Ecco le proprietà, gli utilizzi e la ricetta per fare il sapone nero in casa
Usato nell'hammam per lavarsi questa pasta detergente a base di noccioli di olive è ideale come sgrassante
Scopriamo le origini e le proprietà del sapone nero, una pasta lavante a base di olive usata negli hammam marocchini ed il procedimento su come farlo in casa.
Sommario
Cos’è il sapone nero
Il sapone nero, sia in pasta molle che in versione liquida, è un sapone ricavato dalla potassa. Ed è alternativa naturale al sapone di Marsiglia ed a quello tradizionale, oltre che ai soliti detersivi pieni di additivi chimici.
La sua particolarità è che nel processo di saponificazione si utilizza la potassa, e non la soda caustica, che lo caratterizza con una consistenza pastosa.
Il suo colore marrone scuro invece dipende dalla particolarità di alcuni degli ingredienti con cui viene realizzato, le olive nere macerate nell’olio d’oliva o olio di sansa, e nella tradizione africana e marocchina, la cenere del legno e della corteccia di platano bruciato e dai baccelli di cacao essiccati o l’argilla
È tra i detergenti che non dovrebbero mai mancare in una perfetta trousse eco-biologica, ma quanti di voi sanno veramente cos’é e come si usa? Si tratta, infatti, di un sapone di origine vegetale (composto da tre materie naturali: olio di olive nere, acqua e minerali.
Ce ne sono di due tipi:
- Il sapone nero d’uso domestico, utilizzato per la cura della casa e del giardino
- Il sapone nero d’uso cosmetico, per la detersione del corpo, è spesso utilizzato negli hammam per preparare la pelle all’esfoliazione delle cellule morte
Pur essendo simili, la differenza di composizione è dovuta essenzialmente alla qualità degli oli utilizzati ed al pH. Ed è importante sapere che per lavarsi non si deve usare il sapone nero per uso domestico (composto da grassi diversi e pH più elevato), ma il sapone beldi, specifico per hammam, molle e dal pH tra 8 e 7.
Da dove viene sapone nero: le origini
Questo prodotto, originario della zona marocchina dell‘Essaouira, si presenta come una pasta cremosa e ambrata dal ricco profumo, perché è ricavato dalla saponificazione dell’olio ottenuto macerando le olive nere spremute nell’olio di oliva, e dell’idrossido di potassio, la potassa appunto, con il metodo a freddo.
Tradizionalmente utilizzato dalle donne per realizzare scrub naturali all’interno degli hammam durante il rito del bagno turco, è perfetto per esfoliare e nutrire in profondità l’epidermide regalando una pelle liscia e vellutata.
Sapone nero del Marocco
Conosciuto anche come sapone Beldi per le sue origini nella zona del Marocco settentrionale. Questo è il sapone più diffuso nel mondo arabo, usato nel bagno turco, e nell’hammam. E che, secondo la tradizione islamica, viene utilizzato per la purificazione prima della preghiera.
Inoltre, viene impiegato nella produzione del tadelakt, un rivestimento a base di calce, impermeabilizzante tipico delle residenze marocchine.
Utilizzato nel Tadelakt, un rivestimento a base di calce originario del Marocco, che viene lucidato proprio con sapone nero.
Sapone nero africano
Anche le donne del Golfo di Guinea fabbricano un sapone nero molle e pstoso per esfoliare la pelle, che è al 100% di origine vegetale, e arriva da una lunga tradizione.
Questo sapone si ottiene dalla cenere dei baccelli di noce di palma schiacciati con foglie di palma. Si aggiungono all’acqua per un processo di saponificazione che poi porta ad essere mescolato con burro di karité. Serve per idratare la pelle durante l’esfoliazione.
Quali sono le proprietà del sapone nero
Non ha la consistenza dei saponi che comunemente utilizziamo, non è del tutto solido, rimane morbido e pastoso e produce poca schiuma.
Si utilizza passandolo sulla pelle del corpo e del viso, lasciandolo in posa qualche istante e poi sciacquando, è esfoliante ma anche idratante, ricco di vitamina
Questo sapone è un vero toccasana per l’epidermide che rimane liscia e morbida. Per utilizzarlo per le pulizie di casa, se me preleva un cucchiaio e lo si diluisce in un litro di acqua.
Come si utilizza il sapone nero del Marocco
Si può impiegare in forma pastosa per la cura e la detersione del corpo e dei capelli ed in forma liquida come detersivo per i vestiti sia in lavatrice che come smacchiatore nel lavaggio a mano, e come pasta per eliminare gli insetti delle piante.
Sapone nero per la pulizia della pelle: rituale dell’hammam
Nell’hammam si usa spalmarlo con il guanto Kessa, che ne amplifica l’azione esfoliante sulla pelle, i cui pori sono dilatati dal calore del vapore.
