Fiori viola: i migliori per tutte le occasioni
Una selezione di fiori e piante ad alto potenziale decorativo
Il viola è il colore della raffinatezza e della spiritualità. È inoltre simbolo di profondità, potere e rispetto. La credenza che porti sfortuna, risale al Medioevo, in realtà i fiori viola sono perfetti da regalare a chi non si vede da tempo. Vediamo quali sono i più belli.
Sommario
Fiori viola: i più comuni
Pervinca, campanula, geranio, viola del pensiero (viola tricolor), viola mammola (o viola odorata) e giaggiolo (iris germanica) sono solo alcuni dei fiori viola più comuni. La pervinca è molto apprezzata nelle composizioni da matrimonio, l’iris per bordare stagni e laghetti, mentre la mammola ha proprietà medicinali.
Anche la lavandula è nota per le sue virtù curative; mentre il giacinto è perfetto nei giardini come bordura, e viene utilizzato in inverno per decorare gli appartamenti.
Giacinto e lavanda hanno una struttura quasi simile. Ma mentre nei primi i fiori hanno tendenza campanulosa e si raggruppano sul fusto, i secondi hanno un andamento a spiga. Il giacinto italiano presenta fiori viola mentre la variante orientalis ha petali indaco.
Molto simile ad orchidea e giaggiolo è il croco (crocus). È una bulbosa che fiorisce in zone collinari e subalpine. Il suo fiore, a forma di coppa, presenta petali viola intenso (crocus vernus), viola tenue (crocus pulchellus e kotschyanus), variegati (crocus imperati) e bicolor (varietà minumus, corsicus, sieberi ed etruscus).
Inoltre, il lillà (syringa vulgaris). È un arbusto profumoso presente in tutta Europa e Asia. Fiorisce in primavera ed è conosciuto anche per le sue virtù medicamentose.
Curiosa è anche il grande fiore a pannocchia di un viola acceso della buddleia, il cui nettare emana sentori di miele e vaniglia che attirano farfalle e altri insetti fertilizzatori come le api, tanto da essere soprannominato albero delle farfalle.
Fiori viola di montagna
Aconito napello
Tipico della boscaglia d’altura, l’aconito (aconitum napellus) è un fiore a campanula di colore viola intenso.
Tutta la pianta è tossica se ingerita e per contatto, ma lo sono in particolare le radici, che possono essere mortali, anche a basse dosi, sia per l’uomo che per molti animali.
Contiene infatti alcuni alcaloidi, tra cui l’aconitina che, se ingerita, causa la paralisi dei vari sistemi vitali e porta alla morte. Si raccomanda dunque di utilizzare guanti e lavarsi le mani dopo la manipolazione. Paradossalmente, la parte aerea è usata come rimedio omeopatico.
È quindi preferibile non coltivarlo in un giardino frequentato da bambini e lontano da zone soggette a passaggio.
Per questo è una pianta negletta e spesso bandita dai giardini, sebbene la sua fioritura sia splendida e la pianta sia particolarmente resistente.
Aster
Conosciuto anche come margherita di S. Michele o settembrino, l’aster assomiglia alla margherita dai petali lilla e capolino giallo o arancio.
I più diffusi sono l’Aster Novi Belgii e l’Aster Novae Angliae. La prima varietà è strisciante e ideale per tappezzare bordure e aiuole, mentre la seconda al contrario ha uno stelo rigido alto 80-150 cm, fiori disposti a pannocchia, ed è perfetta come fiore da bouquet.
In particolare, è interessante anche l’aster alpino, si trova nelle zone rocciose e nei dirupi, fino ai 3.100 m, non molto alto (misura circa 6 – 15 cm), ha foglie a rosetta e un unico fiore per stelo. Presente nel nord e centro Italia, si distingue per un delicatezza viola dei suoi petali.
Astro marino
Regina delle zone costiere, salmastre ed umide, l’aster marino (Aster tripolium), una varietà di aster della famiglia delle asteraceae, è una spontanea a fioritura tardiva, tra agosto e settembre, dai fiori azzurro-violacei riuniti con in capolini di 2,5 centimetri di colore giallo.
Erba trinità
L’erba trinità (Hepatica nobilis) si trova nei boschi ed è precocissima: inizia a fiorire già a febbraio e presenta petali piccoli e viola chiarissimo.
Appartiene al genere delle Ranunculaceae e anticamente si credeva avesse proprietà epatiche. Tra le prime a fiorire in inverno, è caratterizzata da piccole foglie coriacee e fiorellini lilla.
Violaciocca marina
La violaciocca marina (Matthiola tricuspidata) ha fiori piccoli, di un viola intenso, e screziati di bianco. Nasce spontanea nel bacino mediterraneo (Spagna, Grecia, Asia occidentale e Nord Africa).Predilige terreni rocciosi e costieri, fiorisce in primavera e ha foglie piccole e carnose.
È considerata una specie a rischio di estinzione.
Vedovella annuale
Come la vedovella annuale o jasione montana. Detta anche ‘bottoni’ per via della sua corolla di forma tondeggiante che vira verso il blu.
La vedovella è molto simile alla scabiosa e alla globulosa, ma da vicino si nota che la sua infiorescenza è costituita da una moltitudine di piccole campanule aperte.
Raponzolo rupestre
Il raponzolo (Phyteuma hedraianthifolium) è della famiglia delle campanule e si trova solo sulle Alpi. È una perenne, con radici a fittone ed i suoi petali sono a forma di artiglio di un color blu-viola profondo.
Brunella
Sui rilievi europei ed asiatici si trova la brunella (prunella vulgaris), che si caratterizza per infiorescenze a coppie opposte, talvolta screziate di bianco.
