Diventa volontario e vivrai più a lungo
Secondo recenti studi dell’Università di Exeter, dedicarsi al volontariato non fa bene solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa. Dal fare i tortelloni per la sagra del paese all’accudire animali al canile, dal servire alle mense per i poveri al volantinaggio in tempi elettorali: credere in qualcosa e adoperarsi per renderlo migliore, sembra essere la strada per una vita equilibrata, sana e felice.
I ricercatori hanno esaminato 40 studi, realizzati negli ultimi 20 anni, inerenti il legame tra volontariato e salute ed è emersa una forte correlazione tra questi due aspetti. Dati alla mano, i volontari hanno avuto un tasso di mortalità inferiore del 22%, oltre a livelli più alti di autostima e felicità, rispetto alle persone non volontarie.
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Gli Stati Uniti, per esempio, hanno il più alto tasso di persone che si dedicano al volontariato e, contemporaneamente, hanno anche i tassi più bassi di mortalità e malattie cardiache. Solo una coincidenza?
Sicuramente, inserirsi in una realtà come quella del volontariato consente di inserirsi maggiormente nella comunità e favorisce un’inclusione sociale a 360°, aspetto da non sottovalutare soprattutto in caso di anziani che spesso si ritrovano isolati. Inoltre, la sensazione di essere utili, importanti e l’idea di avere una missione comune gratifica le persone e alimenta il senso di altruismo.
L’aspetto fondamentale per ritenere il volontariato un beneficio sia per la società, sia per gli individui stessi, è che questi ultimi abbiano davvero voglia di dedicarvi tempo ed energie; deve essere una scelta personale e non indotta, altrimenti può portare solo effetti negativi, come trascurare la propria vita e le proprie attività.
Il volontariato dovrebbe inserirsi all’interno dei nostri ritmi quotidiani con discrezione e oculatezza, senza stravolgere completamente i nostri piani e le nostre abitudini, non dovrebbe diventare un sacrificio; dovrebbe riguardare una causa che abbiamo particolarmente a cuore e in cui crediamo, così come l’associazione o l’ente che scegliamo di rappresentare con il nostro operato.
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Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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