Diete

Dieta oloproteica o “liposuzione alimentare”: perdi peso in poco tempo, ma attenzione alle controindicazioni

Come funziona, a cosa serve e quali sono i principi fondanti

Sempre più spesso si sente parlare di dieta oloproteica, un regime alimentare che sta riscuotendo sempre più successo. Ma sai di cosa si tratta e in cosa consiste? Soprannominata anche “liposuzione alimentare”, si tratta di un regime alimentare che si basa su poche e semplici regole da rispettare. Un regime dietetico fondato principalmente sulle proteine e un apporto minimo di carboidrati. Pare che nel giro di pochissimo tempo faccia ottenere dimagrimenti localizzati.

Dieta oloproteica o “liposuzione alimentare”: perdi peso in poco tempo, ma attenzione alle controindicazioni

In questo articolo andremo a vedere nello specifico come funziona, con tutti i suoi pro e i suoi contro.

Cos’è la dieta oloproteica

Basata sul protocollo Blackburn, la dieta oloproteica è un regime alimentare che abolisce quasi totalmente zuccheri e carboidrati, a vantaggio di proteine e aminoacidi. Fa perdere massa grassa ma preserva quella magra (muscolo).

Fin da subito è bene precisare che si tratta di un regime dietetico medico e, come tale, soltanto un medico la può prescrivere. Niente “fai da te”, in nessuna circostanza.

Come funziona

Il principio è praticamente quello della dieta chetogenica. Quando non si assumono carboidrati, si va a bloccare l’insulina che, così, non va a stimolare il deposito dei grassi a livello del tessuto adiposo. Ne consegue quindi che le riserve di grasso del corpo sopperiscono al fabbisogno energetico del corpo riducendosi.

Quando le riserve di zuccheri sono ormai del tutto esaurite, spetterà a grassi e proteine fornire al corpo il suo nutrimento necessario. Dal consumo di grassi e proteine vengono prodotti i corpi chetonici. Lo stato di chetosi aiuta a non sentire lo stimolo della fame.

In tutte le diete, sarebbe da evitare il “fai da te”. Questo avvertimento vale a maggior ragione ancora di più in questo caso perché il numero di calorie, l’integrazione alimentare e la gestione del protocollo variano a seconda del paziente (peso iniziale, costituzione e stile di vita).

Le fasi della dieta oloproteica

La dieta oloproteica si divide in 3 fasi da seguire in maniera molto precisa.

FASE 1: l’attacco

La fase in cui si perde più peso. Deve durare al massimo 21 giorni. In questo periodo, va seguita un’alimentazione quasi esclusivamente proteica. Il 50% delle proteine va assunto tramite aminoacidi ed integratori, mentre il restante 50% deve provenire dal cibo: bresaola, uova, pesce e carne bianca (pollo e tacchino).

Vanno poi assunti massimo 20 grammi di carboidrati (e solo provenienti da frutta e ortaggi) e massimo 10 grammi di grassi al giorno.

FASE 2: la transizione

In questo periodo, che di media dura all’incirca 42 giorni (ma anche di più a seconda dei proprio obiettivi da raggiungere), va seguito un regime alimentare ipocalorico prendendo come modello la dieta mediterranea. È quindi possibile reintrodurre, poco per volta, i carboidrati, ma da consumare sempre lontani dalle fonti proteiche. La fase 2 serve per consolidare i risultati raggiunti durante la fase 1.

FASE 3: riequilibrio del metabolismo

Ripristino di un’alimentazione “normale”, basata quindi sul consumo di tutti i tipi di alimenti, sul modello della dieta mediterranea.

dieta oloproteica
A regime, è necessario adottare un regime alimentare equilibrato, come la dieta mediterranea.

Cosa si mangia nella dieta oloproteica

Nella fase 1, ogni giorno vanno assunti i macronutrienti vanno ripartiti nelle seguenti quantità:

  • proteine: 50% assunte tramite integratori (drenanti, omega 3 ed alcalinizzanti) e 50% dal cibo (pollo, bresaola, uova, pesce e petto di tacchino)
  • 20 grammi di carboidrati: solo fruttosio proveniente da frutta e verdura
  • 10 grammi di grassi: solo olio extravergine d’oliva

Dieta oloproteica: esempio di schema settimanale

Ecco qualche esempi di cosa consumare nei vari pasti della giornata.

