ECO Courts: il kit UE per il risparmio energetico acqua e rifiuti della casa
Il progetto europeo ECO Courts permette di partecipare ad un concorso che premierà il condominio con il più alto risparmio energetico acqua e rifiuti.
Vivere in case o condomini sostenibili e più economici, riducendo il consumo di acqua ed energia e la produzione di rifiuti, non è poi così impossibile. Lo dimostra un interessante progetto finanziato dalla UE, ECO Courts (cortili ecologici), promosso dal Comune di Padova – in qualità di coordinatore – insieme a Finabita, Legacoop, Ancc-Coop e le Regioni Toscana ed Emilia Romagna.
Avviare iniziative di gestione sostenibile delle risorse a partire dagli edifici ad uso abitativo pare una necessità impellente, a fronte dei dati che confermano la scarsa sensibilità ecologica del nostro Paese. Nelle case si consuma oltre il 30% dell’energia totale erogata e il 10% dell’acqua complessivamente utilizzata, tanto che l’Italia risulta il secondo Stato europeo per uso procapite giornaliero della risorsa idrica, con ben 237 litri. Decisamente eccessiva è anche la produzione dei rifiuti (536 Kg di spazzatura l’anno a cittadino, una cifra nettamente superiore alla media europea), se pensiamo oltretutto che solo il 35,26% di questo enorme quantitativo è destinato alla differenziazione.
Il metabolismo urbano legato alle attività produttive e ai consumi domestici sta esercitando una pressione eccessiva sulle nostre risorse energetiche ed idriche, che non sono inesauribili, creando ulteriori problemi con la moltiplicazione eccessiva dei rifiuti, troppo spesso non gestiti in modo eco-compatibile. Si impone quindi l’esigenza di adottare stili di vita più sani e sostenibili, al fine di perseguire il benessere ambientale e sociale collettivo e ridurre le spese in bolletta per le famiglie (un nucleo di quattro persone spende ogni anno ben 900 euro per l’energia elettrica!).
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Il progetto ECO Courts parte dal concetto dell’agire collettivo e punta alla razionalizzazione dei consumi di acqua ed energia e alla riduzione della produzione di rifiuti. Proprio i singoli nuclei familiari e i condomini, infatti, possono diventare protagonisti di questa lotta agli sprechi, ponendosi come luogo di aggregazione ideale per stimolare azioni collettive tese alla riduzione dell’impatto ambientale e dello sfruttamento delle risorse.
Quelle case che oggi consumano eccessivamente e ammassano montagne di spazzatura possono diventare un modello virtuoso: basta unirsi, adottare piccoli accorgimenti e seguire consigli utili per giungere a risultati significativi, risparmiando risorse e denaro senza investimenti esosi.
ECO Courts si basa sulla realizzazione e applicazione di un kit di strumenti informativi e interattivi per la gestione eco-efficiente degli alloggi e dei condomini, disponibile online per i cittadini e i nuclei familiari che decidono di aderire al progetto.
Questo sistema è oggi sperimentato da due differenti comunità, dove è possibile incontrarsi, dialogare, verificare i propri consumi, consultare esperti, dare consigli e ricevere informazioni utili. La prima è costituita da alcuni condomini cooperativi e singole famiglie, che attraverso assemblee e incontri definiscono i propri piani d’azione per il risparmio delle risorse sia a livello collettivo che familiare; la seconda è rappresentata da una comunità virtuale che comprende tutti i cittadini e le famiglie che aderiscono alla web community del progetto (www.life-ecocourts.it/tutorial/).
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Obiettivi finali? Riuscire a ridurre del 30% il consumo di acqua a livello domestico e del 15% quello di energia nelle abitazioni-condomini, abbattendo di un altro 15% la produzione di rifiuti da parte delle famiglie. Risultati raggiungibili mediante la semplice adozione di piccole tecnologie e soluzioni intelligenti, capaci di ridurre lo spreco di risorse e abbattere le spese.
In campo energetico basta ad esempio evitare di lasciare in stand-by gli apparecchi elettrici per risparmiare 80 euro l’anno in bolletta, utilizzare uno scaldabagno a gas o a pompa di calore al posto di uno elettrico per ridurre del 70% i costi energetici, oppure scegliere un frigorifero di classe A ++ invece di uno classe A per tagliare del 50% i consumi.
La diminuzione degli sprechi idrici passa invece per l’applicazione di riduttori di flusso ai rubinetti (60% di consumi in meno), l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrici efficienti rispetto a quelle vecchio stile (risparmio rispettivamente di 15 e 20 litri a lavaggio), la preferenza della doccia alla vasca da bagno (adottando anche un frangi-getto si riducono i consumi fino a 9 litri al minuto), il ricorso a un sistema differenziato di flusso per il WC e perfino il recupero dell’acqua piovana, mediante contenitori posti sotto la grondaia, per l’innaffiatura delle piante.
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Sul fronte della riduzione dei rifiuti, è utile scegliere prodotti con imballaggi ridotti, riciclabili e riutilizzabili (ad es. preferendo i prodotti sfusi o alla spina che costano il 30% in meno rispetto a quelli confezionati), evitare l’usa e getta, comprare solo ciò che effettivamente serve (una famiglia media getta nella spazzatura circa il 7% degli alimenti acquistati), ricorrere al compostaggio domestico e non dimenticare mai di effettuare la corretta differenziazione, affinché la spazzatura possa trasformarsi in nuovi materiali e prodotti.
Queste sono solo una piccolissima parte delle pratiche e azioni suggerite dal progetto ECO Courts, che tende a valorizzare le tecnologie innovative per supportare lo sviluppo della green economy a livello locale, nonché a promuovere aggiornamenti delle politiche pubbliche ambientali a sostegno delle famiglie.
Grazie al progetto, moltissimi cittadini son riusciti a ridurre lo spreco di risorse e i costi delle bollette, installando impianti fotovoltaici, progettando secondo criteri ad alto isolamento, recuperando l’acqua piovana per l’irrigazione dell’orto o utilizzando materiali provenienti dalla filiera del riciclo.
Gli sforzi e l’impegno dei partecipanti saranno infine ricompensati con gli ECO Courts Awards, volti a premiare le famiglie e i condomini che raggiungeranno i migliori risultati grazie all’applicazione delle soluzioni più innovative. Tali riconoscimenti daranno la massima visibilità alle pratiche più efficaci messe in atto durante il progetto, che troveranno spazio anche in un’apposita pubblicazione.
Di sicuro, i vincitori di quest’appassionante sfida saranno i prossimi insegnanti di ecologia della porta accanto.
Ultimo aggiornamento il 11 Giugno 2024 da Rossella Vignoli
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