Cosa sono i Chakra e come aprirli
Scopriamo i loro nomi, il significato, quali sono i colori, gli oli essenziali, gli alimenti e le pietre abbinate
I Chakra, ovvero i nodi energetici dell’individuo, sono 7. A ognuno di essi corrisponde un nome, dunque anche un significato ed un colore. Su questo concetto si basano tutte le filosofie orientali e, dunque, le medicine alternative.
Cosa sono i 7 Chakra
Secondo il Buddismo, l’Induismo e l’Ayurveda, in ogni individuo esistono dei centri energetici, ovvero dei nodi in cui si concentrano determinati tipi di energie.
In sanscrito la parola significa ‘disco’ ma anche ‘ruota’ ed il termine è stato preso in prestito dallo Yoga Kundalini per descrivere i punti di giunzione dei canali energetici di questo stile. Nel corpo ci sono 7 chakra principali e migliaia di chakra secondari.
Spesso sono collegati alla vibrazione, una parola che si sente sempre nelle varie pratiche di meditazione. Infatti, ogni organo umano ha una propria frequenza, o vibrazione. E poiché ogni Chakra è collegato ad un particolare organo, l’apertura o lo sblocco dei suoi centri energetici richiede lo studio di queste vibrazioni.
In pratica si tratta di una ruota di energia che girando lungo la colonna vertebrale sdall’osso sacro alla cima della testa, crea un flusso energetico attraverso il corpo.
Il concetto è stato introdotto nel mondo occidentale intorno agli ultimi anni dell’800 insieme alla tradizione dello yoga tantrico.
Qual è il chakra più importante
Dei 7 chakra principali, quello della corona, il settimo ed ultimo nodo energetico è certamente il più importante.
Situato nella fontanella, alla sommità del cranio, è considerato la porta d’accesso all’energia universale e cosmica. Nelle credenze indù rappresenta la connessione del nostro essere più profondo all’Assoluto ed alla saggezza universale.
A livello fisico, è collegato al proprio orologio interno. In questo modo, contribuisce al benessere fisico e psicologico.
Secondo la filosofia tantrica, la corona corrisponde al livello più alto di coscienza e permette di accedere a stati di coscienza superiori. Infatti, in quanto fonte di illuminazione, connessione spirituale con tutto ciò che accade e sede del Cosmo, apre le porte al Regno di Tutto.
Inoltre raccoglie e unisce l’energia che deriva dagli altri 6 chakra inferiori. Raccoglie e simboleggia contemporaneamente diversi elementi: il sistema di credenze, la saggezza (conoscenza dell’universo), l’altruismo e la conoscenza totale di sé, la coscienza dell’anima.
Il blocco di un Chakra
Quando questi centri sono ‘bloccati’, l’individuo non è più in grado di vivere la sua vita in equilibrio. Un blocco può essere causato da un trauma o dallo stress della vita di tutti i giorni.
‘Aprirli’, ad esempio tramite lo Yoga, il Reiki, la Cromoterapia e la Riflessologia, significa aiutare questa energia e rifluire serena. Un aiuto del tutto organico e naturale per il benessere interiore della persona.
A cosa serve aprire i Chakra
Questa azione è essenziale per dare al corpo la forza e l’equilibrio necessari per affrontare la vita quotidiana.
Infatti, il corpo è composto da diversi nodi energetici, che creano un passaggio tra il ‘corpo fisico’ ed il ‘corpo energetico’, favorendo lo scambio di energia, la liberazione e la gioia profonda.
Un nodo energetico può essere in qualche modo disturbato dalla mente, quando siamo in situazioni di stress, quando siamo preoccupati, quando abbiamo paura degli altri, dell’ignoto o della morte. Oppure è bloccato da disturbi di natura fisica, da dolori, da una dieta sbilanciata, dalla mancanza di esercizio fisico, da insonnia…
Di fronte a queste situazioni, l’apertura dei Chakra aiuta a fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno.
