Dieta dottor Lemme: come funziona e quali benefici promette
Analisi di un regime dietetico iperproteico che ha conquistato soprattutto i personaggi famosi
Con la dieta dottor Lemme viene prospettato di perdere fino a 10 kg in un mese. Ma come funziona davvero e quali sono i principi che stanno alla sua base?
Sommario
La dieta dottor Lemme si distingue dalla maggioranza delle diete in quanto non prevede il calcolo delle calorie ingerite, quanto piuttosto l’inclusione o meno di alcuni alimenti. Rientra comunque nell’ambito delle diete proteiche, come la Dukan, la dieta del minestrone e la dieta Plank.
Il dottor Lemme è un farmacista italiano ed ha già riscosso notevole successo tra le persone, soprattutto tra i personaggi famosi.
Dieta dottor Lemme: filosofia alimentare
Più che di dieta, il dottor Alberico Lemme ama parlare di filosofia alimentare. Il piano si basa su una prima fase di dimagrimento e su una successiva fase di mantenimento.
Tutto dipende dalle specifiche reazioni chimiche ed ormonali che il cibo scatena nel corpo. Per questo non contano tanto le calorie, quanto i processi chimici innescati o meglio l‘indice glicemico.
È proprio questo che determina il senso di sazietà o meno: se l’indice è basso, non verrà immesso glucosio nel sangue e di conseguenza non si scatenerà la risposta dell’insulina.
Tuttavia sono importanti anche gli orari dedicati ai pasti, perché alcuni cibi, mangiati a colazione possono abbassare la glicemia, mentre se mangiati a cena provocano l’effetto opposto. In base ad una serie di studi ed osservazioni, si è stabilito ad esempio che la colazione debba avvenire entro le ore 9, il pranzo tra le 12 e le 14, la cena entro le ore 21.
La dieta viene prescritta solo dopo una visita e il superamento di un test presso il suo centro di Desio. Non tutte le persone sono indicate per questo trattamento che richiede di rivoluzionare il proprio concetto di mangiare.
Difatti una delle particolarità è proprio quella di scombinare i preconcetti associati ai vari pasti, per cui a colazione potrete ritrovarvi a cucinare il petto di pollo o un piatto di pasta.
Dieta dottor Lemme: come funziona?
Nella fase di dimagrimento, ogni persona avrà una lista di alimenti consentiti e alimenti proibiti, in base al proprio metabolismo.
Di base però, queste sono le regole per tutti:
- niente zucchero, altrimenti si va a stimolare l’insulina e di conseguenza si accumula peso.
- niente sale perché aumenta la glicemia. Va escluso anche dall’acqua di cottura della pasta.
- niente pane nella fase di dimagrimento: associato alla pasta determina un eccesso di carboidrati. Può essere reintrodotto solo durante il mantenimento.
- mai abbinare carboidrati con proteine: sempre per evitare la lievitazione del peso.
Questa dieta prescrive un contatto continuo con il dottore: ogni 2 giorni vi sarà l’aggiornamento del peso e dei centimetri persi. Sulla base dei risultati andrà preparato il menù per i giorni successivi.
Al termine di questa prima fase, segue poi il mantenimento, che durerà circa 3 mesi. Verranno gradualmente reintrodotti nel piano alimentare alcuni cibi. L’obiettivo è quello di educare la persona a modificare le cattive abitudini, quelle che finiscono con il farci accumulare grasso.
Alimenti permessi
Non vi sono limiti per il consumo di caffè e tè mentre, come già detto, il sale va evitato. Per insaporire e condire si possono utilizzare spezie e aromi quali basilico, salvia, prezzemolo, rosmarino, peperoncino, ma anche olio extravergine d’oliva, cipolla, aglio, limone.
Molti gradiranno anche la possibilità di ricorrere a tutte le varie tecniche di cottura, compresa la famigerata frittura. Via libera a pasta, carne e pesce, senza limiti di quantità.
Alimenti da evitare
Al contrario, sono banditi dalla dieta tutti gli alimenti che vanno a stimolare l’insulina, come latte, dolci, carote, frutta, pomodori, aceto, vino.
Frutta e verdure sono reinseriti nel corso della fase di mantenimento, ma facendo sempre attenzione. Il dottor Lemme concede comunque degli sgarri di tanto in tanto, ma solo nella fascia oraria della mattina, quando il nostro organismo ha un livello di metabolismo molto elevato.
Considerazioni
Come tutti i regimi dietetici, anche questo presenta le sue controindicazioni. La prima, più evidente, è quella che accomuna ogni dieta iperproteica. Protratta troppo a lungo nel tempo, potrebbe affaticare il corpo, nello specifico fegato e reni.
Poi bisogna considerare che non tutti sono in grado (o hanno il tempo) di seguire un menù particolare come questo, che richiede di mettersi ai fornelli al mattino per cucinare un piatto di spaghetti!
Molte persone lamentano infine la monotonia dei pasti, che sono sempre uguali per due giorni di fila.
Importante: un disclaimer e una regola fondamentale. Evitate il fai da te sulle diete. Se siete intenzionati a seguire una qualsiasi dieta, non solo questa dieta, consultate sempre il vostro medico di fiducia e un nutrizionista, in modo che vi possano fornire dei consigli su misura.
Esempio di dieta Lemme per 6 giorni
Vediamo ora un esempio di menù della dieta dottor Lemme:
1° e 2° giorno:
- colazione: tacchino e caffè
- pranzo: filetto di manzo e caffè
- cena: pesce spada e caffè
3° e 4° giorno:
- colazione: pasta olio e peperoncino e caffè
- pranzo: petto di pollo e caffè
- cena: sogliola e caffè
5° e 6° giorno
- colazione: carciofi e caffè
- pranzo: fiorentina e caffè
- cena: orata e caffè
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Ultimo aggiornamento il 14 Aprile 2023 da Rossella Vignoli
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Gent. Dott. Lemme,
sono una “testa di donna” che la segue da diverso tempo con grande interesse, anche nei programmi televisivi a cui Lei prende parte e dove è maltrattato da diverse persone ignoranti o che sono poco aperte alle novità. Ho comprato due suoi libri: La dieta Lemme e La rivoluzione dimagrante, convinta che in famiglia sarei riuscita a far dimagrire mia figlia che è in sovrappeso di 10 Kg circa. Entrambe abbiamo letto e “studiato” i suoi libri e poi ho visto i grandi dimagrimenti di alcuni suoi clienti che si sono presentati in TV. Quindi, ero certa che avrebbe sortito buoni effetti. Abbiamo fatto il burro e seguito alla lettera ciò che chiedeva di fare nei due libri, inoltre, mia figlia è molto attenta e quando inizia una dieta è molto ligia. Pertanto, nei primi quattro giorni è riuscita a perdere quasi tre kg, ma poi il peso si è stabilizzato e nel giro di quattro settimane, sempre seguendo la dieta in maniera rigorosa, è riuscita a perdere solo un altro kg. Durante le settimane di filosofia alimentare aveva provato le diverse diete, da quella onnivora a quella vegetariana e così via. Pertanto, sono rimasta molto male per i risultati, perché dopo un mese e mezzo di dieta, il peso si era stabilizzato a 4 kg in meno e oltre non scendeva. Dove abbiamo sbagliato?
Spero tanto che Lei possa rispondermi e nell’attesa le porgo distinti saluti.
Marilena caselli