Come funziona un forno a microonde e come usarlo al meglio
Una spiegazione di come funziona questo prodotto e i consigli per risparmiare energia
Sapete come funziona un forno a microonde? Come riesca a riscaldare e scongelare in breve tempo i cibi? Ve lo spieghiamo in questa guida.
Sommario
- Cosa sono le microonde
- Come si riscalda il cibo nel forno a microonde?
- Come usare al meglio il forno a microonde
- Regole per usare bene il forno a microonde e risparmiare elettricità
- Perché il microonde non necessita di pulizie particolari
- Perché i sapori rimangono inalterati
- Per cosa usare il microonde
- Altre informazioni utili
Il forno a microonde scalda gli alimenti, fa risparmiare sulla bolletta della luce e del gas rispetto al forno tradizionale ed è amico dell’ambiente. Questo elettrodomestico da una trentina di anni non ha smesso di avere successo nelle case delle italiani e un po’ in tutto il mondo.
Semplice e pratico, basta una comune presa elettrica e riesce a scaldare e cuocere qualsiasi tipologia di alimento. Tuttavia quasi nessuno sa come funziona un forno a microonde.
Cosa sono le microonde
Facciamo un po’ di ordine partendo dall’inizio: le microonde. Queste non sono altro che onde elettromagnetiche, simili a vibrazioni di energia (usiamo una terminologia semplice per aiutare nella comprensione).
Le onde elettromagnetiche ci circondano e non c’entrano nulla (o meglio non sono solo) quelle dei ripetitori delle radio.
- Tra le onde elettromagnetiche, ad esempio, abbiamo i colori. Se le onde sono più lunghe abbiamo il rosso, se sono più corte abbiamo il viola. Ancora più lunghe quelle infrarosse, più corte quelle ultraviolette.
- Visto che le lunghezze vanno dai millesimi di millimetro ai chilometri, abbiamo da una parte le onde radio, dall’altra i raggi X. In mezzo ci sono le microonde.
Le microonde in un forno vengono prodotte da un magnetron, un apposito dispositivo.
Come si riscalda il cibo nel forno a microonde?
Le microonde vengono emesse nella quantità di cinque milioni al secondo. Sono in grado di reagire con alcuni componenti alimentari, come l’acqua e i grassi.
Queste molecole provano a seguire le microonde, ma cinque milioni di spostamenti al secondo sono davvero tanti e così loro urtano l’una contro l’altra e in questo modo producono calore.
Tanto più durano le microonde, tanto più calore uscirà fuori dalle molecole, tanto più caldo sarà il nostro cibo. E qui si capisce anche perché, ad esempio, il pane duro e raffermo, una volta messo nel microonde diventa molle. L’acqua interna, generalmente ferma, evapora e così è come se il pane fosse cotto al vapore. Interessante, vero?
Quindi i cibi contenenti maggiori quantità d’acqua cuociono più rapidamente dei cibi solidi. Proprio per questo alle volte è difficile stabilire il giusto tempo di cottura.
I tempi di cottura inferiori sono dovuti anche alla propagazione del calore che viene generato dall’interno del cibo. Tutto il contrario di quanto accade con la cottura in forno, dove il calore si trasmette dall’esterno all’interno, con tempi inevitabilmente più lunghi.
Ad esempio per cuocere una coscia di pollo con patate arrosto, il tempo nel microonde è di circa 4 minuti, mentre nel forno normale sono necessari almeno 10 minuti.
Come usare al meglio il forno a microonde
Capendo come funziona il forno a microonde, si comprendono anche una serie di regole interessanti che dovremmo sapere per utilizzarlo al meglio.
- Avete mai visto su Youtube il filmato dell’uovo che nel microonde scoppia? Il motivo è chiaro: scaldando l’acqua interna all’uovo, che è nel tuorlo, questa diventa gassosa e fa pressione all’interno dell’uovo. Quando diventa troppa, scoppia.
- Ci sono delle cose che non hanno acqua né grassi, come il vetro o la porcellana, che nel microonde non scalderanno mai. Se ci mettiamo piatti o bicchieri vuoti, quelli rimarranno freddi, non essendo molecole in grado di reagire al microonde. Se però qualcosa dentro scalda, il calore passa anche a questi materiali per conduzione.