  • Colazione salata proteica: uova strapazzate oppure bresaola
  • Pranzo: petto di pollo alla piastra + verdura cruda (es. lattuga) o cotta (es. spinaci, broccoli, carciofi…)
  • Cena: pesce (es. nasello al vapore) + verdure cotte o crude condite solo con olio

Tra un pasto e l’altro, su indicazione medica, possono essere previsti degli spuntini a base di integratori proteici.

Quanto si perde con la dieta oloproteica

Dipende dal peso iniziale. Di media, nei primi 21 giorni (fase 1) si perde dal 6% all’ 8% del peso iniziale. Ciò significa che, i soggetti obesi o in sovrappeso forte, in questo primo periodo di dieta possono arrivare a perdere dai 5 ai 10 kg.

Indicativamente, si perdono 1,5/2 Kg a settimana di sola massa grassa.

Dieta oloproteica e integratori

Come già spiegato, nella fase 1, il 50% delle proteine deve essere assunto sotto forma di integratori. In particolare, multivitaminici, sali minerali con potassio senza zuccheri e correttori acido-base.

Quali sono i vantaggi della dieta oloproteica

  • Perdita di peso rapida (3-4 chili in una sola settimana)
  • Assenza del senso di fame già dopo i primi 2 giorni di dieta
  • Effetto di “liposuzione” delle adiposità localizzate (soprattutto su cosce, fianchi e glutei
  • Miglioramento e riduzione di cellulite e ritenzione idrica
  • Prevenzione di malattie cardiovascolari e di patologie come il diabete di tipo 2
  • Riduzione del rischio di patologie legate a problemi di pressione alta e valori elevati di colesterolo e trigliceridi
  • Rimodellamento della silhouette
  • Riduzione delle problematiche legate alla circolazione venosa e linfatica (edemi, crampi, pruriti…)

Recensioni sulla dieta oloproteica

Chi ha provato la dieta oloproteica s’è detto semplicemente entusiasta per i tempi rapidi e gli strabilianti risultati ottenuti.

Di contro, invece, la comunità medica si è più volte mostrata scettica su questo tipo di regime alimentare per vari motivi. Ad essere criticati sotto fondamentalmente 3 fattori: la base chetogenica, il massiccio impiego di integratori alimentari e le tempistiche molto ridotte. Tutte le diete molto rapide non consentono infatti di ottenere risultati duraturi.

Tra l’altro, dal punto di vista nutrizionale, non non è per niente una dieta educativa, quanto piuttosto un approccio/scorciatoia da utilizzare quando si vuole perdere peso molto rapidamente oppure quando altri metodi hanno fallito. Non è un regime alimentare che può essere seguito a vita e, quindi, alla fine del protocollo, il paziente va rieducato ad una sana ed equilibrata alimentazione.

Controindicazioni ED effetti collaterali

La dieta oloproteica è un tipo di dieta piuttosto drastico e, come tale, non adatto a tutti. Inoltre, come tutte le diete “rapide” non garantisce un dimagrimento sano, graduale e duraturo.

Anzitutto, è bene ricordare che questo tipo di regime dietetico va seguito sotto la stretta supervisione di uno specialista.

I principali effetti collaterali sono:

  • mal di testa
  • stitichezza
  • senso di nausea
  • meteorismo
  • stanchezza
  • alitosi
  • giramenti di testa

Pertanto, si tratta di una dieta che non va assolutamente seguita nei seguenti casi:

  • gravidanza
  • allattamento
  • insufficienza renale
  • diabete di tipo 1
  • insufficienza cardiaca
  • neoplasie
  • aritmie
  • insufficienza epatica
  • infarto o ictus negli ultimi 12 mesi
  • minori di 14 anni
  • over 70
  • malattie psichiatriche
  • terapia con diuretici

Altri approfondimenti

Sempre in tema di diete e dimagrimento, ecco altri articoli che potreste trovare interessanti:

Ultimo aggiornamento il 14 Aprile 2023 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×