Quando da piccoli avevamo il mal di pancia, la mamma ci faceva mangiare il riso in bianco. Per andare di corpo, molti suggeriscono di mangiare le prugne. Se vogliamo dimagrire, dimentichiamoci di pasta, pane, pizza & C. Diamoci dentro invece con l’ananas perché brucia i grassi. Potremmo andare avanti all’infinito. Le credenze e i luoghi comuni in ambito alimentare sono davvero tantissimi. Ma sono tutti veri?
Passiamo insieme in rassegna i più diffusi falsi miti alimentari e facciamo chiarezza sul fatto che siano effettivamente veri oppure bufale.
Sommario
- Falsi miti alimentari sul pane
- Falsi miti alimentari per dimagrire
- Falsi miti alimentari sui carboidrati
- Falsi miti alimentari sul pesce
- Falsi miti alimentari sui prodotti light
- Falsi miti alimentari sulle uova
- Falsi miti alimentari sulla frutta
- Falsi miti alimentari sullo zucchero di canna
- Falsi miti alimentari sui cibi senza glutine
- Falsi miti alimentari: il gelato come sostituto di un pasto
- Falsi miti alimentari: mangiare in bianco è leggero
- Falsi miti alimentari sull’acqua
- Falsi miti alimentari e le nostre conclusioni
Falsi miti alimentari sul pane
Ci sentiamo sempre ripetere di preferire il pane integrale a quello realizzato con farina raffinata. Attenzione, perché questo non significa che il pane integrale sia light e dietetico. Anzi, le calorie del pane integrale e di quello di tipo 0 sono pressoché le stesse: circa 243 calorie per 100 gr di pane integrale contro le 257 calorie del pane bianco. Il pane integrale dovrebbe essere preferito non tanto perché più leggero e meno calorico, ma perché più ricco di fibre e di nutrienti, come le vitamine del gruppo B, i sali minerali e la vitamina E, rispetto a quello raffinato.
Inoltre, i carboidrati integrali aiuterebbero a ridurre di circa il 30% l’insorgere di patologie come il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari.
Falsi miti alimentari per dimagrire
Molti pensano che saltare i pasti e fare i digiuni prolungati faccia perdere peso più facilmente e più in fretta. Ma le cose non stanno proprio così, anzi. Saltare i pasti rallenta il metabolismo basale e ciò rende più difficile il dimagrimento.
Sempre se si vuole dimagrire, non è vero che eliminare i grassi fa dimagrire più in fretta. I grassi costituiscono infatti un gruppo di macronutrienti fondamentali per la salute che, oltre a svolgere una funzione energetica, sono componenti importanti delle membrane cellulari.
Falsi miti alimentari sui carboidrati
I fautori delle diete proteiche, come la dieta chetogenica, ritengono che vadano aboliti i carboidrati complessi, ovvero quelli presenti in pane e pasta. Non c’è niente di più sbagliato, perché i carboidrati rappresentano per il nostro organismo la principale fonte energetica. Inoltre, sono i cibi che più di altri contribuiscono al senso di sazietà. I carboidrati integrali, poi, essendo ricchi di fibre, favoriscono anche il transito intestinale.
In un contesto di sana ed equilibrata alimentazione, il 60% circa delle calorie quotidiane dovrebbe proprio provenire dai carboidrati e, di queste, almeno 3/4 dovrebbero essere carboidrati complessi.
Un altro falso mito sui carboidrati è il fatto non andrebbero mangiati a cena perché farebbero ingrassare. Anche questa è una affermazione senza senso perché se si vuole dimagrire vale l’introito calorico giornaliero e non tanto il momento della giornata in cui si è assunto un particolare cibo.
Quando si parla di dieta dimagrante, sono ancora molti a ritenere che la pasta vada eliminata perché fa ingrassare. In realtà, la pasta è un ottimo alimento che ci fornisce carboidrati che, come visto poco fa, sono fondamentali in una dieta sana e ben bilanciata.
Quel che fa ingrassare, infatti, non è la pasta in sé, quanto piuttosto il sale e i sughi con cui la andremo a condire. Una pasta condita con del semplice pomodoro fresco o un sugo alle verdure sarà ben più salutare di una carbonara o di un piatto di fettuccine con la panna! Va da sé infine che bisogna sempre avere un occhio di riguardo alle porzioni. Una porzione media di pasta corrisponde a circa 80 gr. Se si vuole perdere peso, meglio scendere a 50-60 gr.
Falsi miti alimentari sul pesce
Fin da piccoli ci siamo sentiti ripetere che mangiare pesce farebbe bene alla memoria per la presenza di fosforo. Anche questo è un falso mito perché, in realtà, ci sono cibi con quantitativi di fosforo decisamente maggiori, come le uova, i legumi e la frutta secca. Tra l’altro, non ci sarebbe alcun tipo di correlazione tra fosforo e memoria!
