I consigli utili per coltivare la calla con successo
Esposizione, temperatura ideale, irrigazione e concime
La calla è una pianta piuttosto resistente, ma per farla crescere al meglio – in terra o in vaso – è importante conoscere alcuni consigli utili per coltivare la calla che vi spiegheremo nel corso di questo articolo.
Grazie alla sua inconfondibile eleganza e innata raffinatezza, la calla è uno dei più bei fiori che ci siano, spesso utilizzata per i bouquet da sposa e le composizioni nuziali. Non a caso il suo nome deriva dalla parola greca kalòs, che vuol dire “bello”.
Originaria dell’Africa meridionale, la calla (o Zantedeschia), è una pianta perenne della famiglia delle Araceae. La varietà classica è bianca, ma esistono anche varietà colorate, che di solito sono più piccole.
Erroneamente, si tende a definire come fiore la particolare spata che avvolge il vero fiore giallo che cresce all’interno, avvolto e protetto dalla spata.
Sommario
- Consigli utili per coltivare la calla in giardino
- Dove si tiene la calla
- Quante volte si innaffia la calla
- Consigli utili per coltivare al calla: il terreno ideale per la calla
- Quale concime per la calla
- La potatura della calla
- Consigli utili per coltivare la calla in vaso
- Cosa fare se i fiori della calla appassiscono
- Perché i fiori della calla diventano marroni
- Perché le foglie della calla diventano gialle
- Consigli utili per coltivare la calla: come moltiplicarle
- I principali problemi della calla
- Un errore da evitare
- Approfondimenti tematici
Consigli utili per coltivare la calla in giardino
Per coltivare la calla si può procedere in 2 modi: partendo dai bulbi da interrare ad almeno 10-15 cm di profondità, oppure mettere a dimora una pianta acquistate in un vivaio.
Nel caso dei bulbi, questi vanno interrati a fine estate o nel mese di febbraio, rispettivamente se si tratta di varietà a fioritura precoce o tardiva.
Nelle zone dove gli inverni sono molto freddi, è bene preferire le varietà a fioritura tardiva per poi dissotterrare i bulbi a fine estate. I bulbi vanno quindi conservati in un luogo fresco e asciutto, all’interno di un sacchetto di carta, per poi essere ripiantati l’anno seguente.
Nell’impiantare i bulbi, questi vanno interrati con la punta rivolta verso l’alto e un poco inclinati. In caso di più piante, le varietà a fiore bianco vanno tenute ad una distanza l’una dall’altra di almeno 40 cm, mentre le varianti colorate, che sono più piccole, possono essere distanziate di 20-25 cm.
Le annaffiature devono essere gradualmente sempre più abbondanti dallo sviluppo delle prime foglie alla vera e propria fioritura. Il terreno deve essere sempre umido. Ma nonostante ciò, occorre non esagerare in quanto l’eccesso di acqua può provocare il marciume dei bulbi. Inoltre, bisogna sempre fare attenzione a non bagnare né foglie né fiori.
Dove si tiene la calla
Le calle crescono bene sia in posizioni in pieno sole che parzialmente all’ombra. In generale, però, tendono a preferire i luoghi luminosi, ma non esposti in maniera diretta ai raggi del sole che, specie, nelle ore più calde della giornata, possono bruciare fiori e foglie.
Dal canto suo, troppa ombra può portare a fioriture scarse.
Nelle zone più calde, come le regione del Sud Italia, la calla va riparata dal sole troppo forte delle ore centrali della giornata in piena estate.
Clima
Per vivere bene la calla ha bisogno di temperature medie. Non sopporta infatti né i climi troppo caldi né quelli troppo freddi. Per dare un’idea indicativa, la temperatura ideale per la crescita della calla è compresa fra 15 e 25°C. Per godere di una bella e ricca fioritura, la temperatura ottimale è pari a 25°C. Durante il periodo di riposo vegetativo, la temperatura deve essere fra 10 e 13°C, ma non deve assolutamente scendere al di sotto dei 5°C.
Con temperature adeguate, la calla può fiorire ogni anno.
