Rimedi naturali

Cos’è una ecchimosi: quali sono le cause e quali i metodi per ridurlo in fretta

L’ecchimosi è comunemente conosciuta come livido: si tratta di un genere di ematoma causato da un trauma contusivo, ovvero una semplice ‘botta’. Scopriamo qualcosa di più e come guarire velocemente.

Cos’è una ecchimosi: quali sono le cause e quali i metodi per ridurlo in fretta

Quali sono le cause di un’ecchimosi 

Un’ecchimosi o contusione viene così motivata scientificamente: è la conseguenza di un trauma dei tessuti molli, che ha causato lo scoppio dei capillari e la conseguente fuoriuscita dei globuli rossi.

Sintomi  

I sintomi che sono più comunemente associati al fenomeno dell’ecchimosi sono

  • dolore
  • gonfiore
  • alterata colorazione della pelle

Come appare l’ecchimosi 

L’ecchimosi si rivela con una manifestazione cutanea che inizialmente è rosso rosato (il colore dato dal sangue fluido) e che presto diventa rosso-violaceo e poi tenderà a diventere sempre più blu e poi verde-blu e infine giallo. Quando il livido inizia a svanire, diventa verde e marrone. Se l’ecchimosi è di piccola dimensione il passaggio dal colore verde può non essere percepibile.
I lividi cambiano colore con il passare del tempo, a causa dall’attività dell’organismo che disgrega e riassorbe il sangue: il livido cambia diversi colori e alla fine scompare.

L’evoluzione e i colori del livido 

I giorni di durata di un livido e l’evoluzione dell’ecchimosi si possono conoscere approssimativamente perché seguono sempre lo stesso iter:

  • rosso: il rimo giorno per il colpo quando il sangue è ancora sparso sottocutaneo
  • blu-viola: il secondo giorno il tipico colore del livido
  • verde: dopo cinque giorni,
  • giallo: dopo sette giorni
  • marrone: alla fine dopo il decimo giorno a causa del metabolismo che subisce il sangue depositato nel tessuto

Forma e dimensioni 

L’ecchimosi di norma ha la forma e le dimensioni del colpo subito: cioè rispecchia il tipo di incidente subito.
A volte però i lividi possono modificarsi nei giorni successivi, cambiare forma e dimensioni e magari aumentare di volume (gonfiandosi).
Può anche succedere che le ecchimosi sopraggiungano in posizioni differenti da dove si è preso il colpo  questo viene spiegato scientificamente: il sangue essendo un liquido è in parte libero di muoversi nei tessuti. Per lo stesso motivo il livido è più grande se il colpo si prende in tessuti molli perché il sangue sottopelle tenderà a muoversi e occupare più spazio.

Cause dell’insorgere di una ecchimosi 

In breve le cause di un livido o ecchimosi:

  • Contusioni
  • Ematomi
  • Fratture
  • Traumi

ecchimosi

Altre cause 

Un’ecchimosi può essere causata oltre da incidenti e traumi anche da altre cause come:

  • terapia anticoagulante e assunzione di farmaci che rendono il sangue più fluido (anche l’aspirina)
  • traumi dovuti ad un intervento chirurgico
  • fragilità dei vasi sanguigni dovuti all’eta: infatti invecchiando la pelle diventa più fragile e anche i capillari ed è abbastanza comune che gli anziani si procurino lividi con facilità.

Campanello d’allarme per patologie più gravi 

Oltre alle contusioni traumatiche, le ecchimosi possono essere determinati da altri fattori e possono essere il campanello d’allarme di altre patologie:

  • emofilia, piastrinopenia e leucemia con alterazione della capacità coagulativa del sangue
  • fragilità della parete vasale causata da malattie come la porpora e lo scorbuto
  • cirrosi epatica, pancreatite acuta, anemia aplastica e varie malattie infettive
  • vasculopatie, connettivopatie

Differenza tra ematoma e ecchimosi 

Sia l’ematoma sia l’ecchimosi accertano una raccolta di sangue fuoriuscita dai vasi ematici a seguito di un trauma. Ma non sono esattamente la stessa cosa : per capire cosa distingue un ematoma da un’ecchimosi bisogna analizzare il trauma.

Ematoma

L’ematoma origina dalla rottura di grossi vasi ematici ed è frutto di un trauma contusivo violento, tale da creare accumuli di sangue abbondanti in un tessuto od in una cavità dell’organismo.

Dopo traumi, contusioni od urti violenti, il sangue fuoriesce dai vasi ematici, si concentra in un tessuto od in una cavità di un organo, ed origina un ematoma: le dimensioni dell’ematoma superano i 2 centimetri di diametro.

Ecchimosi 

L’ecchimosi è conseguenza di una contusione meno violenta: si tratta comunque di uno stravaso di sangue in un tessuto. Si tratta di un trauma in grado di rompere le pareti vasali, senza ledere la pelle. È provocata dalla rottura dei piccoli vasi sanguigni. Un’ecchimosi presenta dimensioni comprese tra 1 e 2 centimetri.

Porpora e petecchia 

Le lesioni inferiori al centimetro vengono invece chiamate porpora: il diametro in questo caso è compreso tra 3 mm ed 1 cm, mentre viene chiamata petecchia, se le dimensioni sono inferiori ai 3 mm.

ecchimosi

Come curare un’ecchimosi 

Per curare un livido dovuto a trauma non sono necessarie cure o trattamenti particolari. Ecco dei semplici accorgimenti:

Stare a riposo. Se si prende una brutta contusione prima di tutto evitare di fare allenamento pesante: il movimento causa maggior afflusso di sangue in tutto il corpo.

