Spesa biologica

Come risparmiare in cucina: tutti i consigli, dalla spesa al menù

Cambiare modo di fare la spesa, cucinare e conservare gli alimenti vi farà risparmiare e ridurre lo spreco alimentare

Tutti i nostri consigli pratici su come risparmiare in cucina. Vi diamo un insieme di buone pratiche in grado di cambiare il vostro stile di vita e renderlo più sostenibile e spendere meno. Dal modo in cui siete abituati a far la spesa al supermercato, a come cucinate gli alimenti che acquistate, fino ad arrivare alle abitudini alimentari che adottate quotidianamente sulle vostre tavole, ogni scelta, anche quella apparentemente più banale, ha delle ricadute sull’ambiente e sulla gestione ottimale dei consumi.

Come risparmiare in cucina: tutti i consigli, dalla spesa al menù

Ma vediamo come riuscire ad attuare concretamente questa idea di ‘risparmio’, dal modo in cui facciamo la spesa al menù, dalla cucina alla tavola, dal frigorifero ai fornelli, con una serie di suggerimenti e consigli pratici di facile applicazione.

Come risparmiare in cucina

Risparmiare è possibile adottando strategie mirate sia nella fase di acquisto che in quella di preparazione dei cibi. I nostri consigli sono utili per cambiare mentalità sia in fase di pianificazione che di acquisto degli alimenti, ma ci sono anche dei metodi efficaci nella preparazione e nella conservazione del cibo.

Applicando questi consigli con costanza, potrete ridurre significativamente le spese per l’alimentazione senza rinunciare a una dieta sana e gustosa.

È possibile risparmiare in cucina 

Quando si parla di risparmio domestico, uno degli aspetti fondamentali è cosa comprare per non esagerare con gli acquisti e sprecare cibo. Questa lista di consigli vi permetterà di fare la spesa quotidiana in m,aniera più consapevole e risparmiare.

Innanzitutto occorre pianificare i pasti settimanalmente, creando un menu dettagliato, e meglio ancora seguire la strategia del batch cooking, per evitare acquisti impulsivi e sprechi. Questo permette di acquistare solo ciò che serve, riducendo gli avanzi e ottimizzando l’uso degli ingredienti.

  • Fate una lista della spesa e rispettatela
  • Scegliere con ragionevolezza i prodotti da portare a casa è il primo, fondamentale, passo per risparmiare in cucina evitando gli sprechi. Le statistiche dicono che la spesa media di una famiglia italiana rappresenta il 20% dei costi sul bilancio annuale. Se selezionassimo con maggior criterio ciò che compriamo, evitando di lasciarci ‘stregare’ dalla pubblicità, dal marchio o dall’offerta dell’ultimo momento, riusciremmo a risparmiare tra i 1.500 e i 3.500 all’anno (Fonte: Altroconsumo).
  • Prima di comprare qualcosa farsi la domanda ‘Ne ho davvero bisogno?’. Molto spesso, infatti, compriamo sulla scia di un impulso emotivo passeggero e ‘gettiamo’ nel carrello cose di cui, in realtà, non abbiamo bisogno
  • Dedicare alla spesa un momento della giornata sgombro di impegni e preoccupazioni. Fare la spesa con i minuti contati, magari senza una lista dove abbiamo già selezionato ciò che ci serve, è il modo migliore per sprecare tempo e denaro e per ritrovarci il frigo pieno di cose che difficilmente riusciremo a consumare. Riempiere il carrello guidati dalla fame, dalla fretta, dalla comodità di preparazione e dalla pubblicità significa non prendersi cura del proprio benessere e delle proprie finanze!
  • Leggere sempre le etichette è fondamentale per conoscere la ‘storia’ del prodotto che intendiamo acquistare, la sua provenienza e soprattutto la data di scadenza.
  • Confrontare i prezzi controllare i volantini dei supermercati e optare per le offerte più convenienti. Considerate anche i prezzi al chilo o al litro per valutare meglio il rapporto qualità-prezzo.
  • Fare attenzione alle offerte speciali, ai coupon e alle carte fedeltà dei supermercati.
  • Acquistare le private label ovvero i prodotti a marchio del supermercato, che spesso sono di buona qualità, ma a prezzi inferiori rispetto alle marche più note

Dove comprare per risparmiare

La crisi dei consumi ha scatenato una lotta all’ultimo prezzo soprattutto tra competitor della grande distribuzione.

