Germe di grano: un superfood dalle incredibili proprietà
Valori nutrizionali, benefici, utilizzi e modalità di consumo
Il germe di grano è una delle parti meno note del chicco ma vanta proprietà preziosissime. Ricco di acidi grassi, vitamine come la E e la B, e sali minerali, costituisce un eccezionale integratore naturale.
Andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le sue caratteristiche, i numerosi benefici che apporta e come assumerlo nella dieta quotidiana o sotto forma di integratore.
Sommario
- Che cos’è il germe di grano
- Valori nutrizionali del germe di grano
- Proprietà del germe di grano
- Come si prende il germe di grano
- Quando assumere il germe di garno
- Quanto germe di grano assumere al giorno
- Dove si trova il germe di grano
- Quanto costa il germe di grano
- Conservazione del germe di grano
- Germe di grano fatti in casa
- Germe di grano come integratore
- Quali controindicazioni per il germe di grano
- Altri approfondimenti
Che cos’è il germe di grano
Costituisce uno dei componenti del cariosside del frumento sia tenero che duro. Si tratta della parte fondamentale del seme, in quanto è proprio da esso che si sviluppa la pianta di grano. È una fogliolina dell’embrione chiusa all’interno del chicco di frumento secco, prima della germinazione. Piccolissimo (misura solo 1 mm quadrato) è difficilmente visibile a meno che non venga separata dal chicco.
Non va considerato un alimento in senso stretto, quanto piuttosto un integratore. Contiene infatti preziosi elementi nutritivi.
Per meglio capire cos’è e com’è fatto, analizziamo nel dettaglio il cariosside del grano. È costituito da 3 parti, ognuna delle quali contiene varie sostanze nutritive.
- rivestimento esterno, cosiddetto tegumento, meglio noto come crusca: ricca di fibre insolubili, vitamine del gruppo B, vitamina E, sali minerali, acido fitico, sostanze fitoattive e proteine
- endosperma amilaceo, chiamato anche mandorla farinosa: con circa l’84%, rappresenta la quota maggiore del chicco. È ricco di amido, beta-glucani, fibre solubili e proteine
- germe o embrione: la parte interna più ricca di preziosi nutrienti, come aminoacidi, tocoferoli, acidi grassi omega 3 e omega 6, otacosanolo e numerosi sali minerali
Nella farina bianca detta 00 non si trova traccia del germe del chicco, che viene asportato durante la macinazione assieme a tutta la crusca. Si trova invece nella farina integrale, dove è presente anche la crusca, gli involucri esterni del chicco.
Valori nutrizionali del germe di grano
Si tratta di un prodotto molto energetico, ricco di ottime sostanze nutritive. 100 gr contengono 408 kCal, di cui:
- 55 gr di carboidrati
- 28 gr di proteine
- 10 gr di grassi
- 10 gr di acqua
- 0 colesterolo
Il germe di grano è poi ricco di nutrienti preziosi come aminoacidi, fibre, vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2 e B3), tocoferoli, omega 3, omega 6 e otacosanolo, una sostanza che serve a migliorare le prestazioni sia fisiche che mentali e che influenza l’attività dell’ipofisi.
Per quanto riguarda i sali minerali, contiene calcio, fosforo, zinco, potassio, ferro e selenio.
Proprietà del germe di grano
Possiede ottime proprietà. Eccole nello specifico.
- Antiossidante
- Rafforza le difese immunitarie
- Abbassa i livelli di colesterolo LDL
- Anti-aging: contrasta i segni dell’invecchiamento cellulare
- Protegge e mantiene il benessere del sistema cardiocircolatorio
- Riequilibra il metabolismo lipidico
- Svolge funzione sebo-regolatrice
- Favorisce l’espulsione delle scorie
- Migliora la resistenza alla fatica
- Favorisce la salute dei muscoli e ripara i tessuti danneggiati
- Trasformare i nutrienti in energia per le cellule, aumentando così l’efficienza mentale e la prontezza di riflessi
- Ottimizza l’efficienza sia fisica che mentale
- Migliora la fertilità nell’uomo
- Ha azione antitumorale
- Migliora la salute dei capelli e favorisce la crescita di capelli sani, riducendo il rischio di caduta
Come si prende il germe di grano
Non è da considerarsi un alimento tout court, ma bensì un complemento alimentare da assumere come condimento o sotto forma di integratore all’interno della dieta quotidiana.
