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Elezioni politiche italiane e ambiente, Greenpeace prende posizione

Nonostante le tematiche ambientali siano diventate sempre più salienti per le conseguenze dell’ impatto del nostro stile di vita sullo sfruttamento delle risorse del Pianeta, esse tendono ancora a non essere centrali nelle agende politiche.

Elezioni politiche italiane e ambiente, Greenpeace prende posizione

Anche in un periodo di campagna elettorale come questo non sembra che i principali candidati premier abbiano fatto particolari esternazioni a favore delle energie pulite.

A fronte di un impegno politico carente in termini di proposte eco-sostenibili e di un atteggiamento tendenzialmente di favore verso le fonti energetiche non rinnovabili come carbone e petrolio, Greenpeace prende una posizione netta per scuotere la classe politica verso decisioni più green circa il nostro futuro energetico.

Con la campagna ‘Io non vi voto’, Greenpeace pone una sfida alla cosiddetta ‘politica fossile‘ responsabile di mettere a rischio ancora una volta la salute nostra e del Pianeta.

Vengono sollecitate risposte a questioni di grande rilievo ma spesso sottaciute dalla classe politica: è il caso delle centrali a carbone, la cui produzione elettrica è all’origine di 570 morti premature ogni anno e oltre 2 miliardi danni, delle trivelle in mare che rischiano di farci svendere le acque del Mediterrane e del settore energetico da fonti pulite, in crescita nonostante la crisi.

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Con delle precise richieste in tema di energie provenienti da fonti rinnovabili, Greenpeace vuole spingere i candidati ed i loro partiti ad assumere una posizione chiara per la tutela di salute, dell’ambiente, dell’economia e anche dell’occupazione.

Sul sito IoNonViVoto.org è possibile firmare una petizione per offrire il proprio voto a patto che si realizzi un serio impegno per fermare il carbone, dettando in tal modo le proprie condizioni per garantire una vera politica ambientale. Con questo tentativo di ‘democrazia dal basso’ ci auspichiamo di riuscire a realizzare una reale spinta al cambiamento in una direzione più eco-compatibile.

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Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli

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