Elettricità gratis in casa grazie alla cyclette
Pedalare si sa, fa bene alla salute, ma può essere anche un ottimo modo per produrre energia in casa. In modo del tutto ‘pulito’ per l’ambiente e salutare per l’uomo. Va in questa direzione free electric cyclette ideata dal miliardario statunitense di origine indiana Manoj Bhargava.
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Bhargava spiega, con giustificata fierezza, che la sua bici ha un costo che non supera i 95 euro (dunque in linea con le normali cyclette in vendita), è facile da riparare e funziona in modo semplice. Pedalando per un’ora (ovvero quanto si fa in una consueta attività fisica) si potrà ottenere energia elettrica per una giornata intera.
Ma come funziona? Sfruttando il principio della dinamo. Mentre si pedala, la ruota della cyclette aziona un volano, che alimenta un generatore che a sua volta ricarica una batteria. Il magnate statunitense conta di metterne in vendita 10mila unità nella sola India, entro l’inizio dell’anno prossimo. Ma, come detto, sogna di farla arrivare in tutti i Paesi che ne hanno bisogno, perché il problema dell’accesso all’elettricità è universale, e riguarda moltissimi Paesi. Free electric è un’innovazione che prova a risolvere questo problema dal basso…
Ovviamente non si può pedalare troppo piano per un’ora sperando di accumulare comunque energia, ma l’idea di per se è un punto di partenza per stimolare nuove invenzioni che vadano in questa direzione.
Free electric rientra in uno dei tre progetti del laboratorio ‘Stage 2’ dell’imprenditore. In questo laboratorio lavorano circa cento ingegneri e ha partorito altre due interessanti novità, quali: Rain Maker, che trasforma acqua di mare o inquinata in acqua potabile e adatta all’agricoltura, e Renew, un dispositivo medico per migliorare la circolazione sanguigna.
Ai tre progetti è stato dedicato un documentario, Billions in Change, che affronta le proposte innovative per risolvere i problemi del mondo. Nello stesso, Bhargava dichiara anche di voler rinunciare al 99% dei suoi averi. La dichiarazione rilasciata agli autori del documentario è molto significativa: “La consapevolezza non riduce l’inquinamento e non fa crescere il cibo. Per fare ciò occorre agire”. L’obiettivo, sottolinea, è “fare la differenza nella vita delle persone, non solo parlarne“.
Dichiarazione che, detta da chi ha tutto nella vita, ma nonostante ciò, pensa ai più poveri e vuole attivarsi per risolvere uno dei tanti problemi che affliggono il Mondo, è ancora più significativa e incoraggiante. Specie in tempi come quelli in cui viviamo.
Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2017 da Rossella Vignoli
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