Spesa biologica

I consumatori sono disposti a pagare di più se green

Più di una ricerca evidenzia la propensione a spendere di più se il prodotto è bio o sostenibile

Negli ultimi anni il mercato dei consumi ha subito una radicale trasformazione, è cambiata la domanda da parte dei compratori che prestano maggiore attenzione ai propri acquisti. A dimostrazione l’ascesa dei prodotti biologici ed eco-compatibili, le cui vendite restano costanti nonostante il momento di crisi economica. Però ci sono segnali interessanti, come riportato d numerose ricerche di mercato: i consumatori sono disposti a pagare di più se green. Vediamo insieme i motivi che spiegano il cambio di mentalità.

I consumatori sono disposti a pagare di più se green

I consumatori sono disposti a pagare di più se green

Un numero crescente di consumatori è disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti considerati ecologici o sostenibili, nonostante il contesto di crisi economica europea, tensioni internazionali tra Cina e America e scenari di guerra sia in Europa che nel Medioriente.

Questo fenomeno rappresenta un cambiamento significativo nella mentalità dei consumatori, guidato da valori e priorità che vanno oltre il semplice prezzo.

Sono il risultato di alcune ricerche di mercato che hanno analizzato questa tendenza.

Perché i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti green, anche in tempi di crisi economica

Nonostante il contesto di crisi economica e inflazione, l’interesse per i prodotti green è in crescita. Ecco i principali motivi che spiegano questo cambiamento di mentalità:

  • Aumento della consapevolezza ambientale. I consumatori sono sempre più informati sugli effetti del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dello sfruttamento delle risorse naturali. Per molti, acquistare prodotti green significa contribuire attivamente a mitigare questi problemi. Le campagne di sensibilizzazione da parte di media, ONG e aziende hanno giocato un ruolo cruciale nel diffondere questa consapevolezza.
  • Valori personali e senso di responsabilità. Le persone vogliono sentirsi parte attiva di una soluzione globale. Sostenere prodotti sostenibili permette loro di allineare le proprie scelte di consumo ai valori etici personali. Questo è particolarmente vero per i giovani (Generazione Z e Millennials), che vedono gli acquisti green come una forma di attivismo quotidiano.
  • Prodotti green percepiti come di qualità superiore. I consumatori associano spesso i prodotti ecologici a materiali migliori, processi di produzione più controllati e standard etici più elevati. Ad esempio, il cibo biologico è percepito come più sano e gustoso. I vestiti prodotti con materiali sostenibili sono considerati più durevoli e confortevoli.
  • Fiducia nei brand sostenibili. Le aziende che dimostrano un impegno reale verso la sostenibilità tendono a guadagnare la fiducia dei consumatori. Questo li porta a preferire tali marchi anche a fronte di un costo maggiore. Ad esempio, marchi come Patagonia o Tesla sono diventati sinonimo di sostenibilità e innovazione.
  • Investimento per il futuro. In tempi di crisi economica, molti consumatori vedono i prodotti green come un investimento a lungo termine. Ad esempio, elettrodomestici a basso consumo energetico o auto elettriche possono comportare un costo iniziale più alto, ma garantiscono risparmi significativi nel tempo. Allo stesso modo, i prodotti duraturi e riutilizzabili riducono la necessità di nuovi acquisti.
  • Pressione sociale. La sostenibilità è diventata una tendenza sociale e culturale. I consumatori vogliono sentirsi parte di un movimento collettivo e dimostrano il loro impegno attraverso scelte di acquisto responsabili.
  • Normative e incentivi governativi. In molti paesi, le normative spingono le aziende a produrre in modo più sostenibile, mentre i consumatori possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di prodotti ecologici. Ad esempio, dei bonus per l’acquisto di veicoli elettrici, oppure degli sgravi fiscali per l’installazione di pannelli solari.

Ricerche di mercato recenti che segnalano la tendenza

Tra le ricerche più influenti citiamo:

