Salute naturale

Tutto sulla depurazione dell’acqua potabile domestica in Italia

Ecco le regole per il suo trattamento ed i rischi

Bere l’acqua del rubinetto è certamente ecologico e fa risparmiare. Ma la depurazione dell’acqua potabile è essenziale per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua che consumiamo ogni giorno. Tuttavia, un trattamento scorretto o superficiale può comportare rischi per la salute. Scopriamo le normative italiane in vigore, i metodi di depurazione più comuni e i potenziali pericoli legati a una cattiva gestione.

Tutto sulla depurazione dell’acqua potabile domestica in Italia

Perché depurare l’acqua potabile

Bere l’acqua del rubinetto è una scelta ecologica ed economica, ma è importante che sia trattata correttamente per eliminare eventuali impurità. Secondo una ricerca di Aqua Italia, il 75,5% degli italiani sceglie l’acqua ‘a km zero‘.

Sebbene nella maggior parte delle città italiane l’acqua del rubinetto sia già potabile, molte famiglie utilizzano sistemi di depurazione domestica per migliorarne ulteriormente il gusto o la qualità, filtri per il cloro, addolcitori e caraffe filtranti.

Con la recente entrata in vigore del Decreto del Ministero della Salute 25/2012 sulle ‘Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano’, i consumatori che intendono acquistare impianti, sistemi e apparecchi sicuri ed efficaci, ora devono contare su regole stringenti.

L’acqua del rubinetto è sicura in Italia?

Nella maggior parte delle città italiane l’acqua del rubinetto è sicura da bere perché sottoposta a rigidi controlli di qualità stabiliti da normative italiane ed europee.

  • Normative stringenti. L’acqua potabile in Italia è soggetta a normative che stabiliscono i parametri chimici, fisici e microbiologici a cui deve conformarsi. Gli enti gestori devono garantire che l’acqua sia controllata lungo tutto il percorso, dalla fonte al rubinetto.
  • Controlli frequenti. L’acqua del rubinetto è soggetta a controlli regolari da parte delle autorità competenti (ASL e gestori del servizio idrico) che verificano l’assenza di batteri come Escherichia coli o coliformi fecali, la concentrazione di nitrati, metalli pesanti (come arsenico, piombo e mercurio), cloro e altri elementi, e parametri fisici come colore, odore, sapore e torbidità
  • Trattamenti di potabilizzazione. Prima di arrivare in casa, viene trattata per eliminare eventuali impurità, batteri e sostanze pericolose con un processo di filtrazione per rimuovere particelle solide, viene addizionata di cloro per eliminare batteri e microorganismi, e per migliorareb la qualità microbiologica è soggetta a ozonizzazione

Per essere sicuri si può richiedere i report sulla qualità dell’acqua al proprio gestore idrico, ma anche usare filtri domestici certificati per togliere il sapore di cloro ed eliminare impurità specifiche, è importante. Inoltre, è fondamentale la manutenzione di serbatoi e tubature per evitare contaminazioni.

Quando l’acqua potabile potrebbe non essere sicura

Nella maggior parte delle città italiane, l’acqua potabile rispetta i parametri di legge. Anche nelle zone in cui l’acqua del rubinetto presenta problemi (ad esempio, presenza di arsenico o nitrati in alcune aree), le autorità adottano misure correttive per garantire la sicurezza, come l’installazione di depuratori specifici.

Ci sono alcune eccezioni in cui l’acqua del rubinetto potrebbe non essere completamente sicura:

  • Vecchie tubature domestiche: in alcune abitazioni con impianti idraulici obsoleti, il rilascio di metalli pesanti come piombo o rame potrebbe contaminare l’acqua
  • Zone specifiche: alcune regioni (Lazio, Toscana e Campania), sono stati segnalati livelli elevati di arsenico o nitrati nelle falde acquifere, ma queste situazioni sono monitorate e corrette dalle autorità locali
  • Cattiva manutenzione: i serbatoi o le cisterne domestiche possono non esser puliti regolarmente, e diventare così un punto di contaminazione

Normative italiane sulla depurazione dell’acqua

Depurare l’acqua del rubinetto è una scelta intelligente per migliorare la qualità dell’acqua che beviamo e ridurre il consumo di plastica. In Italia, la depurazione dell’acqua potabile è regolata da alcune leggi.

