Ecologia industriale: cos’è e quali sono i suoi obiettivi
Una scienza recente e multidisciplinare che mira a risolvere l'eterno conflitto tra industria e ambiente
L’ecologia industriale è una disciplina piuttosto recente il cui fine ultimo è quello di ridurre l’inquinamento industriale, ottimizzando al tempo stesso i rendimenti delle aziende e la gestione delle risorse. Si tratta quindi di una scienza multidisciplinare che guarda sì all’ambiente, così come anche all’economia delle realtà produttive.
Alla base di questo tipo di ecologia c’è la consapevolezza del fatto che i comportamenti di ogni persona, come singolo o come parte di un insieme, sono fondamentali in un contesto di green economy e nell’ottica di una visione più green ed eco-friendly della vita in generale.
Sommario
- La definizione di ecologia industriale
- Cosa si intende per ecologia industriale
- Origine dell’ecologia industriale
- Etimologia di ecologia industriale
- Di cosa si occupa l’ecologia industriale
- Quali sono gli obiettivi dell’ecologia industriale
- Quali sono gli strumenti dell’ecologia industriale
- Pro e contro dell’ecologia industriale
- Approfondimenti utili
La definizione di ecologia industriale
Lo scienziato Robert Frosch ha così definito l’ecologia industriale: l’insieme delle pratiche destinate a ridurre l’inquinamento industriale.
In pratica, si tratta quindi di una disciplina che mira a ridurre gli impatti della produzione industriale sull’ambiente circostante, al fine di proteggerne gli equilibri e valorizzare le sue risorse.
Cosa si intende per ecologia industriale
Anche definita ‘scienza della sostenibilità’, l’ecologia industriale è una scienza il cui scopo è quello di ridefinire le attività industriali in modo da renderle più sostenibili. In altre parole, riguarda i comportamenti responsabili delle aziende.
In pratica, valuta ed analizza i flussi delle aziende, sia in termini energetici che di materiali, al fine di studiare come poterne ridurre gli impatti sull’ambiente. Ha un approccio interdisciplinare che coinvolge l’ecologia, l’economia, l’ingegneria, la gestione aziendale, così come anche gli organi legislativi e le amministrazioni pubbliche.
A livello mondiale, la nuova ecologia industriale è definita economia circolare e riguarda ogni settore: industria, agricoltura, moda, finanza, mobilità, gestione dei rifiuti e ancora tanti altri.
Questa disciplina impone un radicale cambiamento nel modus operandi delle aziende per tutto quel che riguarda l’impiego efficiente delle risorse naturali, tramite l’applicazione di principi come l’eco-progettazione, l’uso delle energie rinnovabili, il recupero dei materiali, la modularità e la versatilità.
L’ecologia industriale coinvolge tutte le fasi di un processo economico, dalla progettazione alla destinazione finale, passando per la produzione.
Origine dell’ecologia industriale
Si tratta di una disciplina scientifica piuttosto recente, nata verso la fine degli anni ’90.
Etimologia di ecologia industriale
La definizione nasce dall’unione di due vocaboli: ‘ecologia’ e ‘industria’.
- ecologia, in quanto si occupa dell’analisi dei flussi energetici e materiali nei sistemi industriali
- industria, dal momento che ha per oggetto di studio il sistema industriale, inteso nella sua accezione più ampia
Di cosa si occupa l’ecologia industriale
Si tratta di una disciplina piuttosto complessa che coinvolge più ambiti di studio.
Di base, infatti, studia gli impatti che le attività industriali hanno sugli ecosistemi e sulla disponibilità delle risorse naturali. Ma non si limita a ciò. L’ecologia industriale, infatti, oltre al mero problema ambientale, guarda al sistema industriale nel suo complesso.
Pertanto, oltre ad affrontare le questioni relative all’ambiente e all’inquinamento, considera anche altri aspetti del processo industriale, come le tecnologie, l’interrelazione delle imprese, l’economia dei processi, al fine di poter pianificare un modello economico remunerativo per le realtà aziendali, ottimizzano al tempo stesso l’utilizzo di risorse già scarse.
