Tutto sugli enoliti o vini medicinali
Cosa sono, a cosa servono e come si preparano
Oggi parleremo degli enoliti. Noti anche come vini medicinali, consistono in soluzioni idroalcoliche ricavate da principi attivi fatti macerare nel vino. In questa breve guida andremo a scoprire qualche esempio e a cosa possono servire.
Sommario
Cosa sono gli enoliti
Chiamati anche vini medicati, vini medicinali o tinture vinose, gli enoliti sono preparazioni farmaceutiche in cui le droghe, o i principi attivi delle stesse, vengono fatti macerare nel vino. Con questo processo si ottiene una soluzione idroalcolica dalle potenziali applicazioni terapeutiche.
I vini da preferire per realizzare gli enoliti sono quelli bianchi, possibilmente con una gradazione alcolica alta, oppure quelli liquorosi. Vanno bene sia i vini vecchi che quelli giovani. I più indicati sono il Barolo, il Marsala, la Vernaccia di Oristano e il Barbaresco.
Enoliti, significato
L’uso dei vini medicinali ha origini molto antiche. All’epoca, quando le uniche medicine a disposizione erano spesso le erbe e le piante spontanee, il modo più semplice per assumerne i principi attivi era il decotto.
Rispetto al decotto, però, la preparazione dei vini medicinali aveva il vantaggio di rendere tali preparati conservabili nel tempo, allungandone così la durata utile.
Inoltre, la combinazione di erbe e vino, aveva il vantaggio di associare gli effetti benefici delle essenze vegetali con quelli del vino, alimento da tutti considerato salutare se assunto con moderazione.
Non è poi da dimenticare il fatto che l’acqua, soprattutto in passato, poteva essere poco sicura. Sfruttare quindi vino, birra ed aceto metteva al riparo da possibili intossicazioni.
Enoliti e vino
Per la preparazione degli enoliti, la scelta del vino è molto importante. Vanno preferiti i vini bianchi e con gradazione elevata (almeno 15°). Questo per evitare una eventuale successiva fermentazione acetica.
Indicati anche i vini liquorosi come Porto, Vermut e Marsala.
Sconsigliato invece l’impiego di vini rossi poiché, contenendo tannini, potrebbero provocare la precipitazione dei principi attivi delle droghe.
Come si preparano gli enoliti
Il procedimento è piuttosto semplice. Si frantuma finemente la droga e la si mette a macerare all’interno di un buon vino per un periodo di tempo che va dai 7 ai 15 giorni. Più volte al giorno occorre ricordarsi di agitare energicamente il contenitore.
Una volta trascorso il periodo di macerazione, si cola, si torchiano le erbe, e poi si filtra.
In questa fase è possibile aggiungere dell’alcol puro per aumentare la gradazione alcolica ed eventualmente qualche cucchiaio di zucchero per addolcire.
Prima dell’utilizzo, attendere circa un mese in modo che i sapori si fondano.
Enoliti, esempi
Vediamo ora alcuni esempi di questo preparato. Tra gli enoliti più famosi possiamo ricordare il barolo chinato che, contenendo piante amare, è un ottimo digestivo. Stessa funzione svolge l’enolito alla genziana.
Per un’azione depurativa di fegato e reni, è possibile scegliere enoliti a base di carciofo e/o tarassaco, noti per le proprietà depurative. Basterà berne 2 cucchiai prima dei pasti nei cambi di stagione.
Gli enoliti con funzione rilassante contengono spesso camomilla, melissa e biancospino.
Enoliti, ricette
Passiamo ora all’atto pratico e vediamo qualche esempio pratico.
Il vino medicinale di melissa è un ricostituente sedativo. Si prepara con fiori di tiglio, camomilla, foglie di melissa, buccia e succo di limone, vino rosso a 15°.
Si fa depositare il tutto al buio per 33 giorni. Quindi si filtra strizzando bene le erbe e aggiungendo 200 grammi di miele di tiglio. Assumere 2 cucchiaini prima dei pasti principali.
Al vino china medicinale sono riconosciute proprietà ‘ricostituenti’ dal momento che stimola l’appetito. Si prepara semplicemente con polvere di radice di china e vino rosso a 15°.
Si lascia depositare al buio per una settimana, poi si filtra e si aggiungono 50 grammi di melassa di zucchero o di miele. Assumerne un cucchiaio prima dei pasti.
In caso di alitosi e aerofagia, può risultare utile il vino di menta piperita preparato con 20 gr di foglie secche di menta piperita e 1 litro di vino bianco secco. Far macerare 10 giorni agitando spesso, e poi filtrare. Berne un bicchierino dopo i pasti.
Il vino di timo è utile in caso di catarro. Basta far macerare 30 gr di sommità fiorite di timo secche in 1 litro di vino bianco secco. Attendere una settimana agitando e filtrare.
Berne 2/3 bicchierini al giorno lontano dai pasti.
Un ottimo amaro digestivo si ottiene facendo macerare piccole radici di genziana (20 gr), corteccia sbriciolata di china (20 gr), sommità fiorite di assenzio (2 gr), semi di anice (10 gr), cannella (5 gr), un baccello di vaniglia, 100 gr di zucchero e 1 litro di vino Marsala.
Far macerare il tutto in 50 gr di alcool per liquori a 95° per una settimana agitando spesso.
Filtrare e aggiungere lo zucchero.
Bere dopo i pasti.
Per alleviare l’insonnia, può essere utile il vino di camomilla. Per prepararlo servono 60 gr di capolini secchi di camomilla e 1 litro di vino bianco. Far macerare per una settimana agitando una volta al giorno. Assumere un bicchierino prima di cena e prima di andare a letto.
Il vino di timo ed eucalipto è utile in caso di tosse. Ecco come prepararlo: mettere a macerare 20 gr di foglie secche di eucalipto e 20 gr delle sommità fiorite di timo in 1 litro di Marsala o vino bianco secco.
Far macerare 7 giorni agitando e filtrare.
Berne 2/3 bicchierini al giorno lontano dai pasti.
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