In fiocchi si presenta sotto forma di piccoli fiocchetti di colore bianco-giallastro, da usare come qualsiasi altro cereale: nel muesli, in zuppe e minestre, nel latte (sia vaccino che vegetale come il latte di soia o di mandorla), nel kefir, nello yogurt, nelle insalate, nei frullati, nelle macedonie, e addirittura anche sulla pasta e i primi piatti come sostituto del formaggio grattugiato.
Ha un sapore piuttosto delicato e gradevole.
Il consiglio è di utilizzarlo crudo in modo tale da preservare tutti i suoi preziosi nutrienti. Pertanto, nelle minestre e nel brodo, così come anche nel latte caldo, va aggiunto solo a fine cottura.
Quando assumere il germe di garno
Sotto forma di polvere o in fiocchi, va assunto regolarmente, meglio se la mattina, sciolto in acqua tiepida o mescolandone un cucchiaio a cibi e bevande.
Quanto germe di grano assumere al giorno
La dose giornaliera in fiocchi è pari a 50 gr al giorno circa, pari più o meno a 4 cucchiaini.
Nel caso si preferisse assumere l’olio di germe grano, la dose consigliata è di max 4 cucchiaini al giorno, da assumere la mattina a digiuno.
Le perle vanno invece inghiottite con un goccio d’acqua nella misura da 2 a 4 al giorno.
Dove si trova il germe di grano
Lo si può trovare sfuso oppure venduto in polvere, fiocchi, perle o sotto forma di olio nei negozi che vendono prodotti biologici, in erboristeria e in alcuni supermercati e farmacie. Ovviamente si trova facilmente anche online.
Quanto costa il germe di grano
È un prodotto non propriamente economico. Basti pensare che l’olio, in base a vari fattori come la percentuale di germe contenuta all’interno e alla marca, ha un costo che va dai 5 ai 25 euro.
Conservazione del germe di grano
Va conservato in contenitori di vetro dotati di chiusura ermetica, da tenere in frigorifero, o comunque in un luogo fresco e asciutto (temperatura max 20°) e al riparo dalla luce.
L’olio e le perle vanno conservati all’interno di bottiglie di vetro scuro, riposte sempre in un luogo fresco e buio.
In ogni caso, si tratta di un prodotto facilmente deperibile e, come tale, va consumato piuttosto rapidamente.
Germe di grano fatti in casa
Produrre i germogli a casa è semplice. Per prima cosa occorre procurarsi i semi da agricoltura biologica. Questi vanno messi a mollo in acqua a temperatura ambiente per 12 ore. Trascorso tale periodo di tempo, i semi vanno poi riposti in una scodella o piatto fondo, avendo cura di ripararli con un telo pulito e inumidito che eviti l’essiccamento e li protegga dalla esposizione alla luce del sole.
I semi vanno quindi conservati a una temperatura di circa 20° e bagnati un paio di volte al giorno. Dopo 3-4 giorni, i germogli sono pronti per essere consumati.
Germe di grano come integratore
Considerando le sue preziose proprietà, si trova anche sotto forma di integratore. Ricco di vitamina E, di acidi grassi essenziali, di vitamine del gruppo B e anche di sali minerali, come calcio, fosforo, magnesio e potassio, è indicato per contrastare l’invecchiamento cutaneo, favorire la fertilità e mantenere la salute e il benessere della vista e del sistema cardiovascolare visto che induce un abbassamento del colesterolo LDL (cosiddetto “cattivo”) e favorisce l’innalzamento del colesterolo “buono” (HDL).
Inoltre, contiene anche l’octacosanolo. Della famiglia dei policosanoli, questa sostanza pare aiuti gli atleti e gli sportivi a migliorare le loro performance. Inoltre, ottimizzerebbe anche l’efficienza fisica e mentale.
Gli integratori si trovano di solito sotto forma di perle da ingoiare con acqua (3-4 al giorno).
Quali controindicazioni per il germe di grano
Nonostante possieda numerose proprietà benefiche, è un prodotto che presenta anche alcune controindicazioni.
Anzitutto contiene glutine e, di conseguenza, non è adatto ai soggetti affetti da celiachia o che soffrono di intolleranza al glutine. È inoltre sconsigliato anche a chi soffre di ipertensione.
Evitare il sovradosaggio perché può provocare effetti collaterali ed anche perché è un alimento ipercalorico.
Altri approfondimenti
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Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli
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