Fluoro: un oligoelemento essenziale, da conoscere meglio
Il fluoro è fondamentale per la salute di ossa e denti: ecco dove trovarlo e quali benefici è in grado di apportare.
Sommario
Tra i sali minerali troviamo anche il fluoro. Questa sostanza rientra nel gruppo degli oligoelementi, in quanto è presente nell’organismo solo in piccolissime quantità.
Fluoro: caratteristiche e benefici
Il fluoro è un oligoelemento essenziale, poiché si trova all’interno di molecole che rivestono una grande importanza per i vari processi chimici e biologici.
Nella stessa famiglia troviamo anche ferro, zinco, iodio, rame, selenio, cromo e cobalto.
Si presenta sotto forma di gas, ha un colore giallognolo molto chiaro e un odore molto pesante. Fa parte anche della composizione della crosta terrestre, seppure in quantità davvero minime.
Essendo molto reattivo, è davvero raro trovarlo in forma libera e pura. Piuttosto tende a combinarsi con altri elementi e si formano così i vari floruri, come quello di idrogeno, di sodio, di potassio e così via. La fluorite invece è uno minerali più ricchi di fluoro.
Il fluoro, insieme al calcio, è il principale responsabile del benessere delle nostre ossa e dei denti. In queste sedi lo troviamo sotto forma di composti di fluoruro.
Aiuta a mineralizzare le ossa, rendendole più forti e protegge lo smalto dei denti, evitando la formazione di carie e placca.
Fluoroprofilassi e carie
Per molti anni il fluoro è stato incluso all’interno di una forma di prevenzione chiamata fluoroprofilassi. Con il tempo però si è compreso che le linee guida dovevano essere riviste, in quanto un’assunzione esagerata di fluoro nei primi anni di vita poteva rilevarsi catastrofica.
Oggi i dentisti suggeriscono pertanto di non spazzolare i denti dei bambini se non dopo il compimento dei 2 anni e di non acquistare dentifrici rinforzati di fluoro.
Spesso difatti i bimbi ne ingeriscono involontariamente una parte, aumentando pertanto la presenza di questo minerale nell’organismo. A lungo andare potrebbe verificarsi il rischio di fluorosi dentale, di cui parleremo a breve.
Fabbisogno di fluoro
Sul fabbisogno di fluoro i dati non sono ancora certi e vi sono tuttora molti pareri discordanti al proposito. Di norma si va da 1 a 4 mg, con dosaggi variabili.
In alcuni casi il fluoro viene prescritto dal medico, oltre che per prevenire la formazione della carie nei bambini, anche per evitare le conseguenze dell’osteoporosi.
Tuttavia è sempre bene attenersi alle dosi prescritte, in quanto un’assunzione scorretta potrebbe rivelarsi dannosa per la salute.
Ma dove troviamo le giuste quantità di fluoro di cui necessita il nostro corpo? Con gran sorpresa, questo oligoelemento abbonda nell’acqua potabile, principale vettore di fluoro.
Seguono poi il pesce e i crostacei, il vino e il the, le patate, gli spinaci, i semi di girasole, le albicocche e i cereali.
Eccesso di fluoro
Come abbiamo già sottolineato, bisogna prestare molta attenzione a non sbagliare il dosaggio.
L’eccesso di fluoro è in grado di procurare una patologia ai denti chiamata fluorosi, citata poc’anzi. Questa si manifesta inizialmente con delle macchie bianche sullo smalto dei denti, che poi col tempo diventano vere e proprie erosioni della superficie.
Inoltre il fluoro va ad accumularsi anche sulle ossa, rendendole paradossalmente più dure e quindi rigide. Questo significa che venendo meno la loro flessibilità, il rischio che si verifichi una frattura o una rottura è molto più elevato.
Altre complicazioni potrebbero essere alterazioni del sistema immunitario, problemi a livello endocrino e carenze di altri sali minerali ed enzimi. Alcuni recenti studi hanno rivelato inoltre la possibilità di creare deficit al sistema nervoso centrale.
Carenza
Di contro, anche uno stato di carenza potrebbe procurare danni: ne risentono la salute dei denti e delle ossa, che iniziano a perdere la loro robustezza e solidità. Inoltre sembra che potrebbero verificarsi anche problemi di udito.
Usi alternativi del fluoro
Questo minerale viene impiegato anche in ambito industriale, dove viene utilizzato come liquido refrigerante, per realizzare la fibra ottica o i lubrificanti.
Lo troviamo anche nei condizionatori e nelle batterie. Come tristemente noto, anche l’industria bellica se ne avvale per la fabbricazione di missili, mentre inizialmente venne utilizzato per la preparazione del micidiale gas nervino e poi per l’arricchimento dell’uranio.
Per sfruttarne le sue proprietà benefiche per l’organismo, viene spesso aggiunto ai dentifrici e ai collutori. Nei medicinali svolge invece la funzione di migliorare l’efficacia del principio attivo.
Ecco altre guide per il tuo benessere:
- Vitamine per la memoria: ecco le più utili
- Vitamina K2, dove si trova e a cosa serve
- Carenza di zinco: sintomi e rimedi naturali
- Vitamina K negli alimenti: quali ne contengono di più
- Carenza di vitamina C: sintomi e rimedi naturali
- Vitamina b29: alimenti che ne sono più ricchi
- Cibi ricchi di proteine: quali sono e come assumerli
- Proteine vegetali in polvere: funzionano o sono pericolose?
- Vitamina B12, a cosa serve e dove si trova
- Carenza di ferro: rimedi naturali e alimenti consigliati
- Vitamine: un approfondimento su natura e funzioni di queste sostanze vitali
- Vitamina B, a cosa serve e dove si trova
- Speciale Vitamina C, a cosa serve e dove si trova
- Vitamina D: a cosa serve, carenza e rimedi naturali
- Carenza di vitamina D: sintomi e rimedi naturali
- Gli integratori alimentari: quando usarli e come?
- Vitamina E, funzioni e dove trovarla
- Alimenti ricchi di potassio: scoprite i cibi che lo contengono
Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2018 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.