Dermatite da contatto: sintomi, cause e cure naturali
Esistono rimedi naturali semplici ed efficaci
La dermatite da contatto si presenta con modalità differenti, ecco perché colpisce soprattutto neonati e soggetti allergici. Per curarla, esistono anche rimedi naturali semplici ed efficaci.
La dermatite da contatto è un’infiammazione della cute che si presenta in caso di contatto diretto o esposizione prolungata ad una sostanza irritante o allergenica.
Dermatite da contatto, tipi e sintomi
La pelle reagisce con arrossamenti, desquamazioni, eritemi, bolle o ulcerazioni, prurito e bruciore. Le parti più esposte, generalmente sono le mani, gli avambracci e il viso.
Attenzione: se il contatto con un allergene contenuto in una sostanza tra quelle indicate scatena una reazione epidermica più o meno virulenta, il consiglio è di consultare il proprio medico di base e il farmacista di fiducia.
Ce ne sono vari tipi.
- La dermatite da pannolino, la più conosciuta, che è una sensibilizzazione dovuta a sfregamento, che si presenta con piccole macchie rosse accompagnate da prurito. È provocata dal contatto con l’urina, ma negli adulti, viene solitamente causata da sudore e biancheria sintetica.
- La dermatite da sostanza chimica, che può essere provocata anche dopo aver toccato una sostanza chimica o un composto allergenico, i più comuni sono pollini, nichel e prunoidee, presenti nella buccia di prughe, albicocche e pesche. Può sembrare strano, eppure cobalto, mercurio, cromo e nichel sono presenti in svariati prodotti e oggetti di uso quotidiano.
- La dermatite allergica, in cui la parte soggetta a dermatite può colonizzarsi di bolle simili a foruncoli, talvolta accompagnate da gonfiore. Questo è nient’altro che il risultato della risposta immunitaria. In alcuni casi, la dermatite si presenta con desquamazione e lesioni cutanee.
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Cause
Il miglior rimedio per la dermatite da contatto è andare direttamente alla causa. Se possibile quindi, smettere di consumare il prodotto o l’alimento incriminato. In particolare, fate attenzione a questi metalli:
- mercurio: questo metallo è contenuto in molti cosmetici, nei coloranti, nelle cere e vernici. Possiamo trovare mercurio anche nel pesce, specie quello in scatola.
- cromo: il cromo si trova in quasi tutti i detersivi, nei prodotti a base di candeggina, nel cuoio e nel cemento e nei saponi
- nichel: è il metallo più presente in orecchini, collane, braccialetti e nella composizione chimica di alcuni cosmetici.
Semmai non fosse possibile evitare il contatto con questi metalli, si può aiutare a contrastarne gli effetti con alimenti ricchi di vitamina E.
Aceto di mele e aceto d’uva possono avere un’azione astringente e sfiammante, così come aloe vera e aloe vera gel, miele e propoli. Aggiungeteli alla vostra dieta.
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Consigli per curarla
Si stima che le sostanze che causano sensibilizzazione, siano addirittura 3.000. Tra queste si citano solventi industriali, tensioattivi e coloranti contenuti in bagnoschiuma, cosmetici e profumi.
Altri si trovano negli alimenti, ne sono un esempio il lattosio e il nichel. Quest’ultimo è presente anche nelle monete da 1 e 2 centesimi e in molti utensili di uso comune utilizzati in cucina.
Per liberarsi dagli allergeni più popolari, si può fare riferimento ad alcuni rimedi naturali:
- la cera d’api, che nutre la pelle, calmando arrossamento e prurito.
- la saponina contenuta nella farina d’avena, che ha un’azione anti-infiammatoria. Basta scioglierne 1/2 tazza nella vasca, lasciarla agire per almeno 10 minuti e poi, spalmarla sulla zona sensibilizzata.
- gli acidi grassi contenuti nell’olio d’oliva leniscono la pelle, così come le proteine del latte. Sarà sufficiente inumidire un batuffolo di cotone con un paio di cucchiaini di liquido. Dovrà essere passato sulla parte fino al completo assorbimento del rash.
- l’olio di cocco, da sfregare sulla pelle soggetta alla dermatite fino al suo assorbimento, meglio se diluito con un po’ di latte in una bacinella d’acqua. Il composto dovrà essere utilizzato per inzuppare un panno di cotone da passare sulla parte.
- il latte di mandorla, può essere versato direttamente sulla cute, dopo il bagnoschiuma.
- il mirtillo migliora il microcircolo, pertanto può aiutare a ridurre l’irritazione. Immergete 50 gr di mirtilli in 1 litro d’acqua. Frullate il tutto e fatelo riposare per mezz’ora. Mettete il composto sul fuoco e portatelo a ebollizione per 20 minuti.
- la camomilla, che potrete usare seguendo lo stesso procedimento, potrete effettuare un impacco locale. Fate raffreddare l’infuso e utilizzatelo per degli impacchi con garza sterile.
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Le cure naturali
Si può tentare di trovare sollievo con dei rimedi naturali, tenendo presente che il consulto medico rimane pur sempre l’unica strada per risolvere il problema a monte.
Per il prurito, la prima regola è evitare di grattarsi, per non peggiorare l’irritazione, e tamponare le zone colpite con acqua fredda servendosi di garze sterili o direttamente sotto il getto. Nel caso il prurito non sia irresistibile e accompagnato da lieve rossore, si può tentare di lenire la pelle alterata con delle fettine di cetriolo fresco o del burro di cocco anch’esso freddo di frigo.
Per calmare l’orticaria, potete fare riferimento anche a preparati già pronti e acquistabili in erboristeria, come il gel all’aloe vera. Da applicare sulla parte almeno 2 volte al dì.
Altrettanto efficaci sono le compresse di estratto secco di ginkgo biloba, mentre chi soffre di dermatite da contatto con secchezza della cute, potrebbe beneficiare dell’olio di enotera.
Il macerato glicerico di ribes nero e la pomata di liquirizia hanno proprietà anti-infiammatorie garantite. Assumetene almeno 50 gocce o spalmate il preparato sull’area interessata, due volte al giorno.
Gli UV invece generano un’azione irritante di tipo fisico, che si risolve ricordando di applicare sempre una protezione adeguata prima dell’esposizione al sole. Meglio se a base di ossido di zinco, che forma sulla pelle un film protettivo.
Anche l’omeopatia viene in soccorso di chi soffre di dermatite da contatto. Per ridurre il prurito, il bruciore e le vescicole, potete affidarvi ai granuli in concentrazioni alla 5 o 7 CH, da assumere 2-3 volte al dì.
I più utilizzati sono Rhus toxicodenron, Sulphur e Petroleum, quest’ultimo è particolarmente efficace contro solventi e detersivi. Mentre la Pix liquida è utile in caso si presentino spaccature e tagli.
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Ultimo aggiornamento il 1 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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