Quante volte si innaffia la calla
In autunno e in primavera, la calla va annaffiata una volta alla settimana circa. Durante la piena fioritura le annaffiature vanno intensificate, mentre in inverno devono diventare più sporadiche. Quando i fiori cominciano ad appassire, le innaffiature vanno ridotte, facendo però attenzione che il terreno diventi troppo secco. In generale, il terreno deve sempre essere leggermente umido, ma non inzuppato.
Per le annaffiature è bene preferire l’utilizzo di acqua piovana o demineralizzata, piuttosto che quella del rubinetto, che è piena di calcare.
Consigli utili per coltivare al calla: il terreno ideale per la calla
Il terreno ideale per la calla è sciolto, fertile e ben drenato. Ricco di nutrienti, deve anche essere leggermente acido, con pH ottimale attorno a 6,0 e 6,5.
Va bene il terriccio universale, arricchito con compost o letame maturo. Per la messa a dimora in piena terra, la calla va piantata ad una profondità di 10 cm circa. In caso di più piante, mantenere una distanza di circa 30 cm da un esemplare all’altro.
Per la calla coltivata in vaso, usare del terriccio specifico per piante da fiore, a cui avrete aggiunto materiale drenante, come torba, perlite o argilla espansa.
Quale concime per la calla
Al momento della messa a dimora, il terreno deve essere ricco di sostanza organica. Per questo, prima di procedere con l’impianto, è bene lavorarlo adeguatamente ed arricchirlo di materia organica.
Dopodiché, nei periodi di crescita e fioritura, una volta ogni 2-3 settimane, somministrare alla pianta un fertilizzante liquido specifico per piante fiorite, meglio se ad alto contenuto di fosforo, che aiuta la pianta a sviluppare fiori più grandi. È importante che il fertilizzante usato contenga anche altri elementi come il ferro, il rame, lo zinco e il manganese.
Attenzione invece ai concimi ricchi di azoto, in quanto da un alto favoriscono lo sviluppo delle foglie, mentre dall’altro alto, riducono la quantità di fiori.
Al termine del periodo di fioritura, la fertilizzazione va interrotta.
La potatura della calla
Alla fine del periodo della fioritura, le foglie della calla cominceranno ad ingiallire e ad appassire. Proprio in questo specifico momento, le foglie morte ed appassite vanno rimosse in modo tale da far spazio a quelle nuove in crescita.
Consigli utili per coltivare la calla in vaso
Se non si ha un giardino, sappiate che la calla può essere coltivata anche in un vaso da sistemare sul balcone.
È importante scegliere un vaso sufficientemente grande per ospitare la pianta e la sua futura crescita. Inoltre, il vaso adeguato deve essere provvisto di fori di drenaggio sul fondo tali da evitare l’accumulo e il ristagno di acqua.
Il vaso di calle va sistemato in un angolo luminoso del terrazzo, raggiunto per almeno 1 ora al giorno dai raggi diretti del sole.
Durante il periodo della fioritura, una volta ogni 2 settimane, è importante somministrare alla calla un fertilizzante liquido diluito nell’acqua delle annaffiature.
Quando si trapiantano le calle in vaso
Per avere fioriture da giugno a settembre, i bulbi vanno trapiantati nel periodo compreso tra gennaio e maggio. In generale, si consiglia di coltivare 2-3 bulbi all’interno di un vaso ampio e profondo.
Quando rinvasare le calle in vaso
Il rinvaso va effettuato ogni anno, utilizzando un vaso un po’ più grande rispetto a quello precedente.
Quanto bagnare le calle in vaso
A partire dal momento della messa a dimora, le innaffiature devono essere aumentate in maniera graduale, facendo in modo che il terreno resti sempre umido. Durante il periodo vegetativo, la calla va annaffiata abbondantemente.
Cosa fare se i fiori della calla appassiscono
Se notate che i fiori della calla cominciano ad appassire, diminuite in maniera drastica le irrigazioni e procedete a nuova annaffiatura solo quando il terreno risulta essere completamente asciutto.
I fiori ormai appassiti e morti vanno rimossi per prevenire l’insorgere di malattie.
Perché i fiori della calla diventano marroni
La cosiddetta calla macchiettata non riceve sufficiente luce. Bisogna quindi provvedere a cambiare immediatamente posizione alla pianta o al vaso per trovarne una più congeniale.
