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Eden project: il giardino dell’Eden esiste ed è in Cornovaglia

Un enorme parco offre le diversità del mondo vegetale in diversi ambienti a tema

L’Eden Project ha avuto un costo di realizzazione da 270 milioni di euro, sono state piantate più di 135 mila piante di 4.500 specie diverse in una cava profonda 60 m e grande come 35 campi da calcio, e ci somo voluti ben 7 anni di lavoro, quasi 2 milioni di tonnellate di fango rimosso in sei mesi da 12 autocarri e 8 bulldozer: sono queste le cifre da capogiro di un progetto visionario creato in Cornovaglia per ricreare tutta la complessità del mondo vegetale in un vero e proprio Giardino dell’Eden. Scopriamo qualcosa in più su questa esperienza coinvolgente ed educativa per tutta la famiglia.

Eden project: il giardino dell’Eden esiste ed è in Cornovaglia

Cos’è l’Eden Project

Questa è una straordinaria impresa compiuta in Cornovaglia per ricreare tutta la complessità del mondo vegetale in un vero e proprio giardino dell’Eden.

Si tratta di tre semisfere immense, appoggiate sul fondo di una vecchia cava abbandonata a Bodelva, al cui interno sono riprodotti tutti i prodotti e le forme di vita vegetali immaginabili, dalla foresta tropicale alla vegetazione tipica del bacino del mediterraneo.

Sono stai ricreati diversi ecosistema, con precisione e meticolosità scientifica, che si alternano a momenti di vero spettacolo che separano i vari ambienti  di questo immenso giardino botanico.

E non finisce qui. All’interno di questo colossale complesso si trovano due delle più grandi biosfere del mondo, popolate da oltre 100.000 piante di svariate origini e inserite nelle caratteristiche cupole d’acciaio e plastica che consentono la perfetta emulazione di due biomi molto diffusi, quello tropicale e mediterraneo, attraverso un complesso sistema di condizionamento e controllo termico.

Il progetto, ideato dall’imprenditore anglo-olandese Tim Smit e progettato dall’architetto Nicholas Grimshaw e dalla società di ingegneria civile Anthony Hunt and Associates, è stato ultimato nel 2001 e ad oggi rappresenta una delle più imponenti attrazioni turistiche del Mondo.

Come funzionano gli ambienti dell’Eden Project

Questo complesso ambientale situato a Bodelva, in Cornovaglia, Inghilterra. Si tratta di un’attrazione turistica e un centro educativo che esplora il rapporto tra l’uomo e la natura, ospitando una vasta collezione di piante provenienti da tutto il mondo.

Il cuore della struttura è rappresentato da delle enormi serre geodetiche, dette Biomi. Queste strutture, costruite con una struttura in acciaio e rivestite da centinaia di pannelli esagonali in ETFE (un polimero termoplastico semitrasparente ma resistente), ricreano diversi climi e ospitano una varietà di ecosistemi.

  • Bioma tropicale: situato nella semisfera più grande a nord del complesso, ricrea l’ambiente caldo e umido delle foreste pluviali. Ospita piante come banani, alberi della gomma, cacao e numerose specie di orchidee e bromelie. Qui si possono ammirare anche cascate, ruscelli e un ponte sospeso che offre una vista panoramica.
  • Bioma mediterraneo: situato nella seconda biosfera poco più a sud, ricrea il clima caldo e secco del Mediterraneo, della California e del Sudafrica. Ospita piante come ulivi, viti, agrumi e piante aromatiche. Qui si possono trovare anche sculture e installazioni artistiche.
  • Giardini esterni: le sfere dei biomi sono immerse in una vegetazione lussureggiante. Gli ampi giardini esterni ospitano piante native della Cornovaglia e di altre regioni temperate. Si sviluppa su una superficie di 13 ettari ed ospita circa 1.890 tipi di piante, e diversi percorsi itineranti. Qui si possono trovare percorsi naturalistici, aree picnic e installazioni artistiche.
  • The Core, il centro educativo del complesso, nel cui interno si trovano spazi didattici per l’educazione ambientale. Presso la struttura sono organizzate delle mostre, degli eventi e attività educative per adulti e bambini, focalizzate sulla sostenibilità ambientale, la biodiversità e il cambiamento climatico.
  • The Theatre, ossia un spazio coperto adibito per ospitare concerti, esibizioni e attività.
Eden Project
Il bioma tropicale – Foto di Riotforlife

