coste del mare Atlantico nel periodo estivo e nel Mare di Barents.
Una volta essiccata quest’alga raggiunge un colore bruno scuro mantenendo un forte odore di salmastro. Viene poi essere polverizzata e mescolata con altri ingredienti per renderla più simile nel gusto alle uova di storione.
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Oltre ad essere adatto a chi ha scelto uno stile alimentare privo di proteine animali, questo tipo di caviale risulta consigliato anche per chi vuole fare attenzione alla salute, considerando che è privo di colesterolo e mantiene i benefici attribuibili alle alghe, come l’elevata concentrazione di sali minerali e vitamine.
La Kelp ha inoltre diverse proprietà stimolanti del metabolismo, lassative e rimineralizzanti; inoltre assorbe i metalli pesanti ed altri elementi tossici ed è un anticoagulante. Già all’inizio del secolo era impiegata nella terapia del gozzo e del cretinismo per il suo forte contenuto di iodio.
Il caviale veg si può reperire nel banco frigo della bottega svedese dell’IKEA sotto il nome di Tangkorn, e nei negozi specializzati si trova come seaweed caviar.
La ricetta del caviale vegetale fatto in casa
Se avete molta pazienza, potete provare a prepararlo in casa, con la ricetta che vi diamo qui di seguito. La procedura è semplice ma un po’ lunga e alla fine otterrete 2 mezzi barattolini d’alga, uno rosso e uno nero.
- 1 manciata di riso venere integrale
- 1 manciata di riso rosso integrale
- 100 gr di alga kelp o alga kombu
- 1/2 cucchiaino di alga agar
- 2 cucchiai di olio di semi
Preparazione. Mettete l’olio in frigo, dev’essere molto freddo, potete porlo anche 5 minuti in freezer. Per prima cosa create il colore: in un pentolino mettete 1 bicchiere di acqua e bollitevi il riso venere per 5-10 massimo, perché questo tipo di riso rilascia il nero quasi subito. Fate la stessa cosa con il riso rosso.
In ogni pentolino aggiungete le alghe in fogli essiccate e fate bollire per 10 minuti. Ora sciogliete l’agar agar in ciascun pentolino, questo funziona da addensante, e portate a bollore.
Spegnete e con un contagocce fate cadere una ad una delle gocce di liquido nero e poi rosso nell’olio freddo. Non appena tocca l’olio, il liquido si solidificherà, quindi procedete con la creazione di queste perle di caviale vegetale, avendo cura di distanziarle una dall’altra per non attaccarle.
Con un colino filtrate le perle dall’olio e conservatele in un vasetto in frigo fino a quando le userete. Volendo potete anche sciacquare le sferette sotto l’acqua se non vi piacciono troppo oleose.
Purtroppo è un metodo lungo, ma potete sempre ricorrere all’IKEA…
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Ultimo aggiornamento il 11 Maggio 2022 da Rossella Vignoli
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