Come aprire i Chakra
Poiché ogni nodo energetico del corpo è diverso dagli altri sei, è necessaria una tecnica specifica e differente dalle altre per sbloccarlo. Si possono aprire sia un singolo chakra che tutti assieme.
In generale, si può utilizzare una forma di meditazione, che sia yoga, tibetana o trascendentale, accompagnate dal canto di mantra per la meditazione.
Anche le pietre associate ai vari nodi energetici possono aiutare ad aprirli. Per ognuno esistono determinati minerali indicati anche per la Cristalloterapia, che possono essere indossate come gioielli o tenute in mano.
Tra i benefici dello Yoga c’è anche quello di aiutare ad attivare i chakra. Ogni posizione è infatti associata allo sblocco di uno specifico Chakra ed una pratica regolare permette di portare alla sua apertura.
Se volete provare a sbloccare questi centri con delle tecniche di meditazione, vi suggeriamo la, visualizzazione:
- Come sbloccare il primo Chakra, quello della radice, che rappresenta la forza e l’individualità ed associato al colore rosso. È meglio aprirlo per primo, visualizzando una palla rossa trasparente che fluttua dentro di voi, vicino alla spina dorsale, dove è situato il chakra della radice. Osservate la sfera e controllate se ci sono aree scure, Queste sono segnali di squilibri energetici. Visualizzate una luce bianca e poi respirate profondamente, e guidate la luce bianca verso la sfera. Trattenete il respiro e poi espirate, scartando le impurità che avete trovato nella palla rossa.
- Come sbloccare il secondo Chakra, quello sacrale, che si riferisce ai desideri fisici ed è associato al colore arancione. Concentrandovi sul vostro ombelico provate a visualizzare una palla di vetro arancione fluttuante, che simboleggia il centro dei desideri. Visualizzate una luce bianca e, respirando profondamente, dirigete la luce bianca verso la sfera, quindi espirate delicatamente fino a dissipare le ombre.
- Come sbloccare il terzo Chakra che rappresenta il plesso solare ed evoca il potere ed è associato al colore giallo. Concentratevi sulla zona che si trova dietro l’ombelico e visualizzate una grande palla gialla luminosa che rappresenterà la vostra capacità. Le zone scure possono essere il blocco che limita il vostro potere e vanno eliminate visualizzando una luce bianca. Respirando profondamente, la luce le porta via dalla palla.
- Come sbloccare il quarto Chakra, che è detto del cuore, e riporta all’energia dell’amore, ed è associato al colore verde. Concentrandovi sulla zona del petto, visualizzate una sfera di vetro verde in cui osservate delle zone d’ombra. Liberatevi di queste zone d’ombra con la tecnica di respirazione e la luce bianca. Respirate profondamente fino a quando la sfera verde sarà completamente trasparente.
- Come sbloccare il quinto Chakra, quello della gola, che assicura che le comunicazioni fluiscano senza blocchi. Si trova nella gola, più precisamente nella zona del pomo d’Adamo ed è associato al colore azzurro. Anche in questo caso la concentrazione sulla zona dietro la gola e la visualizzazione della palla trasparente azzurra vi permetteranno di togliere le zone d’ombra scura che macchiano la palla grazie alla luce bianca e respirando profondamente. Fermatevi quando la sfera è completamente trasparente.
- Come sbloccare il sesto Chakra, quello del Terzo Occhio, dove si trova la nostra intuizione, che si trova fisicamente al centro degli occhi, sulla fronte. Ed è associato alla tonalità azzura. Concentrate l’attenzione nel punto centrale tra gli occhi, sopra il naso e ora immaginate una palla trasparente di colore azzurro celeste, ma con diverse zone d’ombra. Concentratevi sul suo colore e su una luce bianca, poi respirate, e visualizzate la luce che pulisce le macchie. Ora vedrete la palla più chiara e trasparente. A questo punto dovreste vedere il terzo occhio, che può essere aperto o chiuso. Se è chiuso, ditegli di aprirsi e vi invierà alcuni messaggi affettuosi.
