Eco-materiali: i mattoni sono più green se fatti con la birra!
Il mattone del futuro è fatto di birra. Già, perché ha molteplici proprietà: mantiene una massima resistenza alla flessione meccanica, ha una bassa conducibilità termica e poi non inquina, in quanto sottoprodotto di un altro processo industriale.
A scoprirlo un gruppo di ricercatori portoghesi, che ha utilizzato per tale scopo i residui di fabbricazione della birra, ovevro il malto d’orzo e la semola di granturco, già utilizzati per mangimi animali. Gli scarti delle fabbriche di birra se mescolati ai mattoni di argilla ne migliorano la capacità di intrappolare il calore, senza compromettere la loro resistenza. In genere questi scarti finiscono nei mangimi per animali o nelle discariche, un bel riciclo, quindi.
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Questa invenzione è proprio quello che ci voleva, giacché i mattoni fatti con l’argilla per diventare più isolanti, contengono polistirene, un polimero sintetico di per sé inquinante, che l’UE ha deciso di tassare così da rendere troppo costoso il suo utilizzo.
Tuttavia, c’è qualcosa che potrebbe ostacolare questa invenzione: il cattivo odore. Bill Daidone della Acme Brick Company, uno dei più grandi produttori di mattoni negli Stati Uniti, afferma infatti che il suo laboratorio ha abbandonato gli esperimenti perché il fetore prodotto dalla lavorazione dei grani umidi era insopportabile.
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Tuttavia, i ricercatori portoghesi hanno dimostrato che una volta che i mattoni vengono finiti, la puzza svanisce. Forse basterebbe munire gli operai di mascherine e le sale di aeratori…
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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