  • Consumers want brands to take a stand, IBM Institute for Business Value, 2021
    In cui sl evince che il 57% dei consumatori intervistati è disposto a cambiare le proprie abitudini di acquisto per ridurre l’impatto ambientale. Circa il 62% è disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti sostenibili. I consumatori della Generazione Z e dei Millennials sono i più propensi a sostenere prodotti green, anche a fronte di un costo maggiore.
    Il motivo è da ricercare nella percezione che hanno i consumatori dei prodotti sostenibili, cioèi come un investimento per il futuro del pianeta e per il benessere delle generazioni successive.
  • Consumer Products and Retail: How sustainability is fundamentally changing consumer preferences, Capgemini Research Institute, 2020
    In questa ricerca il 79% dei consumatori considera la sostenibilità un fattore importante per le decisioni di acquisto. Il 52% degli intervistati è disposto a pagare di più per prodotti con un’etichetta ecologica o sostenibile. E le aziende che comunicano chiaramente i benefici ambientali dei loro prodotti tendono a guadagnare la fiducia dei consumatori. L’aumento della consapevolezza sull’impatto ambientale delle proprie azioni spinge i consumatori a sostenere marchi che promuovono pratiche sostenibili
  • The State of Consumer Spending: Gen Z Shoppers Demand Sustainable Retail, First Insight, 2022
    Il 73% dei consumatori della Generazione Z è disposto a pagare un prezzo premium per prodotti sostenibili.
    Il 62% dei Millennials e il 54% della Generazione X condividono questa disponibilità. La ricerca ha visto nei giovani consumatori maggiore attenzione alla sostenibilità perché parte integrante dei valori etici di un’azienda e per questo sono disposti a sostenere finanziariamente marchi che si allineano ai loro principi.
  • NielsenIQ Global Sustainability Report, 2021
    Il 66% dei consumatori a livello globale è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili. Il 74% degli intervistati ritiene che le aziende debbano assumersi la responsabilità di migliorare l’ambiente. La crescente pressione sociale e mediatica ha portato i consumatori a cercare prodotti che riflettano i loro valori ambientali.
  • Deloitte Global Millennial and Gen Z Survey, 2023
    Il 55% dei Millennials e il 48% della Generazione Z dichiara che la sostenibilità è una priorità assoluta nelle loro scelte di acquisto, anche a fronte di una crisi economica. Circa il 40% degli intervistati è disposto a rinunciare ad altri beni di consumo per acquistare prodotti green. Queste generazioni considerano, infatti, la sostenibilità non solo un valore etico, ma anche un modo per prevenire futuri problemi economici e sociali legati ai cambiamenti climatici.

Come spiegare ai consumatori che i propri prodotti sono green

L’interesse crescente per i prodotti ed i servizi cosiddetti green, ovvero sostenibili e rispettosi di standard di equità, o bioloigci, dimostra che i consumatori non considerano più la sostenibilità un lusso, ma una necessità.

Questo cambiamento di mentalità è guidato da una combinazione di fattori etici, economici e sociali, che spingono le persone a investire in un futuro più sostenibile, anche in tempi difficili.

Tuttavia, solo le aziende che riescono a comunicare in modo autentico il loro impegno ambientale possono trarre vantaggio da questo trend, costruendo relazioni di fiducia durature con i loro clienti.

Uno dei fattori determinanti per poter scegliere consapevolmente è quello di avere delle informazioni.

In questo s’inserisce il fenomeno del green marketing, che nei Paesi anglosassoni è invece conosciuto un vero e proprio ambito specifico, coniato nel 1980 dall’American Marketing Association (AMA),anche se il concetto era pre-esistente e appariva già in un workshop dal titolo eloquente: Ecological Marketing del 1975 della stessa associazione.

Il concetto ha avuto fin dall’inizio un carattere olistico e si è andato man mano affermando con la crescente dell’attenzione dei media al problema dell’effetto serra e del cambiamento del clima.

Negli StatiUniti i consumatori eco-sensibili sono una realtà consolidata del mercato. Alcune grandi associazioni ambientaliste come Greenpeace stilano periodicamente una lista di marchi amici dell’ambiente (indicati come green brand) molto seguita, con una classifica dei produttori in rapporto al loro impatto sull’ambiente.

Da una recente ricerca sull’universo dei green consumer condotta da Arthur D. Little emerge che il 70% di queste persone sono favorevoli al consumo di prodotti sostenibili e ben l’84% è disposto a pagare di più per un’offerta di un prodotto sostenibile o biologico. Di più, questi consumatori mostrano una radicata consapevolezza sull’importanza della sostenibilità ambientale.

Sebbene molti italiani siano disponibili – e lo fanno già – a dedicare una parte del loro portafoglio all’acquisto di prodotti o servizi eco-sostenibili, sullo scaffale non vi è ancora una presenza sufficiente a soddisfare tutte le esigenze. La ricerca americana rilevava anche che la tendenza alla sostenibilità ambientale è più radicata negli anziani, a differenza dei giovani che si mostrano meno interessati al problema.

Se il comportamento dei consumatori offline permette quindi d’incasellare facilmente quelli che sono veri e propri green consumer, non sono da meno quelli online, che dal web danno ampio consenso al mondo eco.

Questi ultimi sono talmente interessati all’acquisto di prodotti green da spendere anche il 5% in più quando si tratta di imprese che promuovono la sostenibilità. Il web è senza dubbio un canale ideale per informare e dare impulso all’argomento, soprattutto se si vuole coinvolgere quel pubblico giovane ancora poco abituato ad un consumo eco-consapevole.

Spendere quel tantino in più per avere benefici a lunga durata adottando un’attitudine ‘tuttogreen’ è la scelta migliore per il bene e la salvaguardia dell’ambiente e, di conseguenza, per quello di tutti noi.

Foto di copertina di Joshua Rawson-Harris su Unsplash

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Ultimo aggiornamento il 11 Febbraio 2025 da Rossella Vignoli

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