Gadhimai Festival: ogni 5 anni via al massacro indù degli animali
Il 24 e 25 novembre 2012 in Nepal ricorre il Gadhimai Festival, un evento religioso indù che si realizza ogni 5 anni. Si tratta di una vera e propria strage di animali offerti in sacrificio a Gadhimai, considerata una potente divinità assetata di sangue.
Questi sacrifici sono purtroppo un’usanza quotidiana in Nepal, dove visitatori ignari possono diventare improvvisamente testimoni delle ultime ore di vita dei più comuni animali domestici.
In particolare, in occasione del festival, circa 5 milioni di fedeli si riuniscono in prossimità del tempio dedicato alla dea Gadhimai a Bariyarpur, nel distretto di Bara, nel sud del Paese. E di questi oltre il 70 % proviente dall’India, dove invece è bandito questo tipo di rito religioso.
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Il Gadhimai può essere considerato il più grande macello al mondo, caratterizzato da uno sfogo di violenza in cui tutti possono scagliarsi su polli, conigli, bufali, capre, piccioni e maiali. Nel 2009 sono stati sacrificati quasi 500.000 animali e a volte l’uccisione avviene in modo lento, così da rendere la morte dell’animale una vera e propria agonia tra atroci sofferenze.
Pramada Shah, presidente dell’Animal Welfare Network del Nepal e moglie del nipote del re, ha provato a spingere la popolazione ad offrire cibo e fiori a Gadhimai. Ma non si sa se, tra il 24 e il 25 novembre, due giorni in cui ci si attende il sacrificio di altri 500mila animali, le sue parole saranno ascoltate.
Questo fatto è ignorato dal mondo ma è importante cercare di darne diffusione. Per ulteriori informazioni sulle iniziative tese a contrastare questo tipo di eventi religiosi, non solo nella lontana India (pensiamo a San Fermìn a Pamplona, in Spagna) vi consigliamo di cliccare su questo link: http://www.change.org/petitions/stop-animal-sacrifice-gadhimai-festival-nepal-mass-animal-sacrifice#supporters
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Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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Secondo me gli uomini hanno manipolato le religioni e aggiunto porcherie come queste. Le religioni dovrebbero insegnare l’amore non uccidere. mah