- Come sbloccare il settimo Chakra, quello coronale. Rappresenta la saggezza universale, si associa al colore indaco o viola, e si trova in cima al cranio. Accogliete i vostri pensieri nella zona interna della punta del cranio e per arrivare alla saggezza suprema dovrete visualizzare una sfera di vetro indaco, che dovrete pulire delle zone d’ombra con l’aiuto di una luce bianca. Fate un respiro profondo e poi pulite la sfera con l’aiuto della luce bianca. Non fermatevi finché la palla non sarà completamente bianca. Continuate a respirare e, per finire, benedite il vostro Dio per avervi dato amore e saggezza.
Durante questa pratica, è preferibile stare in piedi e con la schiena ben dritta. L’ideale sarebbe a piedi nudi, in modo da essere a diretto contatto con il suolo. È meglio se i piedi sono nell’acqua, nella sabbia, nell’erba o sulla terra. Alcuni suggeriscono di piegare leggermente le gambe per concentrare il peso. Richiede più esercizio, ma è molto più efficace.
Il significato dei vari Chakra
Ogni chakra ha un suo significato, ovvero un tipo di energia che rappresenta. Ad ognuno di essi corrisponde una delle ghiandole endocrine dell’organismo. Queste, hanno la funzione di secernere gli ormoni che regolano i meccanismi organici.
Anche le varie posizioni di yoga facili o difficili che siano, hanno la capacità di aprire i Chakra, per far fluire l’energia dal corpo verso l’esterno e viceversa. E i mudra, i gesti particolari assunti dalle dita delle mani, favoriscono questo flusso.
Secondo la Cromoterapia, i colori hanno un’azione positiva sull’ipotalamo, che regola il lavoro delle ghiandole endocrine.
I colori dell’arcobaleno sono gli stessi che è possibile ritrovare in natura. Attraverso ciò che mangiamo, indossiamo, gli oggetti di cui ci circondiamo, aiutiamo l’energia a fluire in maniera armonica.
Quali sono i Chakra
Ecco un elenco dei 7 elementi, del loro significato, dell’organo e del colore ad essi associato.
Muladhara o Chakra della radice
Si posiziona tra coccige e pube, ovvero nel nel plesso pelvico, ed è legato a concetti-chiave come protezione
sicurezza, consapevolezza fisica, abbondanza e bisogni primari. Si associa al colore rosso, simbolo di coraggio e vitalità.
È la sede della vitalità fisica, dell’istinto di sopravvivenza e della sicurezza, ed è responsabile dei meccanismi della vita fisica.
Rappresentato da un loto con 4 petali, ed è legato agli oli essenziali di cedro, mirra, patchouli
Le posizioni yoga che lo aprono sono il guerriero 1, la posizione della ghirlanda (Malasana), quella della sedia e quella della cicogna (Dandasana).
Gli alimenti che attivano questo nodo energetico sono verdure, legumi e frutta di colore rosso, come la barbabietola, i frutti di bosco, i ravanelli, i peperoni, i fagioli, e tutti gli ortaggi a radice.
Le pietre che aiutano a sbloccare il chakra della radice sono lo smeraldo, lo zaffiro, il diaspro rosso, l’ematite, la corniola rossa e la tormalina nera.
Quando il chakra della radice è equilibrato, si generano sensazioni di protezione, sicurezza e fiducia. Inoltre, può anche essere sbloccato per far fluire la Kundalini grazie alle sessioni meditative dello Sahaja yoga.
Svadhisthana o Chakra sacrale
Chiamato anche Hara, si trova nella metà inferiore del ventre, al centro del bacino, 2-3 cm sotto l’ombelico, in un lago vibratorio dove la forza della vita può raggiungere il suo pieno potenziale ed esprimersi. Data la posizione, è collegato ai reni e alle surreni, responsabili della qualità e della vitalità dell’energia vitale. È anche collegato agli organi di procreazione, nell’uomo e nella donna.
Rappresenta il piacere ed è legato al colore arancio, che corrisponde ad entusiasmo e voglia di vivere.