Un rituale che potete ripete a casa vostra, direzionando il getto della doccia caldissima lontano da voi, e spalmandovi di questa crema burrosa di sapone nero e strofinando con il guanto.
Nel bagno si stende sulla pelle e sui capelli l’argilla saponifera o ghassoul, dalle proprietà sgrassanti e astringenti. E infine, si sciacqua con acqua tiepida.
Qual è la differenza tra sapone nero e sapone di Marsiglia
Entrambi hanno le olive come ingrediente, e per prepararli si mescolano olio di sansa, olio di cocco, sale e un agente che saponifica gli oli. La differenza la fa proprio questo agente saponificatore.
Nel sapone di Marsiglia è la soda caustica che indurisce il sapone, mentre nel sapone nero è la potassa che lo rende morbido.
Sapone nero per uso domestico
Oltre a quello specificamente indicato per la pelle (noto appunto come sapone nero di Hammam o del Marocco o sapone Beldi), ne esiste anche una versione ideale per l’uso domestico che possiamo trovare in versione liquida o più pastosa e morbida.
La differenza tra questi due prodotti è nella concentrazione di acqua. Il sapone liquido domestico è composto dal 20% di sapone, mentre quello morbido è composto dal 36% di sapone e dal resto di acqua, per cui è più concentrato e più economico di quello liquido. Tuttavia, grazie al suo formato, il sapone nero liquido è più pratico da usare per le pulizie domestiche.
Ha infatti un elevato potere sgrassante che lo rende ideale per:
- pulire le superfici di qualsiasi tipo
- smacchiare tracce di unto, grasso e altro in fase di pre-lavaggio dei capi
- bucato a mano e in lavatrice, diluendone 1 cucchiaio in 4 o 5 l di acqua, essendo molto concentrato
Come si utilizza il sapone nero liquido
Questo tipo di detergente liquido è ideale per lavare, sgrassare e far brillare tutti i tipi di pavimenti. Ma non solo.
- Per la pulizia delle diverse superfici della casa, in generale, vi basterà disciogliere in un secchio 2 cucchiai di sapone in 5 l di acqua calda. Immergete lo straccio, strizzatelo poco e passatelo sulle superfici da lavare. Potete lasciare asciugare senza risciacquare.
- Per la pulizia dei vetri e degli specchi diluite 1 cucchiaino di sapone in 2 l di acqua calda. Passate sulla superficie con un panno e non risciacquate.
- Per fare uno smacchiatore ecologico per macchie d’unto e sgrassare le superfici dalla cucina (cappa, piano cottura e top, fornelli), potete usarlo puro su una spugna, poi risciacquate con acqua calda.
- Per pulire il forno, applicate il sapone puro quando è caldo, direttamente sulle zone più sporche, lasciate agire per una notte, quindi pulite e risciacquate
- Per combattere i parassiti delle piante, è utile sia sulle piante ornamentali che per gli alberi da frutto, e nell’orto. Sconfigge la cocciniglia, gli afidi, i ragnetti rossi. Basta versare in un flacone spray una parte di una soluzione composta da 5 cucchiai di sapone e 1 l di acqua calda. Spruzzate sulla pianta infestata
- Come toelettatura degli animali domestici e antiparassitario, Potete impiegarlo come shampoo naturale (sapone nero e acqua calda per insaponare e risciacquare il vostro amico peloso), otterrete un mantello lucido e brillante, oltre a prevenire ogni tipo di allergia ed eczemi. Per un effetto antiparassitario, lasciate agire il sapone nero per qualche minuto prima di risciacquare
- Per fare il bucato in lavatrice: versate 3-4 cucchiai di sapone liquido nella vaschetta del detersivo.
- Per smacchiare in pre-lavaggio, è utile versare un po’ di sapone puro direttamente sulla macchia e far agire per circa 15 minuti. Lavate in lavatrice. Per le macchie più ostinate, potete lasciare agire per diversi giorni prima di lavare
- Pulizia di oggetti in rame e argento: diluite 4 cucchiai in una bacinella di acqua calda. Immergete gli oggetti per 5-10 minuti e lavate, non risciacquate e asciugate con un panno morbido
- Pulizia delle superfici in pelle: strofinate alcune gocce di sapone nero con l’aiuto di un panno in microfibra, poi risciacquate con poca acqua calda. La pelle riacquisterà la sua lucentezza e rimarrà elastica
Come si utilizza il sapone nero sul viso
Il sapone Beldi o sapone marocchino è ricco di vitamina E, ed è un eccellente idratante con proprietà antiossidanti che si può passare quotidianamente, anche sul viso.
