Tutto sulla Ginestra, un arbusto dai fiorellini gialli simili a farfalle
Come coltivarla, quali sono i benefici per la salute e le controindicazioni
La Ginestra è una pianta a comportamento cespuglioso-arbustivo, molto diffusa in gran parte del globo. Nota anche con l’appellativo popolare di ‘frusta di Cristo’, per via della forma dei suoi rami, in omeopatia è conosciuta per essere un lassativo ed un sedativo naturale. Scopriamola meglio.
Sommario
Da dove viene la Ginestra
Originarie dell’Asia e dell’Europa, le ginestre appartengono alla famiglia delle Fabacee che sono la stessa di leguminose come i lupini e le cicerchie e le lenticchie, ma non è commestibile, anzi è tossica.
Veniva coltivata già da Fenici e Cartaginesi per le sue fibre, impiegate fin dai tempi antichi per creare corde, tele e stuoie.
Com’è fatta la pianta di Ginestra
La varietà più comune è un arbusto (Spartium junceum) facilmente riconoscibile per i suoi piccoli fiori gialli simili a farfalle che sono direttamente attaccati agli steli.
Questi arbusti tipici della macchia mediterranea, che prediligono temperature miti e si adattano a terreni difficili, come quelli vulcanici. Possono essere spinose o meno.
La Ginestra ha un andamento a cespuglio, con steli rigidi e legnosi, che possono arrivare ai 70 cm ai 2 m di altezza.
- Il fusto ha un aspetto contorto, è di sezione cilindrica e di color marroncino-chiaro da cui partono i rami. Da fusto e rami fibrosi si ricava una fibra adatta al cordame e stuoie.
- Gli steli dipartono dal fusto basso, sono molto elastici e fibrosi, tanto che risulta difficile spezzarli. Di color verde lucente i più giovani si scuriscono verso il basso.
- Le foglie, dal bordo liscio, di color verde brillante, sono alterne e distanziate e rade, e cadono d’inverno.
- I fiori, simili a farfalle, sono giallo-dorati.
Quando fiorisce la Ginestra
La varietà più diffusa, la Ginestra odorosa, fiorisce da maggio a luglio con fiori giallo-dorato inconfondibili, perchè simili a farfalline.
Le varietà di Ginestra
Questo arbusto è presente in una moltitudine di varietà, le più conosciute sono circa 25. La loro composizione organica differisce lievemente:
- Il Ginestrone viene utilizzato per decotti epatoprotettivi, utili anche al trattamento di tosse e asma, e come tranquillante
- La Ginestra scoparia (Cytisus scoparium) è la varietà più conosciuta e diffusa, un piccolo arbusto con steli lunghi e flessibili. Le foglie sono composte da tre foglioline, che compaiono in primavera. Viene detta anche ‘dei carbonai’ perché rami e foglie essiccate una volta venivano utilizzate per fabbricare scope
- La Ginestra odorosa (Spartium junceum) chiamata anche ‘di Spagna’, ha steli lunghi e lisci e fiori piccoli
- La Ginestra portoghese ha fiori bianchi brillanti
Come coltivare la Ginestra
Questi arbusti sono piante rustiche che non richiedono molte cure, né in termini di irrigazione né di potatura. Inoltre, grazie alla sua diffusione, permette poi la successiva colonizzazione del terreno da parte di specie che da sole non potrebbero resistere, quindi è una pianta molto utile per bonificare ambienti degardati.
- Esposizione. Preferisce ambienti soleggiati, ma resiste bene al vento anche all’aria salmastra e al caldo torrido, tanto da essere tipica delle pendici dei vulcani e delle Isole del Sud Italia.
- Terreno. Deve essere non calcareo e ben drenato. La posizione deve essere ben esposta al sole.
- Periodo. Questo arbusto deve essere piantato in autunno o in primavera e sempre lontano dal periodo delle gelate.
- Semina. Se piantate la ginestra in una siepe o in un’aiuola, distanziate l’arbusto di 1,20-1,50 m dagli altri.
- Pacciamatura. Richiede di essere pacciamata in inverno.
- Irrigazione. Innaffiate ogni due settimane durante le prime due estati. Deve essere comunque regolare durante tutto il primo anno dalll’impianto.
- Potatura. Meglio non effettuare una potatura precoce dopo l’impianto. