Scopriamo meglio la fisioterapia, la terapia riabilitativa per eccellenza
Un percorso per il recupero delle funzionalità motorie, finalizzato al benessere generale
La fisioterapia è un ramo della medicina tradizionale che si occupa in particolare di prevenzione e riabilitazione da patologie acquisite o disabilità congenite che interessano il sistema muscolo-scheletrico, neurologico e viscerale.
Sommario
Include una serie di terapie come quella manuale o manipolativa, la terapia posturale o anche la terapia respiratoria. Chi esegue la fisioterapia è il fisioterapista, medico che aiuta il paziente nel recupero delle funzionalità motorie ma anche al benessere fisico, psicologico, emozionale e sociale. E’ dunque molto importante che il rapporto tra paziente e fisioterapista sia di fiducia reciproca.
La fisioterapia può intervenire in diversi campi dall’ortopedia alla neurologia alla geriatria, ma è utilizzata anche in cardiologia, ginecologia e pediatria.
Scopriamo tutti i segreti di questa scienza, che a differenza di quanto molti immaginano, è attenta anche al nostro benessere psico-fisico.
Cosa è la fisioterapia
La fisioterapia è un ramo della medicina convenzionale pur non includendo nei propri metodi curativi l’assunzione di farmaci.
La fisioterapia, lavorando in collaborazione di solito con ortopedia e fisiatria, punta a trovare il miglior percorso di recupero delle funzionalità motorie che il paziente può avere perso per diversi motivi: o per patologie gravi e pregresse o a causa di incidenti, traumi, importanti interventi chirurgici subiti o semplicemente per cause naturali come la vecchiaia.
Chi pratica la fisioterapia
Il solo professionista che può praticarla legalmente è il fisioterapista, figura riconosciuta dal Ministero della Salute in Italia, come un operatore sanitario. Deve essere in possesso di una laurea triennale in fisioterapia (non è dunque laureato in Medicina).
Per operare su basa su diagnosi che gli vengono fornite dal medico ortopedico o altro specialista o dal fisiatra. Non essendo il fisioterapista un medico, non ha facoltà di fare diagnosi, prescrivere esami diagnostici o farmaci, e men che meno di intervenire chirurgicamente.
Un fisioterapista professionista può però praticare tutte le tecniche manuali previste dalla sua specializzazione. Il fisioterapista ha facoltà di riabilitare attraverso diverse tecniche il funzionamento muscolare scheletrico che presenta disabilità motorie e psicomotorie momentanee o congenite.
Come quando e perché praticare questa terapia? Conosciamo meglio la fisioterapia.
Origini della fisioterapia
Il termine fisioterapia deriva dal greco fisio che vuol dire ‘naturale’ e terapia. Conosciuta fin dall’antichità, si pensa infatti che già Ippocrate e Galeno possano essere considerati fisioterapisti poiché già nel 480 a.C consigliavano e praticavano trattamenti come il massaggio, tecniche di terapia manuale e idroterapia per curare alcune patologie.
Durante il ‘700 si sviluppa l’ortopedia e alcune malattie comuni all’epoca come la gotta venivano curate anche con esercizi che ricordano quelli fisioterapici.
Si può stimare che la branca moderna di questa medicina nasca tra la fine del 1700 e gli inizi dell’800 ad esempio grazie al medico svedese Pehr Henrik Ling che inventò la cosiddetta ginnastica svedese. La Svezia fu proprio il primo paese a rendere nel 1887 questa branca della medicina ufficiale presso il Consiglio Nazionale Svedese per la salute e il welfare e da allora ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo occidentale.
Fisioterapia: a cosa serve
La fisioterapia si occupa di offrire un percorso di recupero, o acquisizione, delle funzionalità motorie che si sono perse momentaneamente o per disabilità congenite, per problemi ortopedici ma anche neurologici, cardiologici e pneumologici.
Il trattamento viene deciso in seguito ad una diagnosi riferita dal medico fisiatra o dall’ortopedico al fine di praticare la terapia più indicata per il paziente.
Lo scopo della fisioterapia è raggiungere benessere, sia fisico sia psicologico. Tutti possono aver necessità di sottoporsi a terapia fisioterapica: dai bambini agli anziani.
Perché fare fisioterapia
La fisioterapia aiuta a superare sintomi e vari disturbi causati da patologie importanti.
- Patologie neurologiche come ictus, sclerosi multipla, Parkinson
- Disturbi neuro-muscolo-scheletrici come lombosciatalgia, artrite,cervicale, ernia, osteoporosi, sciatica, stenosi lombare, tunnel carpale, problemi muscolari o osteoarticolari legati all’invecchiamento
- Disturbi cardiovascolari come malattie cardiache croniche e riabilitazione post infarto
- Patologie respiratorie come asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva e fibrosi cistica
La pratica terapeutica è consigliata nella preparazione al parto o in previsione di un evento sportivo.
