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Ecopatente: la guida ecosostenibile entra nell’esame della patente

Come guidare consumando meno

Educare i futuri automobilisti ad attuare una serie di piccoli accorgimenti per limitare il più possibile l’inquinamento e le emissioni di CO2 nell’ambiente: ecco l’obiettivo del progetto Ecopatente, l’iniziativa partita su iniziativa di Legambiente, in collaborazione con CONFARCA (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici) e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Gioventù, allo scopo di sensibilizzare gli automobilisti di domani ad uno stile di guida ecosostenibile.

Ecopatente: la guida ecosostenibile entra nell’esame della patente

Cos’è l’ecopatente

Chi si è iscritto presso un’autoscuola italiana aderente all’iniziativa e ha conseguito la patente da ottobre 2009 ha potuto scegliere tra la classica patente e quella eco.

Questo nuovo modulo, del tutto gratuito e integrato nelle ore di teoria, permette ai più sensibili alle tematiche ambientali di seguire qualche lezione in più, dedicata ai temi del rispetto ambientale e del risparmio energetico.

Chi opta, al contrario, per la patente tradizionale, riceve ugualmente un opuscolo con i consigli per una guida ecosostenibile.

Dopo il soddisfacente lancio promozionale dell’iniziativa nel 2009, il progetto è proseguito con successo (per ulteriori approfondimenti, consultare il sito: ecopatente.it).

Le domande sui temi della guida ecosostenibile e del rispetto dell’ambiente entreranno definitivamente a far parte dell’esame di teoria per la patente.

L’iniziativa è stata ampiamente appoggiata dalla Motorizzazione di Stato, nella persona del direttore generale, Maurizio Vitelli, che ha annunciato, inoltre, che a breve ‘sarà firmata una convenzione con tutte le Associazioni di categoria per fornire le autovetture adibite all’insegnamento della guida di 500 scatole nere volte a individuare regimi di guida ecosostenibili”.

I corsi EcoPatente vengono condotti dagli istruttori delle autoscuole – in modo completamente gratuito e integrato al corso della patente B previsto dal Codice della strada – con il supporto di un apposito kit.

Il progetto formativo è di pubblica utilità, destinato a chi vuole imparare una guida rispettosa dell’ambiente, che consuma meno carburante e ha una maggiore sicurezza,. Promossa dal Ministero dei Trasporti ha inserito anche nei quiz di esame. Al termine del corso, i neopatentati ricevono un attestato per poter ottenere i crediti formativi dal proprio istituto scolastico.

Evoluzioni future dell’ecopatente

L’obiettivo in futuro è di ridurre l’impatto ambientale dei veicoli a motore incentivando comportamenti di guida responsabili ed ecologici. Strumenti come:

  • ecopatente a punti, in cui è associato un punteggio “verde” iniziale, ed i cui punti vengono assegnati o decurtati in base allo stile di guida e al tipo di veicolo.
  • installazione facoltativa di una scatola nera sui veicoli per controllare la velocità media e rispetto dei limiti, accelerazioni e frenate brusche, uso del cruise control e della marcia inserita, percorrenza su strade a basso impatto (ciclovie, zone 30 km/h).
  • sviluppo di un’app che si integra con la scatola nera e fornisce dei feedback in tempo reale sullo stile di guida, dà un punteggio “verde” aggiornato, e dei suggerimenti per migliorare la propria eco-guida.

Caratteristiche di una giuda ecosostenibile

Esistono in effetti degli accorgimenti nello stile di guida che permettono di risparmiare carburante, riducendo quindi le emissioni di CO2.

In particolare:

  • non portare il motore oltre i 3000-3500 giri in accelerazione
  • non superare i 110 km/h nelle strade ad alto scorrimento
  • controllare la pressione dei pneumatici, e scegliere quelli con battistrada più stretto
  • frenare usando il freno motore
  • limitare l’uso di aria condizionata
  • non surriscaldare il motore
  • spegnere il motore ad ogni sosta più lunga di un paio di minuti e al semaforo (ci sono dispositivi automatici in alcune auto)

Quali benefici dall’ecopatente

Piuttosto, invece, è bene comprendere quanto sia fondamentale sapere che uno stile di guida intelligente può evitare di recare danni all’ambiente: sicuramente, è richiesto ai giovani un piccolo sforzo ulteriore, ma solo per dare loro un’importante opportunità di crescita personale, educandoli alla responsabilità e alla civiltà.

Foto di Austin Neill su Unsplash

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

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