Conosciamo i cani da soccorso
Le razze più indicate, i tipi di soccorso e i principi per un addestramento adeguato
Che il cane sia l’amico più fedele dell’uomo è risaputo. Fra i pelosi, vi sono anche anche dei cani davvero molto speciali che possiamo tranquillamente definire eroi. Si tratta dei cani da soccorso, che operano nelle situazioni di emergenza con coraggio e determinazione, e per questo vengono specificatamente addestrati.
Pensiamo ai cani che vanno alla ricerca di persone disperse fra le macerie a seguito di un crollo o di un terremoto, come a quelli che ricercano i dispersi in mezzo a coltri di neve a seguito di una valanga. E quelli che riescono a trarre in salvo quelle persone che stanno annegando.
Esistono alcune razze predisposte. In ogni caso, questi cani devono essere forti e resistenti, dotati di un fiuto molto potente, e in grado di operare con grande determinazione e con instancabile motivazione, anche nelle condizioni più estreme e disagiate.
Sommario
Cosa si intende per cani da soccorso
Sono cani debitamente addestrati ed altamente qualificati, che rivestono un ruolo di importanza fondamentale nelle operazioni di ricerca e soccorso, quando accadono incidenti, disastri e calamità naturali.
Grazie alla loro straordinaria capacità di adattamento ed al loro fiuto molto fine, riescono a soccorrere feriti in varie situazioni e ad individuare persone disperse, magari sepolte sotto le macerie per crolli o disastri naturali.
Questi animali lavorano costantemente e in maniera autonoma, senza farsi distrarre da rumori, cibo, odori e persone estranee sul posto. Perseguono in maniera imperterrita, instancabili, e con devozione per aiutare l’uomo nelle situazioni più tragiche e difficili.
Come agiscono i cani da soccorso
Oltre ad affidarsi al loro istinto naturale, operano ed agiscono in contesti estremi, con precisione e massimo controllo. Sono dei veri e propri eroi a 4 zampe.
Nell’addestramento e nel lavoro di questi cani, è fondamentale che tra il cane e il suo conduttore si instauri un legame molto profondo ed empatico, per dar vita ad una collaborazione molto stretta sul campo.
Insieme, infatti, i due si trovano ad affrontare sfide, emergenze e situazioni molto complesse. Per questo, il legame che li unisce è qualcosa che va ben oltre il naturale rapporto di affetto che esiste l’uomo e il suo animale domestico.
Quali sono le caratteristiche dei cani da soccorso
Qualunque razza di cane può essere addestrata per diventare da soccorso in caso di catastrofe. L’importante è che l’animale presenti specifiche caratteristiche.
- Cani di taglia media
- Ottime condizioni fisiche
- Agilità e capacità di muoversi con facilità
- Forza fisica ed instancabilità
- Voglia di lavorare
- Resistenza sia fisica che mentale
- Carattere curioso e socievole
- Acutezza
- Reazione agli stimoli
- Comportamento sicuro anche in presenza di altri cani e di persone estranee
- Capaci di instaurare un ottimo rapporto con il proprio conduttore
Cani da catastrofe: le razze migliori
Non esistono delle razze di cani più adatte e predisposte per questo lavoro. Tuttavia, alcune hanno attitudini e spiccate predisposizioni innate che le rendono più adatte rispetto ad altre. In ogni caso, non si tratta comunque di una regola fissa ed assoluta. Molto poi, infatti, dipende anche dalla stazza e dal carattere del cane stesso. In generale sono più adatte razze di cani da caccia e cani da pastore perché la selezione dell’uomo ha sviluppato determinate doti di resistenza, fiuto, capacità di riporto e obbedienza e docilità, ma non è una regola fissa.
In ogni caso, ci sono razze che presentano tutte le caratteristiche specifiche per diventare cani da catastrofe.
- Pastore tedesco e Pastore belga. Cani da lavoro molto resistenti, coraggiosi ed intelligenti, ideali per lo svolgimento di svariate attività da soccorso. Questi cani garantiscono sicurezza nelle situazioni di emergenza
- Border Collie. Energico, obbediente e molto intelligente, è da sempre considerato un eccellente cane da lavoro, spesso impiegato nell’ambito della pastorizia e delle operazioni di salvataggio. Grazie alla sua agilità e ad un fiuto molto sviluppato, questo cane viene spesso impiegato nelle operazioni di soccorso in ambienti difficili e per la ricerca di dispersi
- Labrador e Golden Retriever. Caratterizzati da una forza instancabile e da una corporatura massiccia, riescono a sopportare bene peso e fatica. Inoltre, il pelo lungo e il folto sottopelo gli permettono di resistere bene alle intemperie. Dal carattere amichevole ed affidabile, questi cani hanno un ottimo olfatto e amano il nuoto. Sono infatti ideali come cani da salvataggio in acqua
- San Bernardo. Molosside imponente e resistente al freddo, è il cane più utilizzato nelle operazioni di soccorso in ambiente alpino, ossia nel suo suo habitat ideale. È specializzato nelle ricerche tra la neve, a seguito di eventi catastrofici come le valanghe. Molto generoso, questo cane è pronto a sacrificare la propria vita pur di salvare un uomo in pericolo
I vari ruoli dei cani da soccorso
Questi cani vengono impiegati in numerose operazioni di soccorso. Pertanto, ogni esemplare è appositamente addestrato per una specifica e particolare disciplina.
I cani da soccorso alpino
Le valanghe sono gli eventi in cui si impiegano più di frequente i cani in montagna e in ambiente alpino. Gli animali sono addestrati per individuare le persone sepolte sotto la neve e l’addestramento si basa principalmente sulla capacità olfattiva. Il cane deve riuscire ad individuare gli odori umani sotto strati di neve molto abbondanti. E lavorare mantenendo calma e concentrazione in condizioni estreme, sia per l’instabilità del terreno che per le temperature rigide.
