Risparmio energetico

Cosa fare in caso di rottura di una lampadina a risparmio energetico

Le lampadine fluorescenti compatte contengono argon e vapori di mercurio a bassa pressione per cui vanno seguite detreminate procedure

Scopriamo cosa fare in caso di rottura di una lampadina a risparmio energetico, perché purtroppo hanno delle grosse limitazioni, peraltro facilmente aggirabili.

Cosa fare in caso di rottura di una lampadina a risparmio energetico

Cos’è una lampadina a risparmio energetico

Si tratta di una lampadina progettata per consumare meno energia elettrica rispetto alle tradizionali a incandescenza.

In genere ci si riferisce alle lampadine fluorescenti compatte (CFL), che sono state le prime alternative diffuse alle lampadine a incandescenza e le cui caratteristiche sono di contenere del gas argon e dei vapori di mercurio a bassa pressione.

Quando l’elettricità attraversa il gas, produce luce ultravioletta (UV) che viene convertita in luce visibile da un rivestimento fluorescente all’interno del bulbo.

Sono considerate efficienti perché consumano dal 70% al 80% in meno di energia rispetto a quelle a incandescenza per produrre la stessa quantità di luce, e durano da 6 a 15 volte di più.

Tuttavia, impiegano un po’ di tempo per raggiungere la massima luminosità, hanno una luce che alcune persone trovano troppo ‘fredda’.  E contengono una piccola quantità di mercurio, che è tossico.

Se se ne rompe una, è importante seguire procedure di pulizia specifiche per evitare l’esposizione al mercurio.

Oggi, le lampadine a LED (diodi ad emissione luminosa) sono considerate la migliore opzione per il risparmio energetico, in quanto superano le CFL in termini di efficienza, durata e qualità della luce.

Problemi delle lampadine a risparmio energetico

Spegnendo e accendendo ripetutamente la lampadina, questa tende a ridurre notevolmente la propria vita. Infatti il corretto uso della lampadina a risparmio energetico è quello di accenderla e di farla lavorare per svariati minuti (ore) senza interruzioni. Tenetele quindi accese il più possibile in maniera continua.

L’altra problematica, da non sottovalutare, è che, oltre ad emettere radiazioni elettromagnetiche a brevi distanze, le lampadine a basso consumo hanno al loro interno piccole quantità di mercurio che, in caso di rottura accidentale, si disperde nell’ ambiente “alterando” l’area circostante.

Il problema non risiede quindi nel processo di smaltimento, che se eseguito correttamente non dovrebbe comportare nessun problema.

Ma qualora lo smaltimento non avvenga secondo quanto stabilito o non avvenga proprio.

Cosa fare in caso di rottura di una lampadina a risparmio energetico

Ecco  quindi cosa fare se vi si rompe una lampadina a risparmio energetico:

  1. Aerare il locale per almeno 15 minuti e spegnere eventuali sistemi di condizionamento.
  2. Non usare mai aspira polveri o scope, che potrebbero causare la frammentazione e la dispersione  delle particelle di mercurio.
  3. Raccogliere il materiale aiutandosi con elementi rigidi come fogli di cartone.
  4. Riporre il materiale raccolto all’interno di contenitori ermetici (vasi di vetro o sacchetti di plastica.)
  5. Qualora sia necessario l’utilizzo di un aspirapolvere, ricordarsi di rimuovere il sacchetto interno e riporlo in un sacco di plastica a chiusura ermetica.
  6. Se i vestiti sono entrati in contatto con le polveri interne fuoriuscite dal bulbo non lavarli assolutamente in lavatrice, ripulirli eventualmente con tovaglioli di carta o stracci bagnati, poi da riporre all’interno di contenitori ermetici.
  7. Portare in discarica o nei luoghi preposti, i materiali sigillati, affinché vengano adeguatamente smaltiti.

Vi ricordiamo infine che in base alla normativa italiana sui rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) introdotta dal Dlgs 151/2005 per smaltire correttamente una lampadina a basso consumo è necessario recarsi presso i centri di raccolta in un’isola ecologica comunale (su 8 mila comuni Italiani ce ne sono meno di 3 mila ndr).

È in corso di definizione legislativa un’altra procedura che consisterà nella possibilità di poter lasciare al negozio la lampadina esaurita nel momento in cui se ne compra una nuova. Appena avremo novità in merito ve le segnaleremo!

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Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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