Sempre riguardo al pesce, è molto diffuso anche lo spauracchio sul mercurio contenuto nelle sue carni. A parte il fatto che sia l’importazione che il commercio di prodotti ittici in Italia vengono sottoposti a controlli molto rigidi, il contenuto di mercurio nel pesce varia in base alle varie specie. In particolare, i pesci di taglia grossa, tipo nasello, tonno e pesce spada sono più facilmente contaminati da mercurio rispetto ai pesci più piccoli.
Falsi miti alimentari sui prodotti light
Molti credono di poter mangiare di tutto e di più solo perché acquistano prodotti “light”. Dai formaggi ai biscotti, praticamente ormai si trova qualunque prodotto con la magica dicitura. Tuttavia, la parola “light” non è indice di magro o di “consigliato per chi è a dieta e vuole perdere peso”. Spesso, infatti, i cibi light presentano una composizione nutrizionale molto differente dai corrispettivi tradizionali a causa di un processo di produzione differente.
Inoltre, è bene considerare anche il fattore psicologico che induce a mangiare maggiori quantità di prodotto senza sensi di colpa proprio perché, appunto, “light”.
Falsi miti alimentari sulle uova
Le uova fanno salire i livelli di colesterolo. Ma è altresì vero che contengono anche altri ottimi nutrienti. Come sempre, il buon senso sta nel non esagerare. Un adulto sano può mangiare fino a 2 uova a settimana.
Tra l’altro, ci sono tanti modi per cucinare le uova e per renderle più leggere e digeribili. In particolare, è meglio preferire le uova alla coque o in camicia piuttosto che l’uovo fritto.
Falsi miti alimentari sulla frutta
Le linee guida per una sana alimentazione raccomandano 3 porzioni di frutta al giorno, come spuntino a metà pomeriggio o mattina, oppure come dessert a fine pasto.
Il falso mito generale sulla frutta è il consiglio che spesso ci sentiamo ripetere, ovvero che la frutta andrebbe consumata lontano dai pasti. In realtà, questo suggerimento è valido specificatamente per le persone che soffrono di disturbi gastro-intestinali, dal momento che la frutta potrebbe non essere digerita bene e gli zuccheri possono fermentare creando fastidi come gonfiore e dolore addominale.
L’ananas fa dimagrire
Si sente spesso dire che l’ananas è un alimento brucia grassi. Tanto che esiste addirittura la dieta dell’ananas. In realtà, non esistono alimenti con zero calorie (o calorie negative) o che bruciano i grassi. Di certo, l’ananas è un frutto ipocalorico (appena 57 calorie ogni 100 gr di polpa) e costituito perlopiù di acqua (80%).
Il falso mito del fatto che l’ananas bruci i grassi deriverebbe dal fatto che l’ananas contiene la bromelina, una sostanza che rompe le molecole proteiche degli alimenti rendendole così più facili da digerire. Ma questo non influisce minimamente sui grassi.
Grazie all’importante presenza di acqua, l’ananas è di certo un ottimo drenante. Ma anche questo non influisce sulla perdita di grasso. Per perdere davvero grasso, l’unica combinazione efficace è: sana ed equilibrata alimentazione associata ad una regolare attività fisica.
Gli agrumi contengono più vitamina C di qualunque altro alimento
Arance, limoni, mandaranci, mandarini e clementine contengono ottimi quantitativi di vitamina C, ma questo non ne fa i “Re della vitamina C”. Esistono infatti molti altri alimenti che ne contengono quantitativi maggiori, come ad esempio il ribes, i peperoni e i kiwi.
Le banane sono ricche di potassio
Quanto appena detto per gli agrumi e la vitamina C vale anche per le banane e il potassio. Ci sono infatti molti altri alimenti che hanno ottimi quantitativi di potassio, come la frutta essiccata e la frutta secca a guscio. In particolare, le albicocche secche (più del triplo rispetto alle banane!), così come anche sono molto ricchi di potassio le mandorle, i pistacchi e le nocciole.
Le banane fanno ingrassare
Molti evitano di mangiare banane perché ritengono facciano ingrassare o perché siano pesanti da digerire. Sicuramente la banana è uno dei frutti più calorici (90 calorie ogni 100 grammi) e contiene molti zuccheri semplici. Tuttavia, inserendola all’interno di un’alimentazione sana, varia ed equilibrata, ed alternandola ad altri frutti, non fa ingrassare.
Anzi, mangiare una banana ogni tanto è salutare perché fornisce sostanze nutritive importanti come la vitamina B6, utile per la produzione di globuli rossi, il selenio, importante per il sistema immunitario, e il manganese, importante per la salute delle ossa e per combattere i radicali liberi.
Le carote fanno abbronzare
Col sopraggiungere dell’estate, molte donne cominciano a mangiare carote in grandi quantità perché, si dice, facciano abbronzare. Il betacarotene viene considerato un abbronzante naturale, ma così non è, perché non aiuta a stimolare la produzione di melanina, la sostanza che favorisce l’abbronzatura. Anzi, quantità esagerate di betacarotene fanno solo diventare la pelle arancione!