  • Direttiva (UE) 2020/2184, in vigore dal 2023, sostituisce la precedente Direttiva 98/83/CE e introduce nuove regole per garantire la qualità dell’acqua potabile e proteggere la salute umana. Stabilisce le norme sui materiali, reagenti e sistemi di trattamento a contatto con l’acqua potabile, la legittimità dell’accesso universale alla risorsa, e la gestione del rischio per i bacini idrografici e i sistemi di distribuzione domestici, con un miglior accesso alle informazioni sulle risorse idriche.
  • DL 31/2001: recepisce la Direttiva europea 98/83/CE e definisce i requisiti di qualità dell’acqua potabile, le responsabilità dei gestori del servizio idrico, i controlli e le sanzioni, ed è il testo di riferimento principale in Italia
  • DL 152/2006 (Testo Unico Ambientale): contiene disposizioni relative alla tutela delle acque in generale, comprese quelle destinate al consumo umano
  • DM 146/2017: modifica ed integra l’allegato I del DL 31/2001 introducendo nuovi parametri e valori limite per alcune sostanze, come ad esempio il piombo
  • DM 25/2012 per gli apparecchi che trattano l’acqua potabile, che stabilisce le disposizioni tecniche per gli apparecchi destinati al trattamento dell’acqua per consumo umano
  • DM 174 del 6 aprile 2004, relativo ai materiali che possono essere utilizzati negli impianti di distribuzione dell’acqua

Altre normative sul trattamento dell’acqua potabile

Le Regioni hanno la competenza di emanare proprie normative in materia di gestione del servizio idrico integrato, che possono integrare e specificare le disposizioni nazionali.

Anche l’ISS pubblica periodicamente linee guida e documenti tecnici che forniscono indicazioni operative per l’applicazione della normativa e per la gestione della qualità dell’acqua potabile.

Si tratta di documenti importanti che sono il riferimento per gli operatori del settore.

Gli aspetti principali delle normative riguardano:

  • Valori limite: sono definiti i valori limite per diversi parametri, tra cui batteri, metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze chimiche, ed il superamento indica una potenziale contaminazione dell’acqua e richiede interventi di bonifica
  • Controlli: sono previsti controlli periodici sulla qualità dell’acqua potabile, effettuati dai gestori del servizio idrico e dalle autorità sanitarie competenti
  • Responsabilità: il gestore del servizio idrico è responsabile della qualità dell’acqua fornita al consumatore
  • Sanzioni: ci sono delle sanzioni per i gestori che non rispettano la normativa

Normativa europea

La Direttiva 98/83/CE è il principale riferimento a livello europeo per la qualità delle acque destinate al consumo umano. Stabilisce i parametri microbiologici e chimico-fisici che l’acqua potabile deve rispettare per garantire la salute pubblica. Questa direttiva è stata recepita in Italia prima con il DL 31/2001, poi con il più recente 2020/2184, in vigore dal 2023.

Le norme tecniche UNI, di derivazione comunitaria, regolano vari aspetti della depurazione domestica (caraffe filtranti, addolcitori, dispositivi per eliminare nitrati e dosaggio prodotti chimici), garantendo la sicurezza e l’efficacia degli impianti, proteggendo il consumatore finale.

Quali sono i metodi di depurazione domestica

Per depurare gusto e contenuto dell’acqua di casa si possono utilizzare diversi metodi:

  • Osmosi inversa. Utilizza una membrana semipermeabile per rimuovere impurità come sali, metalli pesanti e agenti contaminanti, ed è uno dei metodi più efficaci, ma richiede manutenzione regolare
  • Filtri per il cloro Eliminano il cloro presente nell’acqua del rubinetto, migliorandone il sapore e riducendo eventuali rischi legati a una sovraesposizione
  • Addolcitori. Riducono la durezza dell’acqua, eliminando i sali di calcio e magnesio. Ideali per chi vive in zone con acqua particolarmente dura, ma devono essere utilizzati con attenzione per evitare l’eccessiva presenza di sodio nell’acqua
  • Caraffe filtranti. Economiche e pratiche, migliorano il gusto dell’acqua eliminando cloro e impurità, tuttavia, hanno efficacia limitata rispetto ad altri sistemi più avanzati