- Proprio come la luce diventa più debole man mano che ci si allontana, le microonde fanno lo stesso. Se si mette del riso nel microonde, a scaldarsi sarà solamente la parte superficiale. Le microonde non giungono alla parte che si trova sotto, così che mangeremo il riso fuori bollente e quello interno freddo. Per evitarlo bisogna disporre il tutto a ‘ciambella’ piatta, lasciando un buco in mezzo. In questo modo il piatto girevole espone tutte le parti alle microonde in modo omogeneo.
Regole per usare bene il forno a microonde e risparmiare elettricità
Tra i vari accorgimenti per risparmiare elettricità con gli elettrodomestici di casa un posto particolare lo occupa anche il microonde.
La posizione
Per quanto riguarda la posizione del forno, il microonde è meglio sistemarlo lontano da altri elettrodomestici e da fonti di calore. Deve essere sempre libero lo spazio circostante, per consentirne il raffreddamento e una corretta aerazione.
I recipienti da utilizzare
Un’attenzione particolare riguarda la tipologia di recipiente in cui riporre la pietanza per la cottura.
Materiali idonei alla cottura, solo se è indicato sulla confezione, sono:
- vetro e pirex
- terracotta
- ceramica e porcellana
- carta e cartone
- plastica
Ci sono materiali che non si possono mettere nel microonde perché lo specchio riflette le onde luminose, ma riflette anche le microonde e danneggiano il magnetron che le emette. Nei casi più gravi si iniziano a vedere veri e propri fulmini in miniatura prima che il forno si rompa per sempre.
- tutti i metalli
- cristallo
Perché il microonde non necessita di pulizie particolari
I forni elettrici o a gas rimangono accesi per molto tempo, consumando anche 3 volte tanto rispetto ad un microonde.
La propagazione del calore dall’interno del cibo tipica di un forno a microonde costituisce un innegabile vantaggio anche per pulire il microonde, in quanto non si formano incrostazioni che richiedono tempi di pulizia lunghi e scomodi.
Perché i sapori rimangono inalterati
La cottura con il forno a microonde permette di non dover aggiungere acqua o condimenti al cibo. L’aggiunta di acqua fa perdere alcune sostanze nutritive, come accade nella bollitura; mentre cuocere senza aggiungere grassi permette un minore apporto calorico, rispetto allo stesso cibo cucinato in pentola.
Bisogna comunque ricordare che alcune preparazioni complesse sono difficilmente eseguibili con questo tipo di forno, soprattutto quando si tratta di amalgamare i sapori. La cottura al microonde tende a mantenere i gusti dei cibi separati, è quindi consigliabile, ad esempio per un soffritto aglio, olio e cipolla, preparare la base in una pentola e poi aggiungerla alla pietanza in uno secondo momento.
Per cosa usare il microonde
Ricordiamoci sempre che si può usare il microonde per:
- Per riscaldare. Per cuocere i cibi è meglio usare il forno elettrico, che consuma più energia per portare in temperatura un alimento freddo. Se invece bisogna solo riscaldare, allora è bene usare il forno a microonde.
- Per scongelare. Veloce, non degrada le vitamine e non disperde i sali minerali.
Utile anche per riscaldare scaloppine e filetti, cucinati magari il giorno prima e poi conservati in frigorifero, in quanto permette di restituire al piatto il sapore originale, senza alterarne il sapore.
Speriamo che questa spiegazione sia quantomeno servita a capire come funziona il forno a microonde, soprattutto per usarlo come si deve.
Altre informazioni utili
Potrebbero esservi utili le nostre guide sui differenti tipi di cottura e su come risparmiare elettricità con gli elettrodomestici di casa in generale:
- Cos’è la vasocottura e come funziona
- Cottura al sale: come funziona
- Cottura sottovuoto: cos’è e su quali principi si basa
- Come cuocere al vapore: gli strumenti e le tecniche
- Cottura in acqua: principi e benefici del lessare
- Cottura nei grassi: principi e benefici del friggere
- Wok: come cucinare con la padella di origine orientale
- Come mantenere intatte le proprietà degli alimenti: alcuni trucchi che non sapevate
- Guida alla corretta conservazione degli alimenti
Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 da Rossella Vignoli
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