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Tutto sulla donnola, il mustelide più piccolo che esiste

Caratteristiche, habitat e abitudini

La donnola è il più piccolo mammifero predatore presente al mondo. Con il corpo snello e longilineo, pesa poco più di 100 grammi, ma nonostante ciò, attacca le sue prede con un potente morso alla nuca o alla gola, e per loro non c’è scampo.

Tutto sulla donnola, il mustelide più piccolo che esiste

Che tipo di animale è la donnola

La donnola (Mustela nivalis Linnaeus) è un piccolo mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi. Dal corpo snello e affusolato, è lunga circa 30 centimetri, compresi 4 cm di coda. È ricoperta da una soffice pelliccia fulva e bianca sul ventre.

Caratteristiche fisiche

La donnola è il più piccolo dei mustelidi. Al massimo misura 30 centimetri per 40-130 grammi di peso. Ecco nel dettaglio le sue caratteristiche fisiche.

  • Corpo: di forma cilindrica, snello ed allungato
  • Zampe: molto piccole e corte, sono dotate di 5 dita munite di unghie affilate non retrattili e di cuscinetti robusti
  • Occhi: neri e sporgenti
  • Orecchie: piccole, tonde e corte
  • Coda: corta e ricoperta da pelo
  • Pelo: denso e soffice, è fulvo sul dorso e sulla coda, e bianco a livello del ventre. Nelle zone particolarmente fredde, in inverno diventa sempre più chiaro fino a diventare bianco, così da favorire il mimetismo

Perché la donnola si chiama così

Dal latino “vissio”, che vuol dire “puzza”, in riferimento al fatto che tutti i mustelidi emettono un liquido maleodorante per difendersi dai predatori o per marcare il loro territorio.

Habitat della donnola

È diffusa in tutta Europa (ad esclusione di Irlanda ed Islanda), Nord Africa e gran parte dell’Asia.

donnola
La donnola è il più piccolo mammifero predatore presente al mondo.

Dove si trova la donnola in Italia

Da noi è diffusa un po’ in tutta Italia. La si trova in Lazio, Molise e nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Ed è presente anche in Sicilia e Sardegna.

Cosa mangia la donnola

Si tratta di un animale cacciatore che si nutre di topi selvatici, così come anche di lepri, conigli, rettili, anfibi, uccelli ed anche delle uova di questi ultimi.

Come attacca

La donnola attacca le sue vittime alla nuca o alla gola e non le molla fino a quando non muoiono. Pur essendo di piccole dimensioni, è molto crudele.

Dove dorme la donnola

Vive per gran parte del tempo sottoterra, sfruttando le gallerie delle talpe. Per costruire il suo nido imbottisce un cunicolo che trova con tanta pelliccia.

Cosa fa la donnola

La donnola è un animale che vive soprattutto di notte. Molto vivace, scava e si introduce rapidamente in qualsiasi cavità del terreno creata da altri animali, come le talpe. Per il suo nido, sfrutta quindi le tane di altri animali o le cavità degli alberi, e li riempie di peli, penne e piume. Sa anche correre, nuotare ed arrampicarsi.

Vive prevalentemente solitaria; soltanto durante il periodo della riproduzione crea piccoli gruppi famigliari.

Durante la stagione invernale, la donnola non va in letargo, ma comunque esce di rado dalla sua tana.

Per cacciare le sue prede, si muove veloce ma silenziosa. Una volta che ha individuato il luogo di una possibile preda, si alza sulle zampe posteriori per individuarla, e una volta avvistata, le si avvicina in maniera silenziosa per aggredirla in maniera fulminea.

La donnola uccide le sue prede con un potente morso alla nuca. Una volta uccisa la preda, la trascina in un luogo tranquillo per divorarla.

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Riproduzione della donnola

Le donne si riproducono nel periodo compreso fra marzo e agosto. La gestazione dura circa 35 giorni e poi nascono dai 3 ai 7 piccoli che pesano appena 1 grammo. Alla nascita, i piccoli della donnola sono ciechi. Cominciano ad aprire gli occhi dopo quasi 30 giorni dalla nascita.

All’inizio è la mamma che li allatta. Poi, verso le 6-8 settimane di vita, vengono svezzati e iniziano a catturare le prime prede.

A 3 mesi sono ormai adulti indipendenti e maturi sessualmente.

Come difendere le galline dalla donnola

La donna attacca gli animali domestici come le galline. In passato, i contadini la perseguitavano con trappole e tagliole. Ma per tenerla alla larga, è efficace un repellente naturale a base di olio d’oliva, chiodi di garofano e stecche di cannella. L’odore intenso delle spezie, infatti, le tiene lontane.

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Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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