Quello che c’è da sapere sul gatto Korat, un gatto dall’indole particolarmente indipendente
Un gatto giocherellone ed intelligente, ma con un carattere davvero forte
Il gatto Korat è senza dubbio una delle razze feline più impegnative e indipendenti in circolazione. Non adatto a tutti, questo richiede un’educazione davvero rigorosa poiché la sua indole è davvero difficile da addomesticare. Scopriamolo in questa guida ricca di informazioni e consigli utili.
Sommario
Il gatto Korat è un felino con la ‘F’ maiuscola, fiero, indipendente, di stazza considerevole e difficile da addomesticare. Su tratta di una razza originaria della Thailandia che ha la fama di ‘piccolo tiranno’ domestico. Questo gatto di taglia media dal carattere così forte deve avere l’ultima parola su tutto.
Giocherellone, affettuoso e intelligente come pochi altri, non gradisce soprusi o piccole invasioni ‘territoriali’ anche se può arrivare a farsi portare al guinzaglio.
Nonostante qualche docile concessione, più che un gatto, il Korat tende a comportarsi come un felino in miniatura e in quanto tale dovrà essere approcciato con le dovute cautele. Dunque, prima di prenderne uno, pensiamoci bene poiché allevarlo non sarà affatto semplice.
Gatto Korat: la sua storia
La storia di questa razza ha inizio nel XIV secolo in Thailandia, nella regione di Cao Nguyen Khorat dove il Korat viene allevato dalla notte dei tempi. Non a caso, questo gatto compare nel famoso Smud Khoi, il Libro dei poemi dei gatti, risalente al 1350.
Qui viene indicato come simbolo di prosperità e fortuna, tanto che il suo appellativo è Si-Sawat (porta fortuna). Compare spesso anche nei riti e nelle cerimonie thailandesi per propiziare le piogge e i lieti eventi.
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Il viaggio che lo ha condotto in Occidente inizia nel 1959 quando approda negli Stati Uniti, tra lo stupore e l’ammirazione dei primi estimatori. Dopo pochi anni, arriva in Gran Bretagna e fa il suo ingresso in Europa dove tutte le associazioni feline più prestigiose ne riconoscono lo standard di razza.
Gatto Korat: aspetto e dimensioni
Di taglia media, deve gran parte del suo successo al pelo davvero speciale e ai grandi occhi a mandorla generalmente di colore verde. Il suo mantello è cangiante, luminoso e compatto, ma soffice al tatto.
E’ privo di sottopelo, perciò nel periodo di muta non ne perde molto, cosa che molti apprezzano. L’effetto cromatico che generano le sue sfumature (silver blue) lo rendono unico. Ogni pelo, infatti, si colora di tre sfumature di grigio differenti, dal grigio scuro al chiaro, talmente trasparente in punta da risultare quasi brillante.
All’aspetto, si presenta con un fisico atletico e ben proporzionato. Il peso oscilla tra i 3 e i 4,5 kg, ma la muscolatura è potente e scattante. Le zampe posteriori sono leggermente più lunghe di quelle anteriori e questa particolarità gli permette di spiccare salti altissimi senza nessuno sforzo.
Ecco le razze orientali riconosciute dalla Fédération Internationale Féline:
- Balinese
- Bengal detto anche gatto del Bengala
- Bombay
- British Shorthair
- Burmilla
- Persiano
- Sacro di Birmania
- Siamese
- Sphynx
- Thai
Il Korat è una delle poche razze ad aver preservato nei secoli la sua purezza. In tal senso, il vantaggio di essere originario di una terra lontana ed isolata è servito ad evitare incroci e altre contaminazioni e a giungere fino ad oggi in tutta la sua immutata bellezza.
Il muso del gatto Korat inconfondibile forma a cuore, leggermente appuntito, sovrastato da occhi a mandorla grandi e verdi e da orecchie ampie. Il colore degli occhi, come quello del suo mantello, tende a cambiare nel corso degli anni aumentando di intensità via via che il gatto diventa più adulto.
Gatto Korat: carattere
La sua parola d’ordine è indipendenza. Tutto, nel suo atteggiamento, tende a sottolineare la sua indole sovrana e anche un po’ prepotente. Non c’è nulla che non possa ottenere e pretendere con il suo atteggiamento testardo e tirannico. All’occorrenza, è in grado di miagolare instancabilmente fino a quando non ottiene ciò che vuole.
E’ un animale autonomo, che non ama condizionamenti o imposizioni e pretende di avere l’ultima parola su tutto. Nonostante questo è un giocherellone che ama i bambini e gli altri animali a patto che rispettino le sue regole.
Con il padrone tende a sviluppare un rapporto affettivo quasi simbiotico e possessivo. Non è raro, infatti, che soffra di gelosia e che non tolleri la vicinanza di altri animali o umani se si sente escluso dalle attenzioni di chi gli sta a cuore.
Nonostante il suo ‘caratterino’, con il giusto approccio si lascia addomesticare facilmente arrivando a farsi portare al guinzaglio senza problemi. La femmina è molto più audace e astuta, ma anche più dispettosa. Il maschio Korat invece tende a dimostrarsi più affabile e mansueto.
Gatto Korat: educazione e cure
Per sostenere la sua dinamicità è necessario assicurargli un’alimentazione ricca e varia, dal grande apporto calorico e di grassi. Attenzione però a non esagerare poiché alcuni Korat, specie in età adulta, tendono possono soffrire di obesità. E’ dunque opportuno stimolare sempre la vivacità anche se nella maggior parte del tempo questo gatto saprà tenersi impegnati da soli.
Per ravvivare il colore del pelo l’ideale è somministrargli un rosso d’uovo ogni 15 giorni, soprattutto durante l’inverno. Per il resto, a parte il cibo secco, via libera al pesce cotto al vapore per variare piacevolmente la dieta quotidiana.
Le spazzolature devono essere frequenti (almeno una volta a settimana) mentre la pulizia del mantello e della cute deve essere eseguita con prodotti neutri specifici e un panno di daino per la polvere. Attenzioni alle escursioni termiche durante i mesi invernali poiché il gatto Korat tende a prendere facilmente il raffreddore.
I Korat hanno bisogno di compagnia e non amano essere lasciati soli per lunghi periodi. Se ignorati o trascurati tendono a sviluppare un atteggiamento schivo e ostile. In generale, allevare gatti Korat non è un compito semplicissimo.
La loro educazione implica fatica, impegno e un discreto costo di gestione. Il suo padrone deve riuscire ad avere la meglio sul suo carattere dominante e instaurare con lui un rapporto alla pari, di rispetto reciproco e di fiducia. Insomma, se non siete sicuri dei vostri mezzi, meglio non improvvisarsi…
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Ultimo aggiornamento il 5 Giugno 2021 da Rossella Vignoli
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