Con questa logica, possiamo parlare anche di green economy applicata all’industria, e risulta essere particolarmente rilevante nei paesi in via di sviluppo.
Quali sono gli obiettivi dell’ecologia industriale
Come già ripetuto, l’ecologia industriale è una scienza multidisciplinare che studia e analizza l’interazione tra attività industriale e ambiente al fine di minimizzare l’impatto dei processi produttivi.
Scopo primario di questa scienza è quindi quello di progettare e realizzare prodotti in maniera tale da riuscire a gestire e imitare la produzione di rifiuti e di emissioni.
In altre parole, l’obiettivo è quello di rendere più sostenibili tutte le attività umane. Ovviamente, per riuscire a raggiungere tale obiettivo, per prima cosa si deve passare da un sistema di economia lineare ad un sistema basato sulla economia circolare.
Facendo degli esempi pratici, occorre:
- ridurre le emissioni inquinanti
- ottimizzare l’uso di energia e materiali
- applicare le tecnologie di riciclo e del recupero dei materiali
- estendere la responsabilità dei produttori in tutte le fasi di sviluppo di un prodotto: progettazione, produzione, distribuzione e gestione della fine vita
- gestire internamente i costi per lo smaltimento degli scarti di produzione dei prodotti
Quali sono gli strumenti dell’ecologia industriale
Per poter procedere con gli interventi sopra descritti, occorre definire uno studio di fattibilità degli stessi, applicando strategie che tengano conto anche del mantenimento della convenienza economica dei sistemi aziendali e produttivi.
Anzitutto, gli ecologi industriali in materia devono analizzare il flusso di risorse e di energie. Una volta quantificato il flusso di materiale e documentato i processi industriali, si occupano dell’impatto ambientale e naturale sulle risorse, con particolare riferimento a quelle naturali limitate e ai problemi di smaltimento dei rifiuti.
Come sarà ben facile intuire, la disciplina è complessa sfaccettata, dal momento che richiede l’esame si numerosi aspetti: economici, ambientali, sociologici ed anche politici.
Qui di seguito andremo a vedere quali sono gli strumenti per poter applicare in maniera concreta i principi e le teorie dell’ecologia industriale:
- Studio del metabolismo industriale, ovvero lo studio dei flussi dei materiali e dell’energia
- La mappa di utilizzo delle risorse
- Life Cycle Assessment (LCA)
- Design for the Environment (DfE)
- Dematerializzazione
- Estensione della durata della vita dei prodotti
- Estensione della responsabilità del produttore
- Modelli input-output dinamici
Pro e contro dell’ecologia industriale
Il fine ultimo dell’ecologia industriale è di per sé un risultato vantaggioso su più fronti.
Vantaggi
Nello specifico, grazie all’applicazione dei principi di questa disciplina si avrebbero numerosi vantaggi, quali:
- riduzione degli impatti delle aziende sull’ambiente
- minor spreco di risorse
- maggiori incentivi per le imprese di identificare nuove tecnologie utili per rendere la loro attività meno impattante
- rafforzare il brand aziendale, acquisendo maggiori credibilità e affidabilità
- conservazione degli ecosistemi e della biodiversità
- minor consumo energetico e di materiali, il che si traduce in minori costi per l’azienda stessa
Svantaggi
Non si può parlare di veri e propri svantaggi. Tuttavia, all’applicazione pratica della disciplina, concorrono vari limiti. Difatti, gli strumenti prima elencati, spesso sono di difficile realizzazione a causa di vari motivi, quali:
- scarsa capacità delle aziende di valutare gli effetti benefici degli investimenti ecologici
- mancanza di conoscenza da parte delle aziende della possibilità di poter procedere con attività sostenibili
- mancanza di un supporto politico sufficientemente forte per incentivare investimenti ecologici
Approfondimenti utili
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Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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