Salute naturale

Disidrosi, cos’è e come si manifesta questo eczema e quali sono i rimedi naturali

La disidrosi è una patologia dermatologica che colpisce prevalentemente mani e piedi. Ecco le indicazioni per capire come curarla, utilizzando anche i rimedi naturali.

Disidrosi, cos’è e come si manifesta questo eczema e quali sono i rimedi naturali

Disidrosi: cos’è?

La disidrosi, chiamata anche eczema disidrotico, rientra nell’ambito delle dermatiti.

In alcuni casi si presenta in forma acuta, quindi come episodio isolato, ma generalmente tende ad avere un andamento cronico in relazione a specifici fattori esterni, ad esempio il cambio di stagione tra la primavera e l’estate.

Sembra che a soffrirne siano per lo più i giovani di età compresa fra i 20 e i 40 anni. Inoltre statisticamente si rileva una leggera maggioranza di donne rispetto agli uomini.

Sintomi

La disidrosi si accompagna sempre alla comparsa di piccole vesciche piene di liquido chiaro, grandi non più di 2 millimetri.

Queste si estendono su tutto il palmo delle mani e a volte anche sulla pianta dei piedi, compresi i lati delle dita. Si raggruppano tutte insieme, estendendosi a macchia d’olio sulla cute.

Le vescicole comportano spesso prurito e bruciore. In alcuni casi può capitare che il prurito sia il primo segnale della comparsa delle vesciche stesse, legato proprio alla tensione esercitata dal liquido.

Se si cede al prurito, il rischio di infettare la pelle è molto elevato e in quei casi si dovrà procedere anche ad una terapia adeguata. Nei casi più gravi inoltre le unghie possono apparire gonfie.

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Quando passa?

Queste vesciche scompaiono dopo circa 1 mese, dopo essersi seccate. Inizia dunque la fase di desquamazione che lascerà scoperta la pelle sottostante che appare rossa e ipersensibile al tatto.

Se si tratta di forme recidivanti, è possibile che la pelle subisca alterazioni più gravi, come un ispessimento della zona o la presenza di vere e proprie cicatrici.

Disidrosi: perchè viene?

Inizialmente la disidrosi era stata associata ad un cattivo funzionamento dei dotti delle ghiandole sudoripare, ma di fatto tale ipotesi non è mai stata dimostrata. Un eccesso di sudorazione non basterebbe dunque per scatenare tale patologia.

Ad oggi in realtà non sono state ancora chiarite le cause, nè è possibile fare una stima epidemiologica, in quanto spesso questo disturbo dermatologico si associa ad altri, come la dermatite atopica, oppure delle allergie specifiche.

In linea di massima però si possono individuare alcuni fattori predisponenti quali:

  • contatto con agenti irritanti e metalli, come nichel, cobalto e cromo.
  • presenza di eczema atopico.
  • stress

Cause psicologiche

Proprio la correlazione tra stress e disidrosi sembra suggerire una componente psicosomatica accentuata, per cui il nostro corpo reagirebbe in forma acuta quando il nostro livello di energia viene meno.

In funzione di questo, condurre una vita più equilibrata e sana, rallentare i propri ritmi e allontanare le fonti di negatività potrebbe essere un primo passo per tenere a bada il problema.

Si possono poi affiancare attività di rilassamento, dallo yoga alla respirazione controllata o la stessa meditazione.

Disidrosi: come curarla

Esiste una cura definitiva per la disidrosi? In realtà no, si possono solo attenuare i sintomi. Sarà il medico a valutare la terapia più adeguata in base alla tipologia e severità del quadro sintomatico.

Generalmente vengono somministrati corticosteroidi sotto forma di pomate locali o, in alcuni casi, di farmaci orali.

In alternativa si passa agli immunosoppressori o, nei casi più estremi, può essere suggerita una terapia fotodinamica.

Cosa fare

Per attenuare i sintomi, sono consigliati tutti una serie di accorgimenti. Eccone alcuni:

  • per evitare il contatto con sostanze irritanti e detersivi è sempre meglio utilizzare dei guanti di cotone al di sotto dei guanti di gomma.
  • non esporre mani e piedi ad un eccesso di sudorazione, quindi si consiglia ad esempio di utilizzare acqua tiepida per la doccia e preferire prodotti antitraspiranti e calze di cotone.
  • ricorrere a detergenti per curare la pelle in maniera naturale e ridurre il rischio di esposizione ad agenti chimici.

Disidrosi: rimedi della nonna

Esistono tutta una serie di rimedi naturali per evitare di assumere farmaci, metodi alternativi ugualmente efficaci e molto sicuri per la nostra salute.

Impacchi

Innanzitutto si possono fare impacchi di acqua fredda per trarre un po’ di sollievo. Ma esistono poi tanti prodotti ricchi di proprietà curative che al contempo rispettano le esigenze della nostra pelle. Vediamone alcuni.

Amido di riso o bicarbonato di sodio

Si può preparare un maniluvio riempiendo una bacinella di acqua tiepida. Qui andrete a versare 2 cucchiai di amido di riso o in alternativa 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio.

Lasciate le mani in infusione per almeno 20 minuti e poi asciugatele con delicatezza, utilizzando un panno di cotone pulito.

Aloe vera

L’aloe vera ha un enorme potere cicatrizzante, per cui possiamo acquistare in erboristeria un gel fresco da applicare direttamente sulle vesciche.

Camomilla

Anche la camomilla può aiutare a lenire i dolori e il prurito. Sarà sufficiente fare degli impacchi sulle zone interessate, avendo sempre cura di utilizzare delle garze o dei panni di cotone puliti.

Perilla

Infine la pianta di perilla, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, può aiutare nel ridurre gli spiacevoli sintomi della disidrosi.

Disidrosi e intestino

Se vi è la possibilità che l’esposizione ai metalli possa influire sull’eziologia della malattia, allora anche a tavola si può seguire una dieta specifica.

Ridurre quindi il numero di alimenti ricchi di nichel e cobalto potrebbe essere d’aiuto. Parliamo ad esempio del cacao, della liquirizia, dei legumi, dei cereali integrali e dei latticini.

La disidrosi è contagiosa?

La disidrosi non è contagiosa, questo è bene chiarirlo per evitare inutili allarmismi.
Certo si tratta di un disturbo molto fastidioso e invalidante, che può arrecare anche imbarazzo dal momento che le mani sono un importante mezzo di contatto nella relazione.
Ma non vi è assolutamente alcun rischio di contrarre la stessa infiammazione. Tuttavia sembra che vi sia una certa ereditarietà.

Come curare la pelle

Ecco altre guide utili per prendersi cura della propria pelle:

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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