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Engine AIR, il motore ad aria compressa

Ma come altre auto ad aria compressa, funziona davvero?

Engine AIR, il motore ad aria compressa di un inventore australiano, funziona davvero? Vediamo come è questo progetto e se avrà successo.

Engine AIR, il motore ad aria compressa

Cos’è Engine AIR

Il motore ad aria compressa di Angelo Di Pietro, chiamato Engine AIR, ha generato notevole interesse e controversie nel corso degli anni.

Mentre Di Pietro ha effettuato dimostrazioni pubbliche del suo motore, la sua reale efficacia e applicabilità pratica, soprattutto nel settore automobilistico, rimangono oggetto di dibattito e scetticismo nella comunità scientifica e ingegneristica.

Funzionamento dell’Engine AIR

Secondo quanto dichiarato dal signor Di Pietro, il suo inventore, si basa su un concetto di motore rotativo a palette, dove l’aria compressa viene immessa in camere di espansione, spingendo le palette e facendo ruotare il rotore.

Di Pietro sostiene di aver sviluppato un particolare sistema di valvole e di gestione del flusso d’aria che permette di ottenere un’elevata efficienza.

L’aspetto più controverso riguarda l’affermazione che il motore, una volta avviato, possa auto-comprimere parte dell’aria in uscita per alimentare l’ingresso, riducendo così la necessità di un compressore esterno e aumentando l’autonomia.

Ben difficile crederlo sulla base delle caratteristiche delle auto ad aria compressa finora progettate, e che non hanno mai funzionato!

Stato del progetto Engine AIR

Nonostante le dimostrazioni e gli annunci di Di Pietro, lo sviluppo del motore EngineAIR sembra essere rimasto a livello prototipale.

Non ci sono evidenze concrete di una sua produzione o commercializzazione su larga scala, né di test indipendenti che ne verifichino le prestazioni dichiarate.

Dettagli costruttivi di Engine AIR

I dettagli tecnici precisi del motore non sono pubblicamente disponibili. Di Pietro ha mantenuto un certo riserbo sulla sua invenzione, probabilmente per proteggere la proprietà intellettuale.

Le informazioni divulgate si limitano a descrizioni generali del principio di funzionamento a palette rotative e all’asserito sistema di auto-compressione.

Prospettive future

Le prospettive del motore EngineAIR rimangono incerte. L’assenza di dati verificabili e di una produzione industriale concreta rende difficile valutarne il reale potenziale.

La comunità scientifica rimane scettica, soprattutto riguardo all’efficienza del sistema di auto-compressione, che sembra violare i principi della termodinamica.

Affinché il motore EngineAIR possa essere preso seriamente in considerazione, sarebbero necessari test indipendenti e rigorosi che ne dimostrino l’efficienza e l’affidabilità.

Finanziamenti del progetto

Le informazioni sui finanziamenti del progetto EngineAIR sono limitate. Di Pietro ha affermato di aver ricevuto finanziamenti da privati, ma non ci sono dettagli pubblici su enti o aziende che abbiano investito nello sviluppo del motore.

Questo motore ad aria compressa rimane un’innovazione potenzialmente interessante, ma ancora avvolta da un alone di mistero e incertezza.

Senza dati verificabili e una maggiore trasparenza, è difficile valutarne la reale fattibilità e l’impatto futuro.

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Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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