Per orientarsi nella jungla delle offerte e risparmiare sulla spesa esistono diversi comparatori di prezzi e motori di ricerca on line nati con il preciso obiettivo di fornire al consumatore uno strumento ad hoc.

Anche acquistare di preferenza frutta e verdura di stagione aiuta a risparmiare, perché generalmente sono più economiche, oltre che saporite. Mentre è sconsigliato comprare cibi pronti, che sono certamente veloci da riscaldare, ma generalmente più costosi rispetto a quelli preparati in casa.

Per prodotti non deperibili come pasta, riso, legumi e conserve, considerate l’acquisto all’ingrosso, che può essere conveniente, soprattutto se si ha spazio per conservarli. E poi ci sono i GAS, ovvero i Gruppi di Acquisto Solidale che nel giro di pochi anni si sono moltiplicati su tutto il territorio nazionale. Si tratta di gruppi e associazioni di persone e famiglie che condividono la spesa scegliendo solo prodotti a km zero.

Queste associazioni nascono spontaneamente per condividere un concetto di spesa collettivo e di consumo consapevole, basato sui criteri della solidarietà, eticità e rispetto per l’ambiente. Ogni città italiana, oramai, ha un suo GAS, ma tra i più attivi spiccano soprattutto quelli di Milano, Bologna e Roma.

Un ‘altra opzione è dedicarsi alla coltivazione delle erbe aromatiche in vaso o in giardino, per averle sempre fresche a disposizione, risparmiando sull’acquisto.

Come conservare i cibi: ogni alimento al posto giusto

Una volta a casa la maggior parte dei cibi acquistati finisce in dispensa, in freezer e in frigorifero, ma spesso però si dimentica (o si ignora) che molti prodotti possono essere tranquillamente conservati a temperatura ambiente o, nei mesi in cui la temperatura lo consente, in balcone o sul davanzale della finestra.

Frutta e verdura possono rimanere fuori dal frigo ed essere conservati in modo alternativo senza l’utilizzo dell’ormai indispensabile elettrodomestico.

  • Nel frigorifero ogni ripiano presenta una temperatura precisa e si presta, dunque, alla conservazione ottimale di precisi alimenti. Per questa ragione il Ministero della Salute ha redatto un vero e proprio decalogo per il corretto utilizzo del frigorifero. Solitamente, carne e pesce devono sostare nella parte più fredda (comparto più in basso). La parte centrale (di solito 4-5°) è adatta a uova, latticini, dolci a base di creme e panna e quegli alimenti da conservare in frigorifero dopo l’apertura. Nella zona a temperatura maggiore (di solito il cassetto nella parte bassa) si conservano le verdure e la frutta che possono essere danneggiate da temperature troppo basse. Le mensole all’interno della porta sono i punti più caldi del frigorifero e sono destinati ai prodotti che necessitano solo di una leggera refrigerazione (es. bibite, burro).
  • Conservare ogni alimento nel modo giusto vuol dire risparmiare energia, preservare le qualità e la freschezza dell’alimento in questione e prolungarne la ‘vita’. In pratica vuol dire compiere un gesto di responsabilità che incide notevolmente sulla qualità dei nostri pasti, della nostra alimentazione e della nostra salute.
  • Non cedete alla tentazione di fare ‘scorta’ solo per vedere frigo e dispensa piena: nel frigorifero, in particolare, lo spazio tra un prodotto e l’altro deve essere sufficiente a garantire un perfetto ricircolo dell’aria e mantenere in questo modo una temperatura costante.
  • Controllate sempre la data di scadenza e mettete in bella vista i cibi che devono essere consumati con maggiore urgenza in modo da evitare che marciscano o finiscano nella pattumiera.
  • Cercate di conservare gli alimenti nelle loro confezioni originali o in contenitori asciutti, puliti e ben chiusi e adottate le tecniche di conservazione domestiche più adatte all’alimento che avete di fronte.
  • Organizzare frigo e dispensa per tenere traccia degli alimenti a disposizione aiuta ad evitare di acquistare doppioni