L’Hara ispira amicizie armoniose e relazioni amorose sane, porta ad essere grati per ogni tipo di relazione, in maniera sana, a riconnettersi con il piacere. Quando il chakra sacrale è equilibrato, si percepisce autostima, capacità di adattamento, una grande creatività e apertura verso il mondo e gli altri. Favorendo l’inventiva, la realizzazione sessuale e l’interazione con gli altri, aiuta a lasciarsi andare e a godersi la vita.
Tra le posizioni yoga che più lo sviluppano e lo equilibrano ci sono quelle che si fondano sulle aperture profonde dei fianchi e che rafforzano i muscoli intorno ai fianchi e ai glutei. Per esempio la posizione della farfalla (Baddha Konasana), la posizione del piccione (Kapotasana), quella della dea (Durgasana) ed il Guerriero II, e anche della rana (Mandukasana).
Gli oli essenziali che stimolano efficacemente il chakra Svadhisthana sono il patchouli, l’olio essenziale di arancio amaro e dolce, l’olio essenziale di rosa e d’ylang-ylang.
Il suo simbolo (yantra) è una luna crescente con un fiore di loto a 6 petali.
Si può portare in tasca una delle pietre che hanno un effetto specifico su questo Centro sacrale, che sono la corniola, l’agata arancione, la pietra di luna ed il calcedonio.
Per favorire l’equilibrio del chakra sacrale è bene privilegiare gli alimenti di colore arancione come arance, mango, carote, zucche, patate dolci. Ed anche gli alimenti ricchi di omega 3 come i semi di lino, l’olio di colza, lo sgombro, il salmone, la frutta secca (noci, nocciole, mandorle, anacardi, pistacchi, ecc.), uova.
Manipura o del Plesso solare
Il colore giallo è legato al Chakra del plesso solare o Manipura, conosciuto anche come ‘la città dei gioielli’, ed è il 3° chakra a monte del Sushumna, la via principale per la circolazione dell’energia nel nostro corpo.
Si tratta della sede dell’identità individuale, della forza di volontà, della trasformazione e dell’autostima ed autonomia. Viene associato al colore giallo, colore dell’intelletto e della saggezza, ed è rappresentato da un loto giallo a dieci petali.
Si trova nella parte superiore del ventre, in corrispondenza dell’ombelico e del plesso solare, ed è quindi intimamente legato al sistema digestivo. In effetti, è ritenuto responsabile della metabolizzazione del cibo in energia e calore e della sua distribuzione in tutto il corpo. È inoltre strettamente collegato alle ghiandole surrenali e al pancreas. Secondo la cromoterapia, aiuterebbe con anoressia ed inappetenza cronica.
Un Manipura equilibrato permette di avere una buona autostima e allo stesso tempo essere umili. Il coraggio, le azioni e l’ego sono messi al servizio del bene comune, e l’uso del potere personale si fa guidare dalla compassione, proveniente dal chakra del cuore. La forza di volontà è accompagnata dalla capacità di realizzare i progetti e spinge ad agite.
Le relazioni con gli altri sono emotivamente equilibrate, senza desiderio di possedere o essere sottomessi. Il corpo è tonico e si gode di una buona digestione. Avete la forza di volontà e vi sentite in grado di realizzare i progetti che vi motivano; agite.
Tutte le posizioni yoga di torsione che stimolano il fuoco digestivo attivano il Manipura. Anche il lavoro sulla cintura addominale con posizioni come la posizione della barca (Paripurna Navasana) quella della mezza torsione della colonna vertebrale (Ardha Matsyendrasana), quella del pesce, la Matsyasana, ed il plank aiutano a rafforzarlo. La posizione dell’arco, invece, massaggia la pancia e permette di diffondere l’energia in eccesso fino al chakra del cuore, per aumentare l’energia ed espandere la coscienza. Anche quella del triangolo (Trikonasana) è utile.
La respirazione Uddiyana bandha, facendo rientrare l’ombelico verso la spina dorsale durante l’inspirazione si rivela un ulteriore attivatore di Manipura.