Le razze più predisposte per il soccorso alpino sono il San Bernardo, il Pastore Belga malinois e il Pastore tedesco dei Grigioni.
Cani da ricerca fra le macerie
I cani da ricerca fra le macerie sono fondamentali per cercare persone sepolte dalle macerie a seguito di disastri e calamità naturali, come crolli, terremoti ed esplosioni. In genere, questi cani si trovano a dover lavorare in ambienti estremamente pericolosi e su terreni instabili.
Per questo, l’addestramento deve essere mirato a sviluppare le loro capacità olfattive e cognitive. Questi cani possiedono una capacità fino a 100.000 volte superiore a noi di identificare gli odori, e possono avvertire onde sonore fino a 40mila hertz.
Per il recupero su macerie sono particolarmente indicati il Maremmano, il Pastore Tedesco e il Border Collie ed il cane di Saint Hubert.
Ci sono vari livelli di ricerca.
- La ricerca in superficie o ‘a scovo’. I cani da ricerca lavorano liberi e senza guinzaglio, battendo la zona che gli viene indicata dal conduttore. Seguono le molecole di odore trasportate nell’aria e, una volta individuata la persona, abbaiano per richiamare il conduttore
- La ricerca su macerie. Simile alla ricerca su superficie, in questo caso, però, l’animale deve lavorare su un terreno estremamente instabile e sconnesso e, pertanto, deve avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo
- Maintrailing o ricerca molecolare. Questi cani da ricerca vengono istruiti per seguire il percorso effettuato da una persona scomparsa partendo da un input olfattivo, facendogli quindi ad esempio annusare un indumento o un oggetto della persona dispersa. In questo caso, i cani lavorano agganciati ad un guinzaglio lungo circa 10 m. Il cane riesce anche a segnalare la mancata presenza di un odore in uno specifico luogo. La razza più predisposta a questo specifico tipo di ricerca è il Bloodhound
I cani da soccorso in acqua
I cani da salvataggio in acqua vengono addestrati per aiutare le persone a rischio annegamento sia al lago, nei fiumi come anche in mare.
Questo addestramento è quindi molto specializzato per sviluppare le capacità natatorie del cane, la sua resistenza oltre al suo istinto di soccorso. Devono essere abili nuotatori, devono saper percorrere lunghe distanze, affrontare correnti forti e trasportare pesi notevoli, per riuscire a sostenere il peso di un individuo trasportandolo a riva per metterlo in salvo.
Quando sono in azione, vengono attrezzati con cinture salvagente dotate di eventuali maniglie, e di pettorine galleggianti con catarifrangenti, utili per i momenti di scarsa visibilità.
I cani da salvataggio in acqua sono, per eccellenza, il Labrador, il Golden Retriever, il Terranova e il Cane d’acqua portoghese.
L’addestramento dei cani da soccorso
I principi base per l’addestramento di un cane di questo tipo sono 3:
- Carattere predisposto alla collaborazione
- Profonda intesa tra cane e conduttore per intendersi con un solo sguardo
- Tempo (sia il processo di addestramento che l’affinità e il rapporto di fiducia reciproca tra animale e uomo richiedono molto tempo)
Per poter cominciare questo tipo di addestramento, il cane deve aver compiuto almeno 4-5 mesi di età. Tuttavia, fino a quando è cucciolo, è bene avviare un addestramento base, proponendogli l’attività sotto forma di gioco.
All’inizio, si comincia con esercizi fisici, come salti, salite, percorsi ad ostacoli, adeguati all’età del cane, da svolgere in ambienti differenti, al fine di abituare il cane all’ambiente in cui si troverà ad operare.
A seconda del tipo di specializzazione, il cane verrà quindi istruito secondo un addestramento specifico. Ad esempio, nei cani da ricerca fra le macerie verrà esercitato l’olfatto, mentre i cani per il soccorso in acqua dovranno imparare a nuotare molto bene.
Anche l’addestramento si fonda sulla tecnica della ricompensa: una volta che l’animale ha portato a termine correttamente il suo esercizio, viene premiato con lodi e complimenti, un momento di gioco o un succulento bocconcino.
In linea generale, devono essere addestrati per:
- restare concentrati e non farsi distrarre
- essere in grado di reggere un impegno intenso e per un periodo di tempo prolungato
- seguire il conduttore
Ovviamente, l’addestramento non è qualcosa che si improvvisa o fai da te, ma occorre rivolgersi a scuole ed enti specializzati che, al termine del percorso, rilasciano anche un brevetto che certifica le abilità al soccorso del cane.
In Italia esistono varie scuole che si occupano di questo tipo di addestramento. Le associazioni coordinate dall’UCS (Unità Cinofila di Soccorso) propongono percorsi formativi e di addestramento base a partire dai primi 5 mesi di età.
L’importanza della figura del conduttore
Nell’addestramento di questi particolari cani, la figura del conduttore è di estrema importanza sia durante la fase di formazione che durante la vera e propria attività di ricerca/soccorso.
Cane e conduttore, infatti, devono creare un legame molto forte e davvero speciale, quasi simbiotico. Devono essere molto affiatati fra loro, tanto da imparare a pensare e ad agire come fossero un unico organismo.
Devono quindi saper instaurare un rapporto di estrema fiducia e collaborazione reciproche. Durante il periodo di addestramento, il conduttore deve mostrarsi fermo e deciso, determinato e costante.
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Ultimo aggiornamento il 7 Novembre 2024 da Rossella Vignoli
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