Corniolo: tutto sulle sue bacche rosse diuretiche e tonificanti, perfette contro la dissenteria
Il corniolo è un albero da frutto spontaneo a foglia caduca, molto diffuso nelle regioni dell’Italia settentrionale, nelle zone boschive e nelle radure pianeggianti. Le sue bacche sono drupe simili ad olive e durante la maturazione cambiano frequentemente colore. Nella campagna emiliana e romagnola, i frutti del corniolo venivano utilizzati per produrre aceti, liquori, gelatine e dolci.
Le proprietà tonico-astringenti fanno di questo frutto un ottimo rimedio per la cura di dermatiti, dolori articolari e disturbi del metabolismo. Scopriamolo insieme.
Sommario
Il corniolo (Cornus Mas) deve il suo nome alla durezza del legno che caratterizza la corteccia di questo albero da frutto molto diffuso nei boschi a latifoglie e nelle radure pianeggianti dell’Europa e del Caucaso. Il nome ‘corniolo’ deriva, infatti, dal termine cornus che vuole dire appunto ‘corno’.
Secondo la leggenda, il cavallo di Troia fu costruito proprio con il legno di corniolo, così come il giavellotto con il quale Romolo tracciò i confini di Roma. Caduto in disuso come albero da frutto, oggi è più diffuso negli orti e nei giardini come pianta ornamentale.
La pianta del corniolo
Il genere Cornus annovera circa 45 specie proprie dell’emisfero boreale. Si tratta di un alberello deciduo che raggiunge mediamente i 3-6 metri di altezza. Cresce spontaneo nelle macchie, nei boschi, lungo i fiumi, sia in pianura che in media montagna, fino a 1400 metri di quota. Ha un portamento espanso, la chioma fitta e un tronco molto ramificato con corteccia bruno-giallastra, e squamosa.
Il suo portamento, infatti, è espanso e la chioma molto fitta e frondosa. Si tratta di una specie arbustiva longeva ma di lentissimo accrescimento, che raggiunge il pieno sviluppo dopo 25-30 anni di età.
Le foglie sono opposte, di forma ellittica allungata con nervature arcuate e prominenti.
I fiori sono piccoli, gialli, odorosi, raccolti in gruppetti di 10-25 infiorescenze, che sbocciano sui rami ancora privi di foglie da febbraio a marzo.
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L’albero produce bacche commestibili che giungono a maturazione a fine agosto-settembre acquisendo una colorazione rosso corallo brillante. La loro polpa ha un sapore leggermente acidulo ma zuccherino, estremamente dissetante. Possono essere consumate fresche, oppure impiegate per la preparazione di succhi, decotti, marmellate e liquori.
Corniolo proprietà
Corteccia e frutto del corniolo sono impiegati in fitoterapia per le proprietà febbrifughe e astringenti, molto utili in caso di disturbi intestinali e stati febbrili di varia natura.
Dalla corteccia grigiastra, infatti, si ottengono dei rimedi fitoterapici (infusi e decotti) utili contro malessere, debolezza e stati influenzali.
Le bacche, che giungono a piena maturazione verso fine agosto, sono ricche di vitamina C ed un tempo erano considerate il rimedio naturale più efficace per combattere la dissenteria.
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L’alto contenuto di vitamina C, acido malico, mucillagini e tannini gli conferiscono proprietà anti-diarroiche, diuretiche e tonificanti. Studi clinici, dimostrerebbero l’efficacia degli estratti del corniolo come anti-infettivo e antimicrobico contro alcuni tipi di batteri resistenti agli antibiotici.
Per questo motivo, il suo consumo può rivelarsi utile anche in caso di affezioni alle vie respiratorie e dolori articolari.
Un metodo interessante per sfruttare le proprietà astringenti delle bacche consiste nel consumare i frutti crudi oppure bere un infuso tre volte al giorno lontano dai pasti.
Per la sua azione benefica e purificante sulla pelle, il corniolo è considerato un vero e proprio rimedio naturale di bellezza. Le sue proprietà salutari sull’epidermide sono sfruttate come:
- antirughe naturale, sotto forma di decotto a base di corteccia di corniolo
- scrub per il viso, unendo al succo delle bacche miele, limone e zucchero
- impacco per i capelli, amalgamando il succo con dell’aloe vera in gel
Corniolo usi in cucina
Dal punto di vista alimentare, le bacche del corniolo sono utilizzabili per fare la marmellata e per dei succhi vitaminici. Dalla loro fermentazione si ricava anche una grappa e un liquore digestivo molto gradevole. Le corniole raccolte ancora acerbe, invece, possono essere conservate in salamoia realizzando una soluzione di acqua e sale.
Ricetta della marmellata di corniole
La ricetta della marmellata di corniole prevede i seguenti ingredienti:
- 1 kg di corniole mature
- 3 mele
- ½ kg di zucchero
- un bicchierino di rhum
- scorza di limone
Preparazione. Pulite delicatamente i frutti, privateli del nocciolo e metteteli a bollire in una pentola coprendoli di acqua. Una volta in ebollizione, lasciate cuocere fino a che la polpa non risulterà morbida.
Passate al setaccio, aggiungete la mela già cotta in forno con il torsolo e i semi, lo zucchero e la scorza di limone. Lasciate addensare per qualche minuto a fiamma bassa continuando a mescolare delicatamente, finché la consistenza è tale da non scorrere sul cucchiaino. Aggiungere a fine cottura il liquore e trasferire il composto ancora caldo in barattoli sterili ed ermetici. Eventualmente apstorizzate, se preventivate di conservala più a lungo.
Altre informazioni
Potete trovare altre piante usate in fitoterapia per curare la dissenteria e per dare tono come il bacche rosse del corniolo:
- Acacia, dall’azione antimicrobica è utile contro la diarrea e nelle enteriti
- Aglio, il viagra naturale, ma anche potente un antibiotico e antiparassitario contro le infezioni gastrointestinali
- Agrimonia, l’erba dei cantanti, combatte la diarrea ed i problemi al fegato, ma anche le emorragie e le infiammazioni alla gola
- Boldo, disintossicante, cura i disturbi digestivi, lingua bianca, candida e alitosi
- Carvi, i semi digestivi e disinfettanti
- Ciliegio: depurativo e disintossicante, ma anche diuretico e antinfiammatorio, agisce contro la ritenzione idrica e la cellulite
- Corbezzolo, usato come diuretico, antinfiammatorio, antisettico e contro la diarrea è anche ottimo per deliziose marmellate
- Erica, amica delle vie urinarie, è diuretica, antisettica, astringente e antinfiammatoria
- Fumaria, pianta diuretica, utile per regolare il flusso biliare e proteggere il fegato
- Levistico, simile al sedano, calma il dolore, è diuretico e disinfettante
- Maggiorana, ottima in cucina ma utile anche per tosse, dolori, reumatismi, mal di gola e cattiva digestione
- Olivello spinoso, dalle bacche stimolanti naturali
- Poligala, è emolliente, espettorante e lassativa, diuretica e contro problemi intestinali, tosse, asma e bronchite
- Prezzemolo, usatissimo in cucina come erba aromatica, ha anche proprietà diuretiche, lassative, ipotensive
- Quercia, svolge un’azione astringente, antinfiammatoria e analgesica del cavo orale, è utile per alleviare la diarrea
- Saponaria, oltre a all’azione detersiva grazie alle saponine, è depurativa, sudorifera, tonica, espettorante e diuretica
Ultimo aggiornamento il 6 Maggio 2018 da Rossella Vignoli
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