Infatti, nutre profondamente la pelle e previene le rughe. Ma non solo, grazie alle sue proprietà antiossidanti, antibatteriche e purificanti, è un alleato perfetto nella cura di acne, eczemi e psoriasi.
- Come maschera idratante. Applicate una piccola noce di sapone in pasta direttamente sul viso umido, come se fosse una maschera di bellezza, la mattina. Lasciate in posa per 5 minuti e sciacquate con acqua tiepida. Usate poi un po’ di crema idratante per lenire la pelle arrossata.
- Come un detergente per la pelle, vi basta mescolalo con acqua calda per creare una schiuma cremosa da applicare sulla pelle del viso e poi risciacquare con acqua tiepida. Potete aggiungete 1 cucchiaio di farina d’avena per ammorbidire questo preparato.
Come fare in casa il sapone nero
Vi abbiamo già spiegato le nostre due ricette su come fare il sapone in casa senza soda caustica in modo veloce e sicuro e sempre a proposito di sapone fatto in casa anche quella su come fare il sapone all’olio d’oliva.
Ora vediamo anche una ulteriore ricetta per fare il sapone nero, con la premessa che un prodotto utilizzabile sia per l’igiene personale che per la pulizia della casa.
La ricetta impiega, oltre all’olio vegetale, acqua e potassa, cioé carbonato di potassio, che è reperibile presso i colorifici, ma anche online, da un sito che venda attrezzature per la produzione di sapone o prodotti africani.
Per seguire una ricetta del tutto simile a quella tradizionale del Nord Africa, si può utilizzare, al posto della potassa, una liscivia ricavata dalle ceneri dei baccelli di cacao, meglio ancora dalle ceneri delle corteccia e foglie di platano bruciate.
Precauzioni importanti prima di fare il sapone da soli
È importante sapere che produrre sapone significa maneggiare materiali pericolosi, quindi prendiamo tutte le precauzioni necessarie. In questo caso, lavoriamo con l‘idrossido di potassio.
Il pH di questo materiale è estremamente basico, quindi brucia e corrode la pelle. Inoltre, si lavora anche con olio caldo che si mescola, il che può creare degli schizzi di queste sostanze calde e corrosive in giro. Bisogna essere protetti con guanti di lattice, un indumento protettivo per i vestiti, degli occhialini in plastica ed una mascherina protettiva tipo quella del Covid, per la bocca.
Inoltre, è necessario essere in un ambiente aerato, meglio un fornelletto all’aperto.
Inoltre, è indispensabile avere a portata di mano un po’ di aceto di alcool, dal momento che il pH acido dell’aceto neutralizza il pH basico della potassa sulla pelle. Sullo schizzo è meglio spennellarla prima che bruci.
È essenziale avere a portata di mano anche un estintore a schiuma (ABC), non si sa mai, perché l’olio caldo è infiammabile.
È essenziale che non ci siano bambini in giro, che si lavori da soli, e di non venir disturbati da cellulari o altro, quindi preparatevi a 2-3 ore ininterrotte di lavoro senza intermezzi.
Cosa serve per fare un sapone nero in casa
Ecco le materie prime per fare in casa 1,5 kg di sapone morbido 100% olio d’oliva:
- 160 gr di idrossido di potassio in scaglie, garantito puro almeno al 90%
- 885 gr di olio d’oliva biologico
- 455 gr di acqua distillata per non lasciare residui minerali (no quella del rubinetto)
- 2000 gr di acqua distillata per la diluizione
Inoltre, ecco gli utensili occorrenti:
- 1 bilancia accurata (passo minimo 0,1 gr)
- 3 contenitori in acciaio inox (per pesare olio, acqua e potassa)
- 2 recipienti in acciaio inox dai bordi alti di dimensioni diverse per fare la cottura a bagnomaria (non alluminio, che reagisce con la potassa) usati come calderone
- 1 frusta a mano
- 1 frullatore a immersione
- 1 mestolo in acciaio inox
- 1 cucchiaio di legno o 1 spatola di silicone
- 2-3 cucchiai in acciaio inox
- 1 contenitore di vetro che si chiude per conservare il sapone
- carta per misurare il pH (grado universale o 7-12)
- 1 cucchiaio di legno o 1 spatola di silicone
- 1 colino per filtrare l’olio, preferibilmente di quelli a forma conica
Come si prepara il sapone nero in casa
Indossate le protezioni, guanti, maschera, occhiali e indumenti adatti. Pesate gli ingredienti separatamente, ognuno in un contenitore a parte. Tenete sempre l’acqua e la potassa lontane l’una dall’altra per evitare qualsiasi inconveniente..