Massaggiare il livido. Usare il pollice per massaggiare con movimento circolare attorno al bordo esterno del livido, in maniera delicata. Si consiglia di non massaggiare il centro del livido, perché può essere doloroso. Il massaggio può riattivare più velocemente il processo linfatico che porta alla guarigione in modo naturale.

Raggi UV. Tenere il livido al sole per almeno 15 minuti al giorno aiuta a velocizzarne la guarigione: i raggi UV consentono di ridurre la bilirubina, che è ciò che rende giallo il livido.

Tenere in alto la zona colpita: tenete in alto la zona colpita, sopra il livello del cuore (ad esempio alzare le gambe se si è preso un colpo nello stinco). In questo modo il flusso di globuli rossi diretti al livido diminuirà, perché una maggior quantità di sangue rifluirà nel resto dell’organismo, anziché ristagnare nei tessuti della parte colpita.

Ghiaccio. Il rimedio più comune per alleviare l’ecchimosi è mettere il ghiaccio per circa 15 minuti e continuare a metterlo a intervallo di qualche ora per i primi giorni.Il ghiaccio riduce l’infiammazione e il gonfiore e aiuta il livido guarire in fretta.

Se, attuati tutti i primi rimedi e il gonfiore persiste anche dopo i primi giorni e non ci sono cenni di miglioramento e nemmeno l’evoluzione tipica del livido (i vari colori che assume), si consiglia allora di  allora di consultare il medico che potrà prescrivere esami di approfondimento come ecografia, risonanza magnetica o radiografia.

Rimedi naturali 

Sono tanti i rimedi della nonna che potrete utilizzare per limitare la durata dell’ecchimosi .

Aceto. Mescolare aceto e acqua tiepida e strofinare sul livido: l’aceto aumenta il flusso di sangue sulla superficie della pelle, favorendone la guarigione.

Ananas. Mangiare ananas favorisce la guarigione perchè contiene un enzima digestivo chiamato bromelina che scompone le proteine che possono intrappolare il sangue e i fluidi nei tessuti. Mangiare tanto ananas fa assorbire la bromelina e aiuta il corpo a sciogliere il livido.

Mirtilli. Mangiare o bere succo di mirtillo perché contengono antocianosidi, potenti antiossidanti che possono ridurre la comparsa di un livido stabilizzando il collagene e rafforzando i capillari.

Prezzemolo. Contiene proprietà anti-infiammatorie che possono aiutare un livido a scomparire rapidamente: basta schiacciare il prezzemolo e strofinarlo sul livido.

Zenzero. Potente anti-infiammatorie : basta farne un infuso e berlo. Tritare lo zenzero, lasciarlo in acqua calda per qualche minuto.

Cipolla. L’allinase, il composto che ci fa piangere quando tagliamo la cipolla, stimola il flusso linfatico ed evita che il sangue si accumuli formando un livido. Applicare la cipolla dopo aver ricevuto il colpo.

Aglio. Essendo un potente antiossidante è anche un rimedio contro i lividi. Applicare un po’ di succo di aglio fresco sulla contusione e i tessuti si rigenereranno.

Patata. Contiene un enzima, chiamato catalasi, che aiuta a mantenere le cellule in buono stato e a diminuire il dolore e l’infiammazione. È sufficiente collocare una fetta di patata cruda sulla parte del corpo colpita e lasciare agire per qualche minuto.

Ecchimosi e arnica

Tra i prodotti naturali più efficaci e conosciuti per trattare qualsiasi livido e contusione c’è sicuramente l’arnica. Nessuna famiglia ne è sprovvista!

Esercita una potente azione antinfiammatoria, possiede proprietà calmanti per il dolore. I benefici dell’arnica sono legati all’alto contenuto di acido gallico, acido caffeico e acido clorogenico, così come di elenalina e diidroelenalina.

Se non si può comprare il tubetto di crema all’arnica in farmacia, possiamo anche prepararla in casa facendo bollire cuna manciata di foglie di arnica in 1 bicchiere d’acqua, e una volta intiepidito, applicare questa soluzione sul livido.

Amamelide e ecchimosi

L’amamelide è una pianta originaria del Giappone e della Cina, conosciuta per le sue proprietà antifiamatorie. Nel caso del livido le sue proprietà alleviano il dolore a seguito di un urto.

Si può preparare un infuso con la foglia di questa pianta e applicarlo sulla zona interessata, aiutandovi con un batuffolo di cotone.

Cura farmacologica contro l’ecchimosi 

In farmacia si trovano diverse preparazioni topiche (creme, unguenti, gel) in grado di velocizzarne la guarigione. Sono vendibili senza obbligo di ricetta. Tra questi:

  • Lioton Trauma
  • Voltatrauma

Quando chiamare il medico 

È consigliabile andare dal medico se:

  • il livido non scompare nel giro di 2 settimane
  • compaiono lividi sulla pelle anche in assenza di urti
  • l’ecchimosi è particolarmente dolorosa
  • il livido si gonfia
  • difficoltà nel muovere l’articolazione dove è presente l’ecchimosi

Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2019 da Rossella Vignoli

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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