Come cucinare senza sprecare

Risparmiare in cucina non significa soltanto spendere meno quattrini, ma sostenere la lotta allo spreco alimentare uno dei temi più caldi del momento. Il dibattito sulle ingenti quantità di cibo che ogni anno finiscono nella pattumiera tiene banco fra esperti e analisti di tutto il Mondo, le difficoltà del momento si calcola che un terzo del cibo prodotto ogni anno venga buttato.

Un paradosso eticamente inaccettabile – se pensiamo a quante persone vivono in condizioni di assoluta povertà – e un controsenso ai limiti del ridicolo considerando che la crisi economica ha colpito anche le economie dei Paesi Occidentali.

Promuovere il cambiamento a partire dalle abitudini più semplici è il modo migliore per invertire la tendenza e aiutare concretamente l’ambiente. Come? Partendo da buone pratiche contro lo spreco alimentare come queste:

  • Cucinare porzioni adeguate. La maggior parte delle volte in cui ci rendiamo conto di aver cucinato troppo rischiamo che quel cibo finisca nella pattumiera, sia perché non viene riutilizzato, sia perché non viene conservato adeguatamente. Questi comportamenti hanno un impatto ambientale molto pesante e sono eticamente scorretti. Recenti studi hanno dimostrato che nel sud d’Italia lo spreco alimentare è determinato proprio dalle quantità eccessive di cibo cucinato quotidianamente. Evitate di cucinare quantità eccessive di cibo per ridurre gli sprechi.
  • Riciclare ogni avanzo di cibo prima di buttarlo. Quel che rimane in fondo alla pentola o nei piatti può rappresentare un ottimo ingrediente di base per creare nuove ricette altrettanto gustose e risparmiose! Cucinare con gli avanzi del giorno prima per creare nuovi piatti. Congelate le porzioni in eccesso, e utilizzate tutte le parti degli alimenti (bucce di frutta, di patata, scorze di agrumi…)
  • Preparare in casa, anche se i ritmi frenetici della vita moderna ci spingono a consumare cibi pronti e ad acquistare prodotti alimentari sulla base della loro facilità di preparazione, sempre più persone (complice la crisi) scelgono di produrre un grande varietà di prodotti direttamente in casa propria. Snack e dolci, pane e pasta fatta in casa sono più economici e salutari rispetto all’acquisto di prodotti confezionati.
  • Cuocere gli alimenti con metodi a basso consumo energetico come pentola a pressione, forno a microonde o cottura al vapore, che consumano meno energia rispetto al forno tradizionale.
  • Bere acqua del rubinetto, una bevanda economica e salutare. Potete filtrarla se preferite un sapore migliore

Inoltre, è utile ricordare che preparare i pasti in casa è generalmente più economico rispetto a mangiare fuori o ordinare cibo da asporto. Per questo è consigliabile portarsi il pranzo al lavoro, e organizzare cene con amici a casa:, che poi è anche divertente e conviviale, rispetto ad andare al ristorante.

Ritornare a preparare il cibo in casa è un’occasione di crescita economia e morale e serve a recuperare abitudini alimentari corrette, uno stile di vita più sano e una maggiore consapevolezza della qualità di ciò che mangiamo. Preparare a casa cibi come il pane, lo yogurt, il pasta madre, la pasta, le conserve, le confetture, significa:

  • vivere il proprio tempo libero in maniera utile e costruttiva
  • selezionare direttamente gli ingredienti controllandone la qualità
  • risparmiare
  • inquinare meno

Già, perché la gran parte dei nostri suggerimenti su come risparmiare in cucina evitando qualsiasi forma di spreco alimentare implicano innanzitutto produrre meno rifiuti e ridurre l’impatto ambientale di ciò che portiamo in tavola. Quale modo migliore di iniziare se non ritornando al vecchio e caro metodo del fai-da-te?

Altre informazioni

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Ultimo aggiornamento il 5 Novembre 2024 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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