Come si pratica la fisoterapia
La terapia fisioterapica si esegue con diversi mezzi, fisici o meccanici come:
- le radiazioni luminose: in questo caso si parla di fototerapia
- il calore, in questo caso è chiamata termoterapia
- l’elettricità: si tratta della elettroterapia
- l’acqua: questa è l’idroterapia, ma se fatta con l’acqua di mare è la talassoterapia
- l’esercizio fisico
- la manipolazione con diverse tecniche di massaggio
Tutti i tipi di fisioterapia
Esistono diversi tipi di fisioterapia o meglio tecniche in cui si svolge questa medicina riabilitativa.
Vediamo le più comuni forme di fisioterapia:
- Riabilitativa. Si tratta della tecnica utilizzata per aiutare il recupero motorio di una parte del corpo che a causa di un trauma, di un errore posturale o di una malattia neurologica ha perso la sua naturale funzionalità.
- Respiratoria. Consiste in una serie di manovre meccaniche esterne per aiutare a liberarsi delle secrezioni respiratorie che non si è in grado di allontanare con la tosse. Si consiglia nei casi di fibrosi cistica, polmoniti, bronchiectasie, ascessi polmonari e malattie neuromuscolari.Sono manovre che coinvolgono il sistema respiratorio e i polmoni e vanno quindi eseguite professionisti.
- Dermo-funzionale. Anche chiamata fisio-estetica, unisce le tecniche di riabilitazione della fisioterapia e la medicina estetica per trattare inestetismi come atonia, cellulite e ritenzione idrica.
- Posturale. Interessa i problemi causati da una cattiva postura come ad esempio mal di schiena, cervicale… Si tratta di una serie di esercizi fisici che puntano al potenziamento e all’allungamento dei muscoli.
Fisioterapia per lo sport
La fisioterapia è largamente usata in ambito sportivo. La figura del fisioterapista è importante per l’atleta sia nella fase di preparazione sia nella fase di recupero in seguito allo sforzo.
Il fisioterapista sportivo di solito lavora presso le associazioni sportive e fa parte dello staff medico che segue l’atleta o la squadra pronto a intervenire nel caso di traumi improvvisi oppure per i trattamenti di routine alla fine dell’attività.
Fisioterapia con tecniche manuali
Le tecniche manuali sono le più utilizzate dai fisioterapisti. Rientrano tra le tecniche manuali la
- kinesiterapia, si pratica attraverso il movimento ed è utile per curare problemi muscolari, articolari e dei nervi.
- massoterapia, un massaggio terapeutico idoneo a guarire da traumi o sciogliere le contratture o curare i dolori causati da cattiva postura
- pompage, la trazione manuale delle articolazioni consiste nell’applicare delle forze per tirare le ossa. Serve soprattutto per trattamenti che interessano la colonna vertebrale, per distendere muscoli e legamenti.
Tecniche di fisioterapia non manuali
Il fisioterapista può anche intervenire con tecniche differenti, non manuali, che utilizzano apparecchiature apposite. È il caso della
- ultrasuonoterapia, che consiste in un massaggio eseguito attraverso un microfono che emette ultrasuoni attraverso i quali vengono trasmesse una serie di vibrazioni a una profondità di qualche centimetro. Non si deve confondere questa terapia con le onde d’urto. Produce calore e rimuove i detriti cellulari.
- onde d’urto, utilizza le ad alta intensità, ma non udibili, che servono per trattare infiammazioni delle cartilagini e delle articolazioni e velocizzare la guarigione da traumi ossei, muscolo-tendinei ed articolari. Hanno un’energia maggiore rispetto ai trattamenti ad ultrasuoni.
- laserterapia, che utilizza luce laser a bassa o media potenza che viene proiettata sulla zona interessata in modalità pulsata, in modo che penetri di qualche centimetro, utile contro le tendiniti, gli strappi muscolari e le distorsioni.
- magnetoterapia, tecnica che sfrutta l’azione fisica delle onde elettromagnetiche, che vengono emanate a diversa frequenza e intensità per mobilitare gli ioni positivi e negativi che sono già presenti nelle cellule. È utile per curare disturbi alle ossa, come i postumi di una frattura o patologie croniche come l’osteoporosi.
- elettroterapia, che utilizza la corrente elettrica si tratta di Tens o ionoforesi. Serve soprattutto per tonificare il muscolo usato se vi è il rischio di ipotrofia o l’atrofia ma anche in ambito sportivo.
- tecarterapia, acronimo di trasferimento energetico capacitivo e resistivo, si esegue con un apposito strumento collegato a un macchinario ed utilizza un principio fisico chiamato condensatore per immagazzinare l’energia in un campo elettrostatico. Viene utilizzata a scopo antinfiammatorio e antidolorifico.
