Sono sempre di più le persone appassionate di bici, che scelgono questo mezzo di trasporto anche per le loro ferie. Il cicloturismo sta prendendo sempre più piede anche da noi in Italia. Questo però non significa doversi limitare ad un turismo di prossimità. Con le due ruote si possono infatti attraversare vari Paesi europei seguendo specifiche tratte.
Per chi vuol fare cicloturismo è indispensabile conoscere EuroVelo, una rete di diciassette ciclovie lunghe complessivamente oltre 80mila km, che a regime consentiranno di percorrere in lungo e in largo sulle due ruote l’Europa, offrendo una soluzione di turismo responsabile all’insegna della mobilità sostenibile.
Per gli appassionati delle due ruote, questa rete di piste ciclabili è destinato a divenire un must!
Andiamo scoprire insieme più nel dettaglio di cosa si tratta.
Sommario
Che cos’è EuroVelo
EuroVelo è una rete composta da diciassette ciclovie che, complessivamente, coprono circa 80mila km. A regime permetteranno di percorrere l’Europa sulle due ruote.
Ogni percorso EuroVelo è pensato per connettere e attraversare diversi paesi, capitali, città culturali, paesaggi naturali e siti di interesse storico e culturale. I percorsi sono concepiti per essere accessibili a tutti i livelli di abilità ciclistica e sono utilizzati da cicloturisti e da pendolari locali.
Oggigiorno, le ciclovie EuroVelo sono indicate sulla maggior parte delle mappe e delle guide nazionali sui percorsi ciclabili.
Quali sono le origini di EuroVelo
Si tratta di un progetto di vecchia data dell’ECF (European Cyclists’ Federation) che, dopo anni di studi e discussioni, nel 1997 propose la prima mappa elle piste ciclabili transeuropee, che comprendeva appunto dodici itinerari, la maggioranza basati su piste ciclabili già presenti o progettate a livello locale, regionale o nazionale, altri con piste ciclabili nuove di zecca.
Tutti gli itinerari di Eurovelo sono quindi nati dalla fusione di tratti nazionali di vie ciclabili già esistenti, che sono stati fra loro raccordati ed estesi a nazioni ancora non provviste di reti locali.
Lo sviluppo e il funzionamento delle rotte EuroVelo sono curati da enti governativi nazionali, regionali e locali, fornitori di servizi commerciali e Ong.
Quali sono gli scopi di EuroVelo
Gli itinerari sono simili, per lunghezza e concezione, a percorsi verdi popolari in Nord America, quali la East Coast Greenway negli Stati Uniti e laTrans-Canada Trail: si tratta di itinerari che consentono di immergersi in realtà locali non attraversate dalle principali direttrici di traffico e che, pertanto, permettono positive ricadute economiche su tali realtà.
Il fine ultimo del progetto è quello di garantire la realizzazione e lo sviluppo di piste ciclabili “di livello europeo di altissima qualità in tutti i paesi d’Europa, portando le migliori pratiche europee oltre i confini e armonizzando gli standard” al fine di “incoraggiare un gran numero di cittadini europei a provare la bicicletta, e quindi promuovere il passaggio a viaggi sani e sostenibili, per viaggi giornalieri e come cicloturismo”.
L’obiettivo è anche quello di promuovere il turismo sostenibile e di supportare lo sviluppo economico locale offrendo un‘alternativa ecologica al turismo di massa. I percorsi sono progettati per essere facilmente accessibili e per incoraggiare le persone a scoprire l’Europa in bicicletta, esplorando a un ritmo più lento e godendo di esperienze più autentiche.
Entrando un po’ più nello specifico del discorso, gli obiettivi di EuroVelo sono vari.
- Assicurare che tutte le nazioni d’Europa siano attraversate da almeno un itinerario ciclabile di qualità
- Far crescere le reti locali di itinerari per ciclisti
- Favorire il transito di turisti in tutta Europa
- Apportare benefici economici alle comunità locali, in quanto i ciclisti, attraversando lentamente vari territori, usufruiranno di strutture ricettive e attività ristorative e commerciali dei luoghi percorsi
- Promuovere la bicicletta come migliore pratica di turismo sostenibile
- Favorire un maggior utilizzo del trasporto pubblico, dal momento che la bici può essere trasportata anche su mezzi come treno e traghetto
- Valorizzare a livello locale la via ciclabile come soluzione contro il traffico motorizzato
- Promuovere l’attenzione verso i problemi dei ciclisti, soprattutto in quei luoghi dove le biciclette sono poco note ed utilizzate, a scapito di altri trasporti meno green
- Favorire l’avvicinamento alla bicicletta in un ambiente sicuro e protetto così da poter avvicinare al mondo della bicicletta anche i bambini piccoli senza il timore di incidenti
Quali sono i percorsi EuroVelo
I percorsi sono indicati con numeri che vanno da 1 a 19. In linea generale, gli itinerari con numeri pari percorrono il continente da ovest ad est, mentre quelli indicati con cifre dispari, si riferiscono alle tratte da nord a sud. Questa regola, però, ha 2 eccezioni: l’EuroVelo 10 che compie il periplo del mar Baltico e l’EuroVelo 12 che segue la costa del mare del nord.