Le pietre a cui è associato sono quelle color limone e le sue sfumature, come l’ambra, l’avventurina gialla, l’occhio di tigre, la pirite. Mentre gli oli essenziali che lo potenziano sono l’olio essenziale di limone, di camomilla e l’olio essenziale di zenzero.
Ovviamente gli alimenti che favoriscono questo Chakra del Plesso solare sono anch’essi gialli come la banana, l’ananas, e lo zenzero.
Anahata o del Centro del petto: il Chakra del cuore
Denominato Anahata o Centro del Petto, rappresenta i quarto chakra, quello del cuore, ovvero la capacità di amare e ascoltare.
Questo potente centro è posto al centro del corpo e costituisce un ponte tra i 3 chakra inferiori ed i 3 chakra superiori.
In particolare il primo, quello della radice ed il secondo, quello sacrale, sono alimentati da energie terrestri, mentre il quinto della gola ed il settimo, il terzo occhio, sono alimentati da energie celesti.
Ad esso è legato il colore verde, che simboleggia la pace ed il rinnovamento. Contribuisce al benessere generale dell’organismo perché riequilibra il sistema linfatico.
Permette di evolvere verso il primo livello dei quattro nodi energetici superiori, che si allontanano dalle basse considerazioni umane (cosa mangeremo stasera a cena, chi sono i miei veri amici o la promozione che avrei dovuto ottenere al posto di quello) e si concentrano maggiormente sulla connessione, sull’armonia e sul rapporto con lo spirituale. Allontana dalle questioni personali e porta nei regni della compassione, del perdono e della generosità. È associato all’amore incondizionato ed al bambino interiore. È legato a concetti come amore, fiducia, compassione, empatia…
Come aprire ed equilibrare il chakra del cuore:
È associato al colore verde, ma talvolta però è rappresentato anche dal rosa. Gli oli essenziali che aprono e riequilibrano il chakra del cuore sono l’olio di rosa, il neroli e l’olio essenziale di melissa.
Le posizioni yoga più adatte sono quelle che come il cobra.
I cibi di colore verde sono naturalmente i più adatti, come l’insalata, gli spinaci, il cavolo, i peperoni verdi, cetrioli, sedano.
Le pietre che lo armonizzano e lo aprono sono il quarzo rosa, il peridoto e il topazio rosa.
Quando il chakra del cuore è equilibrato si procede con il cuore aperto, senza ricordare le relazioni passate, si perdona con facilità, si comunica con empatia e si ricoprono gli altri di amore e sostegno, senza aspettarsi nulla in cambio.
Vishuddha o Centro della gola
Il Vishuddha o Chakra della gola è il quinto centro energetico del corpo e corrisponde alla settima vertebra cervicale, ovvero dove si trova il plesso faringeo. Il suo ruolo principale è quello di aiutare l’organismo a mantenere la propria vitalità.
La posizione del Vishuddha lo rende un centro di energia vitale che svolge un ruolo di armonizzatore dell’energia di tutti gli altri centri, costituendo un ponte tra pensiero e sentimento e collegando così i chakra della parte inferiore e superiore del corpo.
In pratica, essendo situato in una zona in cui circola l’aria passa l’aria dall’esterno all’interno e vice-versa, in cui viene introdotto il cibo e l’acqua e vibrano le corde vocali, questo Centro della gola riguarda espressione delle emozioni, dei bisogni e dei desideri, nonché della comunicazione. Per farsi sentire ed essere ascoltati
Il colore a cui è legato è l’azzurro chiaro, ovvero alla capacità creativa e di comunicazione. Ad azione rinfrescante, l’azzurro ossigena i tessuti, calma il dolore e facilità il sonno.
A livello fisico, corrisponde a gola, cervicali, orecchie ed al sistema respiratorio. È spesso associato alla tiroide, che gestisce il metabolismo e tutto l’organismo in maniera più generica.
Esiste una connessione diretta tra il chakra della gola, a cui sono associate le emozioni, e quello del cuore, legato all’amore. Ed amore ed emozioni sono due elementi inseparabili e strettamente legati. Se sono presenti delle buone capacità di parlare e di ascoltoare, allora questo Centro della gola è equilibrato. Altri segnali che indicano la sua stabilizzazione e apertura sono la creatività, la sincerità, la determinazione, la fiducia e la perseveranza.