- Diluite la potassa, cioè versate le scaglie di potassa nell’acqua e non il contrario. Mescolate delicatamente, perché potrebbe bollire spontaneamente ed i vapori sono corrosivi. Aspettate un po’ finché la diluizione è completa e la preparazione si è raffreddata un po’. Versare l’olio nella pentola dove farete il sapone, il calderone.
- Versate ora la potassa diluita nell’olio d’oliva che è già nel calderone.
- Accendere il fuoco medio, ma fate attenzione che la miscela non deve mai bollire, ma rimanere molto calda.
- Iniziare immediatamente a mescolare con un frullatore a immersione. Quando l’impasto inizia a indurirsi e il mixer inizia a scivolare, dopo 1 ora dopo, continuate con la frusta a mano. Ci vorranno altri 30 minuti o 1 ora di cottura.
- Quando l’impasto è stabile e troppo duro per la frusta a mano, il sapone è fatto, ma questa base di sapone concentrato, caldo e traslucido di colore bianco-verde, deve essere diluita subito, mentre è ancora calda.
Nota: continuate a mescolare con il mixer finché questo funziona, serve circa 1 ora o 1 ora e 30 minuti L’obiettivo è ottenere un impasto abbastanza solido e omogeneo, ma il frullatore si surriscalderà sicuramente in questo tempo, quindi usatelo alternandolo. Quando si surriscalda, spegnetelo e fatelo riposare per un po’. Intanto continuate a mescolare costantemente il composto con la frusta a mano. L’impasto di liscivia e olio si separerà più volte prima di comporsi definitivamente.
- Inizia la diluizione del sapone nell’acqua. Riscaldate l’acqua che deve essere calda, ma non bollente.
- Versate i primi 390 gr di acqua calda nella pentola in cui si trova ancora il sapone.
- Mescolate lentamente e lasciate che si sciolga mentre è caldo, usare la spatola per staccare il sapone dai bordi della pentola di tanto in tanto, finché tutta l’acqua è stata assorbita dal sapone
- Ricominciate e versate con altri 390 gr di acqua. Ripetete questa operazione dalle 5 alle 7 volte per un sapone morbido o liquido. Avrete un sapone nero fatto in casa!
- Trasferite la vostra miscela in un barattolo o in qualsiasi altro contenitore che possa contenere il sapone (ma evitate il metallo non inossidabile e la plastica)
- Testate il pH del sapone per vedere se va bene per la pelle che deve essere compreso tra 8 e 10. Potrebbe essere 9,5 quando viene diluito, ma scenderà a 8,5 in una settimana.
- Attendete che il sapone sia freddo completamente, dopo circa 12 ore e prlevatene 10 gr con un bicchiere
- Aggiungete 90 gr di acqua distillata a 20° e mescolate.
- Con la cartina al tornasole per misurare il pH, controllate il sapone. Se il pH è superiore a 10, c’è un problema: nel dosaggio o nella cottura troppo rapida. U
- Testatelo dopo una settimana e se il pH è sceso, va bene, altrimenti usatelo come sapone nero liquido o pastoso per la pulizia di casa.
Come fare un sapone nero cosmetico
Ecco cosa serve:
- 500 ml di olio extravergine di oliva oppure 500 ml di olio di sansa
- 100 gr di olive nere intere denocciolate oppure 100 ml di olio di sansa
- 250 ml di acqua di fiori d’arancio
- potassa (ovvero potassa caustica, che è idrossido di potassio,)
- olio essenziale di eucalipto, da dosare nella misura dell’1,5% sul peso totale
Preparazione. Si inizia mettendo in un recipiente sufficientemente grande, l’olio insieme alle olive nere, i due ingredienti si lasciano a riposo per 24 ore, quindi si filtra l’olio utilizzando il colino.
Poi si prendono due recipienti metallici di dimensioni diverse per fare la bollitura a bagnomaria con la quale si procede alla diluizione della potassa, versando le scaglie nell’acqua di fiori d’arancio.
Questa operazione va eseguita in luogo arieggiato e dotandosi di guanti e protezioni per il viso per evitare gli schizzi bollenti che possono partire accidentalmente dalla pentola. Durante questo procedimento occorre continuare a mescolare bene con un cucchiaio di legno.
Quando la potassa è completamente sciolta nell’acqua d’arancio e il composto è ben denso, si mette il contenitore di metallo sul fuoco medio-basso e si inizia ad aggiungere poco per volta l’olio di oliva alla potassa diluita, frullando in modo continuo fino all’apparire del ‘nastro’.
A questo punto si continua a tenere sul fuoco basso fino a che il composto diventa traslucido: una volta che questo avviene, si toglie il recipiente dalla bollitura a bagnomaria e si lascia raffreddare prima di aggiungere l’olio essenziale di eucalipto.
Dove acquistare il sapone nero
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Ultimo aggiornamento il 3 Aprile 2024 da Rossella Vignoli
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