Perché le foglie della calla diventano gialle
Se le foglie della calla cominciano a diventare gialle o a seccare, i motivi possono essere vari:
- scarsa irrigazione
- mancanza di luce
- clorosi (malattia delle piante in genere provocata da una carenza di ferro)
Consigli utili per coltivare la calla: come moltiplicarle
Il metodo più efficace per moltiplicare le calle è tramite la divisione dei bulbi.
In autunno, e comunque a fioritura ormai finita, estrarre i bulbi dalla terra molto delicatamente. Usando un coltellino ben affilato e disinfettato, suddividere ogni bulbo in più pezzi, in numero uguale alle nuove piante che si intende far crescere.
Sistemare i rizomi tagliati all’aria, in un luogo preferibilmente non troppo caldo e neppure troppo freddo. Attendere circa 48 ore, il tempo necessario per favorire la cicatrizzazione.
Dopo 2 giorni, piantare i pezzi di rizomi tagliati all’interno di un vaso con della terra morbida, in buche profonde circa 10 cm, e ricoprirli con uno spesso strato di terra. Collocare i vasi in un luogo al riparo dal sole e annaffiare regolarmente per mantenere la terra sempre umida.
È possibile anche moltiplicare la calla tramite semina. I semi vanno interrati in un substrato costituito da terriccio fertile, sabbia o torba. Tuttavia, questa procedura è molto più lunga e i primi fiori possono comparire anche dopo 3-4 anni.
I principali problemi della calla
In linea generale, la calla è una pianta piuttosto resistente. Tuttavia, può essere colpita da alcune malattie, soprattutto di origine fungina, oppure divenire bersaglio di alcuni parassiti. Entriamo più nello specifico.
Malattie
Le malattie a cui la calla è maggiormente predisposta sono:
- il marciume radicale, principalmente provocato dai ristagni idrici
- la muffa grigia, malattia di origine fungina
Per prevenire entrambe queste patologie, è bene non eccedere con le annaffiature, avere cura di mantenere il terreno sempre ben drenato e rimuovere le foglie malate o ormai appassite.
Un’altra malattia fungina che può colpire la calla è la ruggine, che provoca la formazione di macchie rossastre sulle foglie. In questo caso, occorre intervenire con prodotti anticrittogamici a base di zinco e rame. In alternativa, se si prediligono le soluzioni naturali, risultano essere efficaci gli infusi a base di aglio e di ortica. In caso di infestazione da ruggine, è fondamentale rimuovere le parti colpite per evitare la propagazione del fungo anche ad altre piante presenti nei paraggi.
Per prevenire la ruggine occorre evitare le annaffiature troppo abbondanti e favorire la circolazione di aria e luce anche nelle parti più interne della pianta.
Parassiti
Per quanto riguarda i parassiti, la calla viene spesso attaccata dai seguenti parassiti.
- Gli afidi: neri o verdi, sono i cosiddetti pidocchi delle piante che producono la melata, una sostanza zuccherina che poco per volta sottrae nutrimento alla pianta colpita
- La cocciniglia: piccolo parassita di colore bianco che provoca macchie e piccoli fori sulle foglie
In caso di infestazione, in commercio si trovano tanti prodotti specifici. Tuttavia, per sconfiggere molti parassiti delle piante, risultano utili anche molti rimedi naturali come il macerato di aglio, di ortica o di equiseto, l’olio di Neem e l’alcool da passare delicatamente sulle foglie con un batuffolo di cotone.
Un errore da evitare
Detto del terreno, dell’esposizione adeguata, della fertilizzazione e del’annaffiatura, vediamo un aspetto che va tenuto a mente. Rocordate che le calle si moltiplicano attraverso divisione dei rizomi, raramente per semina. Se i rizomi non vengono divisi ogni paio di anni, possono diventare sovraffollate: il sovraffollamento può ridurre la fioritura e aumentare il rischio di malattie.
La riproduzione per divisione dei rizomi deve essere effettuata dopo circa 2 mesi dopo la fioritura.
Approfondimenti tematici
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Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 da Rossella Vignoli
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