Gli itinerari sono nati unendo tratti di varie ciclopiste che già esistevano, in modo tale da estenderli in nazioni dove prima non c’erano reti ciclabili.
In totale, si tratta di più di 80.000 km di arterie ciclabili. Di questi, circa 45.000 sono sicuri, in quanto strutturati in moderne ciclovie, mentre gli altri 35.000 km non sono vere piste ciclabili, e quindi richiedono molta attenzione e grande esperienza. Possiamo dire che si tratta di un work in progress, in cui il livello qualitativo degli itinerari varia da Paese a Paese.
Ecco una tabella che riassume i percorsi in sintesi:
Numero EuroVelo | Nome del Percorso | Tragitto |
---|---|---|
1 | Rotta della Costa Atlantica | Norvegia a Portogallo |
2 | Rotta delle Capitali | Irlanda a Russia |
3 | Rotta dei Pellegrini | Norvegia a Spagna |
4 | Rotta dell’Europa Centrale | Francia a Ucraina |
5 | Via Romea Francigena | Inghilterra a Italia |
6 | Da Atlantico al Mar Nero | Francia a Romania |
7 | Rotta del Sole | Finlandia a Malta |
8 | Rotta del Mediterraneo | Spagna a Cipro |
9 | Dal Baltico all’Adriatico | Polonia a Croazia |
10 | Rotta del Mar Baltico | Ciclo completo del Mar Baltico |
11 | Rotta dell’Europa Orientale | Norvegia a Grecia |
12 | Rotta della Costa del Mare del Nord | Ciclo completo del Mare del Nord |
13 | Rotta della Cortina di Ferro | Norvegia a Bulgaria/Turchia |
14 | Rotta delle Acque Dolci | Austria a Ungheria |
15 | Rotta del Reno | Svizzera a Paesi Bassi |
17 | Rotta del Valle del Rodano | Svizzera a Francia |
19 | Rotta della Mosa | Francia a Paesi Bassi |
Le tratte EuroVelo più frequentate
Tra tutti gli itinerari, ve ne sono alcuni che, più di altri, riscontrano più interesse.
In particolare, una delle rotte più apprezzate (+35%) è la ciclovia del Rodano (Eurovelo17): una rotta lunga 1250 chilometri che si segue il percorso fluviale del Rodano, a partire dalla Svizzera, sfociando poi nel Mar Mediterraneo, nei pressi di Marsiglia. Questo percorso, che parte dalle Alpi ed arriva al mare, è molto interessante e vario in quanto attraversa città storiche, parchi naturali, riserve ed aree Unesco.
Al secondo posto delle tratte più frequentate (+21%) troviamo l’Eurovia 8 – ciclovia del Mediterraneo. 7000 km che costeggiano il mare, partendo dal sud della Spagna a Cipro, per poi entrare in Italia a Ventimiglia e, attraversando la Pianura Padana, si giunge a Trieste.
La terza tratta più frequentata, con un +16%, è la Via Francigena (Eurovelo 5). 3.200 km che attraversano splendidi Paesi, fra cui Francia, Belgio, Regno Unito, Lussemburgo, Svizzera e Italia, passando attraverso meraviglie paesaggistiche come l’entroterra della Toscana e i vigneti dell’Alsazia.
Informazioni specifiche
Tutte le informazioni specifiche sono reperibili sul sito ufficiale: EuroVelo.com
Per ogni itinerario, sul sito di EuroVelo sono disponibili le tracce GPX, che indicano anche la percentuale di completamento dell’itinerario stesso.
Per chi desidera viaggiare su questi itinerari, EuroVelo fornisce inoltre mappe, guide e informazioni sulle infrastrutture disponibili lungo i percorsi, come alloggi bike-friendly, stazioni di riparazione biciclette e punti di ristoro.
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Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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