Viste le sue caratteristiche, il riequilibrio di questo quinto Chakra passa per il canto. Il semplice atto porta delle vibrazioni positive percepite da questo nodo energetico della gola, anche un semplice mantra avrà effetti positivi.
Alcuni oli essenziali hanno proprietà che agiscono direttamente su questo Centro della gola. Tra i più efficaci consideriamo l’olio essenziale di gelsomino, noto per la sua azione delicata sulla voce, l’olio essenziale di eucalipto, che allevia l’infiammazione dei seni nasali e delle vie respiratorie e libera la gola. Anche la lavanda, nota anche per le sue proprietà calmanti, distende i nervi e porta la pace interiore. L’olio essenziale di cipresso è ideale per disintossicare il corpo. Utili anche l’olio di zenzero e quello a base di menta piperita e l’olio di canfora, dai tratti balsamici, amici di naso, voce e gola.
Non tutte le posizioni yoga sono rivolte agli stessi chakra, per armonizzare il Vishuddha sono indicate le asana che ottimizzano il flusso di energia addominale verso la gola, come la posizione posizione dell’arco (Dhanurasana), e agiscono sulla tiroide, come la posizione dell candela (Sarvangasana) e quella dell’aratro (Halasana). La posizione del cobra (Bhujangasana) è benefica perché i movimenti sincronizzano anche il chakra del cuore.
In cucina, optate per alimenti di color blu-viola, quali fichi, mirtilli, uva rossa, ribes nero, cavolo rosso e miele per i suoi super poteri sulla gola. Per la Cristalloterapia, le pietre che daranno benefici alla gola e agiscono sul quinto chakra sono il turchese, il lapislazzuli, l’azzurrite e l’amazzonite e l’acquamarina.
Ajna o Centro frontale
Il Sesto Chakra, noto anche come ‘Terzo Occhio’ è posto al centro della fronte, pertanto regola il funzionamento dei nostri occhi e la razionalità. La sua energia può essere ostacolata dai pensieri negativi, ecco perché l’indaco – come del resto in moltissime culture – favorisce intuizione e meditazione.
Sahasrara o Centro coronale
Nell’area limbica del cervello si situa il Centro coronale o Settimo Chakra. Rappresenta l’unione con il divino ovvero con la propria interiorità. Il viola dona tranquillità e rappresenta infatti la spiritualità.
Il Centro governa la ghiandola pineale, l’epifisi, il lobo occipitale e i principali sistemi fisici, che includono il sistema nervoso centrale, la corteccia cerebrale, il sistema epidermico, il sistema muscolare e il sistema osseo. Sebbene il Sahasrara sia direttamente collegato al cervello, quando viene aperto non porta ad aumentare la conoscenza o l’intelligenza, ma stimola sensazioni di serenità, gioia, pace interiore e gratitudine per la vita.
Il simbolo è il fiore di loto con mille petali viola, che indica lo stato supremo di elevazione della coscienza dell’anima, e l’esistenza infinita ed eterna.
Al centro c’è un cerchio bianco che contiene un lingam che emette raggi di luce e simboleggia la luna piena, o più precisamente il dio lunare Chandra, creatore dell’universo e simbolo di vita, morte e rinascita. l lingam rappresenta Shiva, la terza divinità della trimurti indiana. Il bianco è il colore di Shiva, che indica pace, purezza e conoscenza. Alcune volte questo nodo include l’immagine di un Om al centro del loto. Questo rappresenta l’assoluto o il Dio Brahma.
Per lavorare su questo Centro coronale si rivela ideale praticare delle asana invertite, oppure meditare nella posizione del cadavere (Savasana) o nel mezzo loto. Le pietre associate sono i diamanti, l’ametista, il cristallo di rocca, il quarzo latteo e tutte le altre pietre bianche o violette.
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Ultimo aggiornamento il 11 Aprile 2024 da Rossella Vignoli
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