Falsi miti alimentari sullo zucchero di canna
In questo caso, ritorniamo un po’ al discorso affrontato all’inizio circa le differenze tra pane integrale e pane bianco.
Anche nel caso dello zucchero bianco e lo zucchero di canna, le differenze sono pressoché minime. Entrambi infatti contengono saccarosio e, livello calorico, il divario è di appena una decina di calorie (380 per 100 gr di zucchero di canna e 392 per 100 gr di zucchero bianco).
Se lo zucchero bianco contiene solamente saccarosio, quello di canna contiene anche qualche residuo di melassa che gli conferisce un aroma particolare. La melassa contiene poi piccole quantità di alcune vitamine e minerali.
Insomma, le differenze sono davvero minime. Val quindi la pena utilizzare uno zucchero piuttosto che l’altro in base ai gusti personali e, in ogni caso, è sempre bene non esagerare con le quantità!
Falsi miti alimentari sui cibi senza glutine
Fa tendenza, tra coloro che vogliono dimagrire scegliendo “scorciatoie” e “strade facili”, l’abitudine di mangiare i cibi senza glutine. Questa “moda” è assai dannosa per soggetti non celiaci.
Attualmente, per i soggetti affetti da celiachia, seguire un’alimentazione gluten free è l’unica terapia possibile. Ma in assenza di una diagnosi di celiachia accertata da esami e da una diagnosi medica, non ha alcun senso privarsi delle principali fonti di carboidrati complessi, così come anche di fibre, proteine, vitamine e minerali presenti in essi.
Tra l’altro, i prodotti senza glutine sono più calorici e più grassi rispetto ai corrispettivi cibi con il glutine, dal momento che, per dar loro una consistenza simile ai prodotti “normali”, vengono addizionati di zuccheri semplici e grassi.
Falsi miti alimentari: il gelato come sostituto di un pasto
Specie in estate, quando fa molto caldo, molti mangiano un gelato al posto del pranzo. Questa è un’abitudine errata in quanto il gelato contiene principalmente zuccheri e grassi, mentre in una corretta ed equilibrata alimentazione, un pasto completo dovrebbe apportare carboidrati, grassi e proteine nelle giuste dosi.
Il gelato deve quindi rimanere una coccola da concedersi ogni tanto come dessert oppure a merenda, preferendo sempre i gusti alla frutta che sono meno calorici rispetto alle creme.
Falsi miti alimentari: mangiare in bianco è leggero
Quando si sta poco bene o si è convalescenti, si mangia in bianco. È un’abitudine che ci arriva dall’infanzia. Quando eravamo malati, la mamma ci faceva mangiare la pasta in bianco o il riso in bianco. Da qui l’idea che mangiare in bianco sia leggero. In realtà è molto più digeribile un piatto di spaghetti con pomodoro fresco piuttosto che delle penne ricche di grassi perché condite con olio (o peggio ancora burro) e formaggio.
Falsi miti alimentari sull’acqua
Anche sull’acqua girano parecchie false credenze. Soffermiamoci sulle più diffuse.
Bisogna bere almeno 2 litri di acqua ogni giorno
Da sempre ci sentiamo ripetere che bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno. In realtà, la regola non è così ferrea e perentoria ed univoca per tutti. È molto importante mantenersi idratati, ma le quantità variano da soggetto a soggetto, in base al fisico, alle abitudini, alle attività svolte, al livello di sudorazione, alla temperatura esterna e da tanti altri fattori.
Il consiglio più giusto è quindi quello di bere non appena se ne avverte la necessità.
L’acqua frizzante gonfia la pancia
Se si beve tanta acqua gassata ci si può sentire un po’ gonfi ma si tratta solo di una sensazione.
Bere l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli
Il consiglio di bere acque leggere o moderatamente oligominerali al posto dell’acqua del rubinetto per evitare la formazione di calcoli non ha prove scientifiche.
I calcoli sono costituiti da ossalato di calcio e, nella più parte dei casi, la loro formazione dipende da una predisposizione individuale o familiare. Se si è predisposti a questo problema, si consiglia di bere tanto e spesso, preferendo acque minerali ricche di calcio.
Falsi miti alimentari e le nostre conclusioni
In definitiva, ora che abbiamo passato in rassegna i più comuni falsi miti alimentari, ci preme dire la nostra e ricordare che non esistono cibi “miracolosi”, così come non esistono alimenti “proibiti”. Alla base di una sana alimentazione bilanciata vi è l’equilibrio e la moderazione nelle porzioni. Ognuno di noi ha un proprio fabbisogno energetico che varia a secondo della fisicità e dello stile di vita quotidiano.
Per stare bene, è importante seguire una sana alimentazione, meglio se seguendo i principi basi della nostra dieta mediterranea, a cui abbinare una regolare attività sportiva.
Ultimo aggiornamento il 13 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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