Quali sono i rischi di una cattiva depurazione dell’acqua

Un trattamento scorretto o l’uso di apparecchiature non conformi può comportare diversi rischi:

  • Contaminazione biologica: se i dispositivi non sono adeguatamente manutenuti, possono favorire la proliferazione di batteri e microorganismi
  • Accumulo di sostanze nocive: un uso improprio di addolcitori o filtri può portare a un’eccessiva presenza di sodio o all’eliminazione di minerali essenziali
  • Falsi benefici: alcuni sistemi non certificati potrebbero non rimuovere realmente le sostanze dannose, offrendo solo un’illusione di sicurezza

I nostri consigli per una depurazione sicura

Ecco allora alcuni consigli che vi aiuteranno ad avere apparecchi sicuri, come scegliere dispositivi certificati e conformi alle normative italiane ed europee.

Altro consiglio è di seguire le istruzioni del produttore per la pulizia e la sostituzione dei filtri e fare una manutenzione regolare dell’apparecchio.

In caso di sistemi complicati come l’addolcitore ad osmosi inversa, è meglio fare installare il dispositivo da tecnici qualificati e richiedi una dichiarazione di conformità.

Depurazione acqua potabile: le regole per il suo trattamento

Innanzitutto, stop ad informazioni generiche: gli apparecchi nuovi devono essere accompagnati da libretti di istruzioni per l’uso e la manutenzione molto chiari e precisi e non sono ammesse informazioni ingannevoli su proprietà depurative inesistenti, quando già sappiamo che l’acqua che arriva dal rubinetto in quasi tutta italia è perfettamente potabile.

Inoltre devono assicurare per tutto il loro ciclo di vita le prestazioni dichiarate, e i riferimenti alle prestazioni devono riguardare ‘esclusivamente sostanze e/o elementi e/o parametri biologici testati sperimentalmente, ovvero essere documentati da letteratura comunemente accettata a livello internazionale’ (come le norme tecniche europee EN e linee guida OMS).

Infine l’installazione degli apparecchi dovrà essere effettuata da imprese abilitate che dovranno rilasciare un’apposita dichiarazione di conformità.

Il protocollo delle norme tecniche per i sistemi di depurazione ad uso domestico, di derivazione comunitaria e adottate in Italia dall’UNI, l’ente per l’Unificazione, è molto rigido. Per cui si trovano norme che regolano praticamente tutto, dai sistemi filtranti agli addolcitori, dal dosaggio di prodotti chimici ai dispositivi per rimuovere i nitrati.

A giudizio degli operatori di settore, il quadro costituisce un utile metodo di prova per le prestazioni dei macchinari, garantendo sia l’installatore, che il manutentore ma soprattutto il cliente finale.

Infine, citiamo la particolare attenzione riservata al capitolo consumo di acqua e rigeneranti. L’obiettivo è rispettare anche il criterio della sostenibilità ambientale, per consumare in sicurezza l’acqua del rubinetto, e ci auguriamo possa ritornare un abitudine per le famiglie del Belpaese.

Gli approfondimenti sull’acqua

Leggi anche questi articoli che potrebbero essere interessanti:

Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Buongiorno.
    Mi chiamo Pasquale Merlino, sono un perito chimico e da anni mi occupo di acqua potabile ed acque minerali.
    Sul mio sito ho postato dei video cercando di chiarire lo stato attuale delle cose e le soluzioni su acque potabili, acque minerali, normative e tecnologie per il trattamento acqua e l’uso libero e consapevole dell’acqua di rubinetto.

  2. purtroppo l’acqua che arriva ai rubinetti non è in linea con i parametri stabiliti dalla UE rif NITRATI (veleni) CLORO, ARSENICO e quant’altro basti fare una ricerca su internet per averne la conferma figuriamoci quanto siano in linea lontani dai parametri stabiliti dall’ OMS.
    La mia idea è che c’è una gran confusione a riguardo. Io ho trovato la soluzione per venirne fuori e capirci qualcosa. non mi va di pubblicarla e farla filtrare dai vara siti

  3. Giusto, ma non potrà mai arrivare dato che ogni trattamento per migliorare l’acqua potabile è efficace se viene fatto al punto d’uso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×