Informazioni pratiche sull’Eden Project

Per arrivare al giardino si può prendere vari mezzi:

  • In auto: facilmente raggiungibile in auto dall’autostrada A30, ha un ampio parcheggio a pagamento. Per raggiungerlo bisogna selezionare l’indirizzo: Eden Project, Bodelva, Cornwall, PL24 2SG.
  • In treno: la stazione ferroviaria più vicina è St Austell e da qui è possibile prendere un autobus o un taxi
  • In autobus: esistono collegamenti regolari da diverse città della Cornovaglia

Per visitare il centro è importante avere alcune informazioni prima del viaggio:

  • Biglietti: meglio acquistarli online in anticipo, soprattutto durante l’alta stagione, per evitare code e assicurarsi la disponibilità. Ne esistono diverse tipologie, inclusi biglietti famiglia e combinati con altre attrazioni della zona.
  • Orari di apertura: variano a seconda della stagione, ed è consigliabile consultare il sito edenproject.com
  • Durata della visita: il tempo da dedicare alla visita dell’intero complesso, inclusi i biomi ed i giardini esterni, è di almeno mezza giornata, idealmente una giornata intera
  • Accessibilità: adatto anche ai disabili, con percorsi dedicati e servizi specifici

Altri consigli sono di indossare scarpe comode e abbigliamento a strati, poiché la temperatura all’interno dei biomi può variare. Inoltre, Prima di entrare nella biosfera tropicale umida, si fa la fila per prendere un cappello o un piccolo telo impermeabile, perché i cartelli avvertono che «non dovrete confrontarvi con i 1.500 ml di pioggia che ogni anno cadono ai Tropici, ma il clima è comunque molto umido, con vapori, nebbie e cascatelle d’acqua.

È possibile portare con sé cibo e bevande, oppure usufruire dei ristoranti e caffè all’interno del complesso.

Foto di copertina di Jürgen Matern

Altre informazioni

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Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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2 Commenti

  1. Che tristezza il commento di Anna, con tutto il rispetto ovviamente!
    E’ con pensieri come questo che bisogna purtroppo confrontarsi ogni giorni… pensieri di persone che non hanno + voglia di sognare e di sorprendersi per nulla di bello al mondo, che si tratti di natura o di opera umana, volta ad accrescere la cultura di tutti noi.
    Che ci vogliano soldi non lo metto in dubbio ma con opere come questa si cerca di “educare” l’uomo comune ad avere (o cercare di avere) sensibilità per l’ambiente: la natura e ciò che “gratuitamente” ci circonda molto spesso viene distrutta o maltrattata da persone comuni (ricche o povere che siano) che non capiscono di fare il male di ognuno di noi.
    Provate a visitare quella meraviglia, io l’ho fatto di recente e posso assicurare che ne rimarrete emozionati.

  2. Ho un mondo da sogno in cui vorrei e potrei vivere stabilmente. Sono in simbiosi con la Madre Terra….
    ma tutto questo non posso averlo gratis.
    Ci vogliono soldi per andare in Cornovaglia,
    ci vogliono soldi per viverci
    ci piaccia o no, ci vogliono soldi anche per respirare, tra poco.
    Quelli che hanno realizzato tutto questo ben di Dio, lo han fatto PERCHE’ AVEVANO ED HANNO UNA MONTAGNA DI QUATTRINI !!!!!!!!!!!!!!! Pero’ tutto finisce li’ e siamo alle solite: chi PUO’ MUOVVERSI ECONOMICAMENTE puo’ vivere anche in un “Paradiso terrestre”, ma la massa puo’ solo sognarlo (o fare il possibile per realizzare un tale mondo di pace e di comunione con la natura, cercando di ritrovare equilibrio psichico e pace interiore.
    Tutto il resto e’ solo un bel rigirio di parole che possono appagare solo….. GLI ILLUMINATI o coloro che credono di esere tali ma in realta’ stanno tranquilli perche’ vivono nel benessere economico.
    Questo e’ il mio pensiero. Indicami, Italo, dove pensi che io sia in errore.
    Anna

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