Scopriamo il gatto Abissino, noto anche come Gatto delle piramidi
Origini, caratteristiche fisiche, carattere e consigli per la cura
Il gatto Abissino è tra le 10 razze più diffuse negli Stati Uniti d’America. Mentre in Italia è difficile trovarne uno che passeggia per strada tenuto al guinzaglio dal suo padrone. Noto anche come Gatto delle Piramidi, l’Abissino ha caratteristiche fisiche inconfondibili. Nell’aspetto, ricorda infatti moltissimo i gatti raffigurati su papiri e monumenti dell’Antico Egitto. Dal corpo slanciato e le orecchie a punta, presenta un caratteristico ticking del mantello, con bande scure che si alternano ad altre più chiare. Grazie al corpo snello e flessuoso, si muove in maniera elegante, mantenendo uno sguardo fiero ed intenso. Socievole, affettuoso e giocherellone, è un perfetto gatto da appartamento. Ideale anche per le famiglie con bambini.
Sommario
Andiamo quindi a conoscerlo più da vicino e a scoprire come prendersene cura.
Origini del gatto Abissino
Le origini del gatto Abissino sono assai interessanti. Il nome fa pensare all’Etiopia, ovvero l’antica Abissinia. I tratti fisici, invece, rimandano all’Antico Egitto. Tuttavia, da recenti studi, emerge che le sue origini siano da ricondurre al Sud-Est asiatico. È stata infatti riscontrata una mutazione del gene Tabby, che è presente solo in questa razza e nei gatti della costa dell’Oceano Indiano compresa fra Singapore e lo Sri Lanka.
A riprova di quanto appena detto, in alcune immagini di una vecchia rivista inglese sui gatti del XIX secolo, si trova l’immagine di un gatto del tutto simile all’attuale Abissino che, nella didascalia, viene definito “gatto Asiatico”.
Si ritiene che nella seconda metà dell’800, commercianti inglesi portarono questo tipo di gatti in Asia occidentale, Africa orientale ed Europa. Giunsero così in Inghilterra dove, proprio nel XIX secolo, iniziò l’allevamento sistematico di questa razza. Nel 1871, all’Esposizione felina del Crystal Palace, venne presentato il gatto Abissino. IL riconoscimento ufficiale della razza avvenne nel 1882.
Pochi decenni più tarsi, questa razza felina raggiunse gli Stati Uniti dove, nel 1911, venne ufficialmente registrata la razza dell’Abissino dalla CatFanciers’ Association (C. F. A.).
Nella seconda metà del XX secolo si assistette ad una drastica riduzione della nascita di questi gatti, anche a causa di una epidemia di leucosi felina.
Tutt’oggi, soprattutto in Italia, l’Abissino è una razza rara. Il numero dei suoi esemplari diffusi non è minimamente paragonabile a quello di altre razze feline ben più note.
Caratteristiche fisiche del gatto Abissino
Di taglia media, il gatto Abissino ha una struttura armoniosa. È snello e leggero. Nonostante ciò, è anche atletico e muscoloso. Si muove con portamento elegante, quasi regale.
Analizziamo nel dettaglio le varie parti del corpo.
- Testa: triangolare, ampia e ben proporzionata
- Dorso: arcuato
- Zampe: lunghe e slanciate
- Coda: lunga, larga alla base e appuntita nella parte finale
- Occhi: a forma di mandorla, possono essere di colore verde, ambra o nocciola. In ogni caso, sono sempre brillanti e molto espressivi
- Orecchie: inserite basse sul cranio, sono grandi e un poco appuntite. Leggermente puntate in avanti, gli conferiscono un’aria vigile e attenta. Di solito, in punta hanno dei ciuffetti di pelo
- Pelo: corto ma folto e ben aderente al corpo, è caratterizzato dall’inconfondibile aspetto “ticking”, con strisce di colore più scure che si alternano ad altre più chiare
- Colore: il più comune è rubino
Altezza e peso
Il gatto Abissino raggiunge le dimensioni di gatto adulto verso i 6 mesi di età. Sia gli esemplari femmine che maschi sono alti, di media, 30 cm.
Per quanto riguarda il peso, i maschi pesano tra i 4 e i 5 kg. Un poco più leggere le femmine, con peso che varia dai 3 ai 4 kg.
Carattere del gatto Abissino
Curioso, intelligente e reattivo, il gatto Abissino ama giocare sia in casa che fuori. Si affeziona molto alla sua famiglia adottiva ed è adatto nelle famiglie con bambini. Tuttavia, non è molto coccolone, e quindi non ama essere tenuto sulle gambe alla ricerca di grattini.
Si diverte molto ad arrampicarsi. Ideali per lui sono quindi gli spazi esterni con alberi ed elementi alti.
Sia adatta bene alla convivenza con altri animali, sia cani che gatti, ma non va trascurato né lasciato troppo tempo da solo.
Salute e patologie del gatto Abissino
La razza degli abissini può soffrire di PKD (Piruvate Kinasi Deficiency), una malattia ereditaria caratterizzata dalla carenza di piruvato chinasi, un enzima che può provocare l’anemia. Per scoprire ciò anzitempo sono disponibili appositi test affidabili. Si consiglia quindi di chiedere agli allevatori se i loro gatti sono liberi dal problema previo test.
Un altro problema diffuso in questa razza felina è l’atrofia retinica progressiva che, col passare del tempo, provoca la cecità. Anche in tal senso, chiedere sempre informazioni dettagliate all’allevatore.
Consigli per la cura del gatto Abissino
In generale, si tratta di un gatto che gode di ottima salute.
Il pelo corto del gatto Abissino non ha bisogno di particolari attenzioni, anche se lui apprezza moltissimo pettinature e spazzolature. Se si desidera ottenere una particolare lucentezza del mantello, lo si può strofinare con delicatezza usando una pelle di camoscio un poco inumidita.
Al bisogno, è bene provvedere con la pulizia delle orecchie utilizzando prodotti specifici.
Di media, l’Abissino mangia molto più degli altri gatti. Tuttavia, essendo molto dinamico, agile e scattante, difficilmente può andare incontro a problemi di sovrappeso. Occorre quindi fare un po’ più di di attenzione alla dieta solo quando i l gatto avrà una certa età e si muoverà di meno.
Infine, come per tutti gli altri gatti, anche l’Abissino necessita di controlli regolari dal veterinario e delle comuni vaccinazioni.
Quanto vive un gatto Abissino
Un esemplare di gatto Abissino sano, alimentato bene e tenuto con le giuste attenzioni, può vivere fino a 18-20 anni.
Quanto costa il gatto Abissino
I cuccioli di gatto Abissino provvisti di pedigree hanno un costo che va dai 600-700 euro, fino ad arrivare a 1.000 euro per i migliori esemplari da esposizione.
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Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2023 da Rossella Vignoli
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