Che differenza c’è tra asino, mulo e bardotto? La guida pratica
Cosa nasce dall'incrocio tra cavallo e asina asino e cavalla
La classificazione degli animali non è cosa semplice. Sono tanti i casi che possono creare dubbi. E altrettanto frequenti sono i casi in cui utilizziamo un termine in maniera impropria per indicare un animale. Spesso, infatti, succede che si associ uno stesso termine per indicare due animali che, seppur simili, sono in realtà differenti.
In questo articolo vogliamo fare un po’ di chiarezza affrontando uno dei casi più tipici in quanto a confusione. Stiamo parlando di asino, cavallo, mulo e bardotto.
Ecco quindi la nostra guida pratica sull’incrocio tra cavallo e asina asino e cavalla.
Sommario
Asino, mulo e bardotto: gli incroci
Sul cavallo ci sono pochi dubbi, tutti lo conosciamo e lo sappiamo ben identificare. Si inizia invece a generare confusione quando si comincia a parlare di mulo, asino e anche di bardotto. Pur essendo molto simili tra loro, si tratta in realtà di tre animali diversi. Per distinguerli occorre sapere chi sono i loro “genitori”. Molto schematicamente:
- l’asino è il figlio di altri asini
- il mulo nasce dall’incrocio tra un asino stallone e una cavalla
- il bardotto è il figlio che nasce da un cavallo e un’asina
Andiamo a conoscerli più da vicino
Il mulo: incrocio tra asino e cavalla
Il mulo è un animale particolarmente resistente che è il frutto dell’incrocio tra un maschio di asino e una giumenta, la femmina di cavallo. Presenta le stesse dimensioni di un cavallo ed è molto forte.
Questo incrocio è stato voluto e, in qualche modo, forzato dall’uomo, il quale necessitava della forza del cavallo e della rusticità tipica dell’asino.
Il difetto dei muli è che si tratta di animali sterili, in quanto possiedono un corredo cromosomico dispari (63 cromosomi), dovuto alla differenza cromosomica tra asino e cavalla (rispettivamente 31 e 32 coppie di cromosomi).
Mulo: caratteristiche morfologiche
L’aspetto fisiologico del mulo varia a seconda delle razze di cavalli e asini che si accoppiano. In genere, il mulo è grande più o meno come un cavallo, ed è più grande in confronto all’asino. Rispetto al cavallo, ha invece le orecchie molto lunghe e sia testa che zampe, in proporzione, più grandi e massicce.
Il mulo presenta una particolare conformazione delle scapole che sono molto simili a quelle dell’asino. Per tale caratteristica fisica è in grado di trasportare grandi pesi direttamente sulla groppa. Diffusissimo è infatti il suo utilizzo per l’uso da soma, soprattutto in montagna. Non è un caso che il mulo sia l’animale simbolo degli Alpini, che lo caricavano di pezzi d’artiglieria, feriti e pesantissimo equipaggiamento, guidandolo per sui sentieri di montagna.
Gli occhi del mulo, in genere chiari, hanno tutte le caratteristiche asinine. Il mantello, di solito, è uguale a quello della madre, la giumenta. Per quanto riguarda invece la criniera questa è piuttosto rada e il ciuffo totalmente assente.
Mulo: attitudini comportamentali
Si ritiene che i muli siano più intelligenti e riflessivi dei cavalli.
Nonostante i maschi siano sempre sterili, ciò non impedisce di avere istinti di accoppiamento. Per questo motivo, i puledri muli, verso l’anno e mezzo di età, vengono castrati.
Le femmine, invece, possono talvolta risultare fertili. Pertanto possono accoppiarsi con i cavalli. Si tratta comunque di casi davvero molto rari.
L’asino
L’asino è una specie animale a sé stante. Appartiene alla famiglia degli Equidi (Equus asinus) e non deriva da nessun incrocio. È semplicemente il frutto dell’accoppiamento tra un maschio di asino ed una femmina di asino.
Asino: caratteristiche fisiche
Esistono diverse razze di asini che differiscono tra loro per misure e colori.
In genere, l’asino è più piccolo e mansueto del cavallo e presenta orecchie più lunghe. Di solito il suo manto è grigio, mentre il ventre, il muso e il contorno degli occhi sono bianchi.
Le razze domestiche sono invece prevalentemente di colore nero.
Asino: comportamento e allevamento
L’asino è un animale molto intelligente. Spesso viene allevato in campagna come animale di compagnia all’aperto.
Da sempre è però allevato per l’alimentazione umana. Si ricavano infatti carne, meno costosa di quella di cavallo, e latte.
Due asini di sesso opposto sono in grado di accoppiarsi, e danno alla luce una prole a sua volta fertile.
Significato e simbologia
Nell’immaginario comune, l’asino è sempre associato ad un animale da soma. E nelle fiabe è spesso il protagonista più stupido e stolto.
A livello di termini, si può sentire parlare anche di ciuco e di somaro. Si tratta semplicemente di sinonimi che vengono utilizzati per identificare l’asino.
Per maggiori informazioni, si consiglia la lettura del nostro approfondimento “Altro che stupido e testardo: l’asino è un animale tutto da scoprire!”
Il bardotto, incrocio tra cavallo e asina
Parliamo ora del bardotto e ritorniamo nel campo degli ibridi. Il bardotto nasce infatti dall’incrocio tra un cavallo stallone e una femmina di asino domestico.
Esattamente come il mulo, anche il bardotto è sterile. E, sempre come accade per i muli, anche i bardotti vengono sottoposti a castrazione entro il primo anno e mezzo di vita, per frenare il tipico istinto del maschio stallone.
Le femmine possono essere occasionalmente fertili.
Bardotto: caratteristiche fisiche
Il bardotto è molto simile a un cavallo. Le differenze sono: le dimensioni un po’ più piccole, le orecchie più grandi e la criniera più folta.
Ha un corpo leggermente arrotondato e il mantello è di solito molto chiaro, quasi bianco.
Nitrisce come un cavallo. A differenza di asino e mulo che invece ragliano.
Bardotto: comportamento e attitudini
A livello fisico il bardotto è considerato meno resistente e meno forte rispetto ad asino e mulo. Inoltre, è anche di salute piuttosto cagionevole.
A livello comportamentale, pare avere preso dalla madre in quanto preferisce la compagnia degli asini a quella dei cavalli.
Allevamento
Nel corso della storia il bardotto è sempre stato usato come animale da traino, e nel Novecento è stato impiegato dai ranghi militari per il trasporto pesante, soprattutto di armi, munizioni e vettovagliamento.
Oggi invece i bardotti sono allevati raramente, e quasi esclusivamente per la qualità della loro carne. La Sicilia è una zona tipica e rinomata in tal senso.
L’allevamento dei bardotti non è infatti molto semplice da gestire. I cavalli, infatti, spesso si rifiutano di montare un’asina. Per questo motivo, molto spesso lo stallone viene separato dal branco di tutti gli altri cavalli subito dopo la nascita e fatto crescere in mezzo a soli asini.
Inoltre, negli incroci, la fertilità dell’asina risulta inferiore a quella delle cavalle. Ne consegue un’importante differenza nella facilità di concepimento.
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Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2022 da Rossella Vignoli
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