Conviene installare un impianto fotovoltaico anche nel 2018?
Molti oggi si domandano se sia ancora conveniente installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica nella propria casa, dal momento che sono terminati gli incentivi per il fotovoltaico previsti dal Conto Energia.
Oggi che non ci sono più gli incentivi statali per il solare domestico è ancora conveniente l’installazione di un proprio impianto fotovoltaico? Lo abbiamo chiesto ad un’esperta, Katrina Bertacci, di Fazland, una startup che permette di confrontare gratuitamente preventivi da aziende di servizi per la casa.
Secondo un’analisi condotta internamente sui vantaggi connessi all’installazione di un impianto fotovoltaico sul proprio tetto risulta che, anche senza gli incentivi, il solare conviene ancora!
In realtà il settore del fotovoltaico è ancora in crescita, soprattutto nel privato; e questo è reso possibile dalle nuove tecnologie; infatti, i prezzi degli impianti – ci spiega Katrina – si sono ridotti di quasi un terzo negli ultimi anni. Inoltre, i privati possono godere anche della detrazione fiscale del 50% per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria casa.
Potrebbe interessare: Che cos’è la casa passiva e quanto si risparmia
Sommario
4 ragioni per passare al solare domestico
Passare all’energia fotovoltaica non rappresenta solo una maniera per risparmiare sulle bollette, ma è anche un ottimo investimento per il futuro. Installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa conviene sempre, anche nel 2015, senza gli incentivi statali del Conto Energia, e per ben 4 motivi!
Risparmio sulle bollette. C’è un effettivo risparmio alla voce ‘energia’ per una famiglia e, man mano che i prezzi di fornitura di energia elettrica aumentano, questo diventa più consistente.
Detrazioni fiscali. Anche se sono terminati gli incentivi previsti dal Conto Energia, per i privati ci sono ancora le detrazioni fiscali del 50% per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria casa. L’installazione di pannelli fotovoltaici rientra tra le categorie di lavori che possono beneficiare di questa detrazione.
Vendita energia in eccesso. Con il meccanismo dello scambio sul posto potrete vendere l’energia in eccesso prodotta dal vostro impianto. In merito a questo punto ribadiamo che al momento è meglio dimensionare l’impianto fotovoltaico il più possibile sui propri consumi per cercare di massimizzare l’autoconsumo. Questa risulta ancora essere la scelta più vantaggiosa in termini economici. Infatti il prezzo al quale potrete vendere l’energia prodotta è ancora molto esiguo ma, essendo anch’esso in continuo aumento, i ricavi saranno aumenteranno con il passare degli anni. Conviene quindi predisporre l’impianto fotovoltaico già con un meccanismo di accumulo per lo scambio sul posto.
Energia pulita. Non dimentichiamo che l’energia solare è rinnovabile e “pulita”: molti studi confermano che l’attuale livello di produzione di energia da combustibili o altre fonti non rinnovabili non è sostenibile nemmeno nel breve termine, sia perché queste fonti sono in esaurimento, sia per i danni che l’estrazione di questi combustibili fossili arreca all’ambiente.
Non siete ancora convinti? Proviamo con cifre alla mano ed un esempio pratico. E con l’aiuto di Katrina.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Katrina ci consiglia, sulla base dei preventivi per un impianto solare fotovoltaico raccolti da circa 3.000 installatori di impianti fotovoltaici in tutta Italia iscritti a Fazland, di considerare come realistico un costo medio al kWp per un impianto fotovoltaico chiavi in mano è di circa € 2.350 Iva inclusa. I preventivi comprendono solitamente anche l’assistenza e manutenzione dell’impianto per circa 10 anni.
In pratica, per coprire il fabbisogno di energia di una famiglia di 3 persone al Nord ci vuole un impianto da circa 3,5 kWp per un investimento di € 8.225 mentre al Centro sarà sufficiente uno da 3 kWp per un costo di € 7.050 e al Sud da 2,70 kWp per un costo di € 6.345.
Il motivo per cui al Nord serve un impianto più potente rispetto al Sud è che i raggi solari sono man mano meno potenti salendo dal Sud al Nord .
Un esempio pratico
Con questi dati alla mano proviamo a fare un esempio pratico del perché convenga installare un impianto fotovoltaico e dopo quanti anni si recupera l’investimento speso, iniziando anche a guadagnare. Katrina ci fa l’esempio di una famiglia di tre persone residenti a Terni, nell’Italia Centrale.
Partendo dalla considerazione che, in media, l’energia da un fornitore tradizionale (quella da centrale elettrica per intenderci) costa circa 0,25 €/kWh (e qui sono compresi tutti i costi accessori, di distribuzione, dispacciamento…) e che la nostra famiglia-tipo abbia installato un impianto fotovoltaico da 3,5 kWp, considerando poi l’irraggiamento solare nella zona di circa 1.350 kWh/kWp all’anno, ecco che l’impianto fotovoltaico produce energia elettrica per 385,71 kWp l’anno.
Leggi anche: Energia solare solidale: un’idea per i poveri dalla California
Se questa famiglia-tipo consuma direttamente circa il 35% dell’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, avrà un risparmio annuale in bolletta di € 337,50. A questo bisogna poi aggiungere anche il guadagno dato dall’immissione in rete del restante 75% dell’energia prodotta.
Il risparmio conseguito va ad ammortizzare i costi di installazione dell’impianto per i primi anni e poi, una volta ripagato l’investimento, si inizia ad avere dei veri guadagni.
La famiglia in esempio dovrebbe recuperare l’investimento in circa 7-8 anni, considerando anche il guadagno dato dallo scambio sul posto (immissione dell’eccesso di energia prodotta in rete). Nell’Italia del Nord i tempi di recupero dell’investimento sono solitamente un pò più lunghi per via del maggiore investimento iniziale e del minore irraggiamento solare che si traduce in una minore produzione di energia, arrivando a circa 9-10 anni.
Conviene dimensionare l’impianto fotovoltaico sui propri consumi
La scelta del solare domestico rimane un investimento interessante a patto però di effettuare alcune scelte tecniche a monte che permetteranno la massimizzazione dell’impianto.
Per prima cosa è importante effettuare un dimensionamento dell’impianto fotovoltaico sui propri consumi in modo da massimizzare l’autoconsumo. Questa è la scelta decisamente più conveniente, al momento. Benché esista la possibilità di immettere in rete e vendere l’energia in eccesso prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, oggi il prezzo del mercato è davvero basso. Oltre a ciò, bisogna anche considerare che il guadagno ottenuto dalla vendita di energia solare è considerato un reddito e viene quindi tassato.
Scopri questo: Tesla Powerwall: arriva la batteria elettrica da casa
Anche concentrare il più possibile i consumi di energia elettrica nelle ore in cui l’impianto fotovoltaico è in funzione (ovvero quando c’è il sole), limitandoli nelle notturne, è una strategia che vi permetterà di avere un impianto competitivo.
Scegliendo di installare un impianto fotovoltaico porterete benefici non solo alle vostre tasche ma anche all’ambiente. Convinti?
Immagini via Shutterstock
Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2023 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.