- pressoterapia, che si avvale di cuscinetti d’aria per esercitare un pressione su alcune zone del corpo al fine di migliorare il micro-circolo venoso e il sistema linfatico.
- radarterapia, è una forma di terapia termica che utilizza le microonde per migliorare tensioni e dolori muscolari.
Fisioterapia per i bambini
Le varie tecniche riabilitative della fisioterapia possono tornare utili anche ai bambini.
I bambini hanno una particolare capacità di guarigione e di recupero in caso di infortunio e quindi raramente hanno bisogno di fisioterapia riabilitativa in seguito a trauma.
È più frequente invece che un bambino presenti disturbi di postura dovuta a posizioni sbagliate assunte ad esempio sul banco di scuola: in questo caso il medico curante può consigliare la fisioterapia per scopi puramente preventivi.
Fisioterapia per anziani
Diversa è invece la casistica che interessa l’età geriatrica: molto spesso infatti più l’età avanza e più si rende necessario il lavoro del fisioterapista.
Questa figura professionale diventa fondamentale per la riabilitazione degli anziani in caso ad esempio di infortuni, ma anche per migliorare l’equilibrio, la stabilità, i movimenti quotidiani.
In età molto avanzata la fisioterapia è molto utile per
- rinforzare la muscolatura
- migliorare la mobilità articolare e della coordinazione
- recuperare funzioni perdute
- prevenire piaghe da decubito nei casi allettati
- migliorare le reazioni psicologiche
Gli esercizi eseguiti sugli anziani possono essere sia attivi si passivi.
Fisioterapista: dove lavora
Questo specialista può lavorare sia in strutture ospedaliere o riabilitative sia in studi privati, possiamo trovarlo presso centri sportivi ma anche presso RSA per anziani.
Quanto costa la fisioterapia
Il presso minimo di una seduta è di 30 euro, ma può arrivare anche a 60-80 euro a seconda dell’esperienza e notorietà del fisioterapista.
Inoltre, se si impiegano macchinari per vari trattamenti, il costo arriva tranquillamente a 150-180 euro a seduta, spesso di pochi minuti, come ad esempio quella per l’applicazione delle onde d’urto.
La fisioterapia è detraibile?
Le spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese dal fisioterapista sono detraibili senza necessità di una specifica prescrizione medica perché rientra tra le figure professionali elencate nel Decreto Ministeriale del 29 marzo 2001.
Quanto dura una seduta di fisioterapia
Di solito la prima seduta con il fisioterapista è conoscitiva: l’operatore deve acquisire tutte le informazioni sul paziente.
La prima seduta dura circa un’ora. Una volta scelta la tecnica da usare le sedute successive durano dai 30 ai 45 minuti.
Ci sono però alcune terapie fatte con l’ausilio di macchinari specifici come la tecarterapia e l’elettroterapia, che possono durare pochi minuti e per cui servono poche sedute.
Come diventare fisioterapista
Per diventare Fisioterapista ed essere abilitato all’esercizio della professione è necessario essere in possesso di una Laurea Triennale in Fisioterapia che è prevista presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Per accedere al corso di Laurea in Fisioterapia solitamente è richiesto il superamento del test di ingresso perché le statali sono a numero chiuso.
Esistono anche corsi abilitanti privati presso Università private.
In Italia la figura professionale è stata riconosciuta dal Ministero della Sanità e ad oggi, nel vigente ordinamento, è possibile praticare la fisioterapia solo dopo aver conseguito il titolo di studio e di abilitazione a tale terapia riabilitativa.
Qual è la differenza fra fisiatra e fisioterapista?
Il Fisiatra è un medico con specializzazione in Fisiatria, Medicina Fisica e Riabilitativa, dopo aver conseguito la laurea in Medicina e si occupa delle patologie non chirurgiche dell’apparato muscolo scheletrico e neuromotorio.
Il Fisiatra collabora con il chirurgo ortopedico e coordina gli interventi del fisioterapista: in pratica è colui che compie la diagnosi sul paziente, a volte insieme all’ortopedico, mentre il fisioterapista mette in pratica la terapia a fronte della diagnosi medica.
Fisioterapia e osteopatia: le differenze
L’osteopata non utilizza attrezzatura per il suo lavoro, ma solo le mani. L’osteopata non è laureato e ancora oggi non è riconosciuto come operatore sanitario. L’osteopatia lavora in ambito sportivo, posturale, muscolo scheletrico e odontoiatrico, collaborando spesso con i fisioterapisti.
L’osteopatia è una medicina manuale, che non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, opera attraverso abili manipolazioni e manovre specifiche. E’ efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano l’apparato neuro-muscolo scheletrico.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2022 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.