Coop e LifeGate unite nel progetto PlasticLess per ridurre la plastica nelle acque
Un impegno concreto per ripulire i nostri fiumi, laghi e mari dalla plastica grazie ai dispositivi Seabin
L’inquinamento causato dall’accumulo di plastica è un’emergenza planetaria, un vero e proprio disastro ecologico che coinvolge le acque dei mari e degli oceani, nei laghi e nei fiumi del nostro Pianeta. Porti, darsene, aree di attracco e nautici sono ormai diventati discariche a cielo aperto.
Sommario
Per cercare di arginare il problema dell’inquinamento della plastica e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente costiero, lacustre e fluviale, è nato LifeGate PlasticLess, il progetto realizzato da LifeGate al quale aderisce Coop, che condivide e promuove l’obiettivo di raccolta e riduzione delle plastiche, nell’ottica di un modello economico circolare e sostenibile.
LifeGate PlasticLess® si propone di combattere l’inquinamento provocato dai materiali plastici dispersi in acqua attraverso la promozione di buone pratiche e della tecnologia Seabin, il cestino ‘mangia-plastica’ prodotto da Poralu Marine in grado di togliere dall’acqua i rifiuti galleggianti.
Seabin, il cestino per i rifiuti acquatici in Arno
Dopo il successo del progetto ‘Arcipelago pulito’ ideato da Unicoop Firenze, accolto poi anche da Unicoop Tirreno, ci si è ora spostati verso le dolci acque dell’Arno.
È qui, presso il Circolo Canottieri a Firenze, a pochi passi da Ponte Vecchio, che è stato infatti collocato il primo cestino Seabin dell’iniziativa “Le nostre acque” promossa da Coop, in grado di
recuperare una media di oltre 500 kg di rifiuti plastici galleggianti l’anno, comprese le microplastiche e le microfibre.
Coop e LifeGate insieme per la campagna ‘Le nostre acque’
L’evento ha avuto luogo grazie alla collaborazione fra Coop e LifeGate.
Un gesto simbolico e concreto, testimonianza tangibile del trentennale impegno di Coop nella lotta all’inquinamento da plastica. Gesto che, tra l’altro, si accompagna all’adesione all’iniziativa Pledging Campaign lanciata dalla Commissione Europea. Coop è l’unica insegna della grande distribuzione, fra le 50 imprese italiane aderenti, ad avervi partecipato.
L’incontro con la campagna ‘PlasticLess’ aggiunge un ulteriore tassello all’obiettivo ambientale di Coop, di
raggiungere entro il 2025 ben 6.400 t all’anno di plastica vergine risparmiata. Si tratta di un obiettivo ambizioso: parliamo di una fila di 60 TIR pieni di plastica!
La lotta all’inquinamento da plastica parte dunque dai prodotti e arriva ora alle acque. E a questo proposito Maura Latini, AD Coop Italia, intervenuta all’installazione a Firenze, ha dichiarato “Abbiamo accolto favorevolmente la proposta di collaborazione con LifeGate. Ci piace iniziare idealmente la nostra nuova campagna da Firenze e dall’Arno, nel cuore della città, convinti che stiamo facendo un gesto concreto per migliorare l’ecosistema delle nostre acque. La riteniamo un’azione perfettamente coerente ai principi di sostenibilità ambientale a cui si ispira Coop”.
Seabin, dall’Arno al giro d’Italia
Un anno fa il primo Seabin era stato installato presso la Marina di Sestri Ponente, generando risultati di tutto rispetto. In un anno sono stati infatti raccolti più di 1.700 kg di rifiuti galleggianti grazie alla scelta strategica di un posizionamento particolarmente favorevole.
Questo Seabin fluviale costituisce la prima delle prossime 25 tappe in cui Coop installerà altrettanti cestini (Pescara, Genova, il Lago Maggiore in Piemonte, Castiglione della Pescaia,
Livorno, Brindisi, Milano, Trieste e Ravenna), completando per l’estate 2021 un virtuoso giro d’Italia.
Come funziona il Seabin
Seabin è un cestino che viene immerso nell’acqua e fissato ad un pontile con la parte superiore del
dispositivo al livello della superficie. Grazie all’azione combinata di correnti e vento, unitamente alla
posizione strategica in cui è collocato, è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno. Per
dare l’idea, corrispondono a 100 bottigliette di plastica.
Può catturare qualsiasi tipo di rifiuto che incontra al suo passaggio, dai più grandi alle microplastiche. Ed è sempre operativo: 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
I rifiuti di plastica nel mare o nel fiume vengono convogliati e trattenuti nel cesto, nel sacco estraibile e quando si raggiungono i 20 kg di materiale, la borsa deve essere svuotata, pulita e riposizionata all’interno del dispositivo.
L’intero processo è affiancato e supportato dal lavoro di una pompa capace di trattare 25.000 l di acqua all’ora per poi espellerla nuovamente in mare ripulita .
I rifiuti raccolti vengono invece affidati ad aziende selezionate dai Comuni coinvolti nel progetto ed instradati su una filiera specializzata nello smaltimento e riciclo della plastica.
LifeGate PlasticLess: il progetto per un futuro migliore
Seabin è il protagonista del progetto LifeGate PlasticLess®, per dare una risposta concreta al gravoso problema dell’inquinamento delle acque di porti e circoli nautici della nostra Italia. Un fenomeno che, anno dopo anno, sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti.
Un solo dato basta per chiarire la necessità di simili interventi di pulizia nelle acque sia dolci che salate. L’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel suo ultimo report, ha dichiarato che “nel solo Mediterraneo quasi 50.000 esemplari di pesci di 116 specie diverse hanno ingerito plastica”.
Estremamente attuale l’intervento del direttore scientifico di LifeGate, Simone Molteni, il quale ha affermato che “la pandemia ci ha insegnato che la natura può pensare più in grande di noi e delle nostre abitudini”. Ha quindi così proseguito “È indispensabile lavorare per un’economia rispettosa e anche rigenerativa degli ecosistemi che abbiamo rovinato. La collaborazione tra COOP e LifeGate va in questa direzione e speriamo possa ispirare le aziende che oggi ragionano su una nuova ripartenza”.
L’obiettivo è sensibilizzare sempre più enti locali, imprese e sul tema dell’inquinamento da plastica, in perfetta sintonia con Plastic Free Challenge, l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente per la riduzione dello spreco di plastica usa e getta.
La speranza è che Seabin rappresenti solo l’inizio di un’adesione massiccia ad un’iniziativa che coinvolga altri Paesi. Perché il problema della plastica nei mari è un problema di tutti.
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Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
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