Questa piccola pianta è molto comune in tutta Italia, in luoghi secchi, nei prati e tra le rocce. Cresce sia in piena luce che in semi-ombra. Le foglie sono dentate ed il fiore sporge adiacente al primo paio di foglie. I petali sono blu-violaceo, e raramente bianchi. La pagina inferiore del calice è divisa al centro in due lobi, quella superiore ha tre denti.
Utilizzata nella medicina tradizionale cinese come antispasmodico e antipiretico. Oggi è usata a supporto delle terapie antitumorali per le sue virtù carminativo, antinfiammatorie, antisettiche e antivirali.
Tra i fiori viola che troviamo in montagna, anche quelli dell’epilobio, pianta usata da secoli in fitoterapia.
Fiori viola rampicanti
Glicine
Il glicine (Wisteria chinensis)è un famoso rampicante di origine orientale, tra le migliori piante per un pergolato perfetto. I suoi petali di colore lilla sprigionano un profumo intenso e dolce.
La Wisteria è probabilmente la più popolare tra le piante rampicanti. Va detto che ha due grandi vantaggi: è di notevole bellezza ed è molto facile da coltivare. È infatti molto resistente: necessita solo di essere potato, in autunno e in inverno.
Originaria delle foreste cinesi, è dotata di una crescita vigorosa (diversi metri in una stagione) e lignifica con l’età: il tronco di un vecchio glicine può avere una circonferenza di 50 cm. I suoi rami si avviluppano naturalmente intorno ai supporti in senso antiorario. Può raggiungere i 30 m di lunghezza, motivo per cui viene spesso utilizzato per ombreggiare terrazze o pergolati.
Clematide
È altrettanto rustica la clematide, con calice di petali a stella dalla fioritura molto rigogliosa. È quindi adatta a decorare pergolati, archi, tettoie e gazebo, a patto che la s’innaffi abbondantemente.
Si tratta di un rampicante dalle diverse varietà. Non è difficile da coltivare, purché siano rispettate alcune regole di primo impianto. Basterà sistemare la pianta lontano almeno 15 cm dal muro. Stenderlo con le aste rivolte verso il muro e ad angolo.
Tra le più note, la clematide Montana ha una profusione di piccoli fiori rosa in primavera, che tappezzano i muri, la clematide Nelly Moser ha degli affascinanti e grandi fiori variegati che si schiudono all’inizio dell’estate.
La clematide La Ville de Lyon ha bellissimi fiori viola con petali vellutati che si aprono in primavera e ricominciano la fioritura in agosto.
Fiori viola selvatici
Specchio di Venere
Lo specchio di Venere comune (Legousia speculum-veneris) si trova in tutta Italia, ed è una pianta infestante. Fa parte della famiglia delle Campanulaceae, infatti i suoi fiori, piccoli e di colore intenso, sono del tipo ‘a pannocchia’.
Erba medica
Un’altra pianta spontanea dai fiori viola è l’erba medica (medicago sativa), detta anche erba Spagna o alfalfa. Si trova soprattutto al Nord e soffre l’eccesso di umidità. I suoi petali tendono sia al rosa che all’azzurro e producono miele.
Bardana maggiore
Tendono più al fucsia i fiori della bardana maggiore (arctium lappa), pianta medicinale che fa parte delle erbe commestibili. È presente ovunque in Italia, tranne che in Sicilia e Sardegna.
Lampascione
È invece di origine mediterranea il lampascione o bulbo di muscari (muscari comosum), con fiori viola scuro e fucsia. Il suo bulbo è commestibile ed è simile alla cipolla.
Le aromatiche dai fiori viola: rosmarino e salvia
Rosmarino e salvia minore (salvia verbenaca), possono essere utilizzati per abbellire terrazzo e giardino. Oltre ad avere proprietà aromatiche e medicamentose, presentano inflorescenze a campanula, rispettosamente di colore lilla e viola intenso.
Fiori viola autunnali
Colchico d’autunno
Oltre al giacinto ed al rosmarino, fiorisce in autunno anche il colchicum d’autunno (colchicum autumnale), una bulbosa con foglie lanceolate e carnose e petali lilla. Si trova in prati umidi e boschi ed è velenosa.
Tulbaghia
Altrettanto ideali da coltivare in vaso, sono la zinna, il crisantemo, e la tulbaghia, con fiori piccoli e lilla che necessitano di innaffiature frequenti.
Ha un forte odore d’aglio, che si sprigiona soprattutto la mattina, dopo la pioggia. Può infatti essere utilizzata proprio come suo sostituto in cucina.
Fiori viola e bianchi
Passiflora
I suoi petali a raggiera ovali bianchi (cultivar caerulea), coronati da filamenti color viola scuro. Stiamo parlando della passiflora. Essendo una pianta rustica, può essere utilizzata anche per la coltivazione in vaso.
Rampicante conosciuto anche con il nome di “fiore della passione, è abituato ad un clima tropicale, visto che è originario del Sud America.
Forma tralci lunghi diversi metri, ricoperti da foglie trilobate. I suoi frutti color arancione, detti frutti della passione, sono piccoli, ovoidali e commestibili, ma contengono molti piccoli semi neri.
La maggior parte delle varietà non resiste al freddo, per cui va portata in casa in inverno.
È anche una pianta medicinale, con effetti ansiolitici e sedativi, per cui viene spesso prescritta in fitoterapia per curare i disturbi del sonno, stati d’irritabilità e d’ansia.
Fiori viola e gialli
Dulcamara
Nota anche col nome di dulcamara, il solanum genere dulcamara, appartiene alla famiglia delle Solanacee. Il fiore, a calice, presenta 5 petali molto sottili, viola scuro e una parte centrale gialla. Ha un profumo gradevole.
Preferisce le posizioni in ombra, terreno calcareo o silicico, e clima di tipo collinare o montano.
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Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli
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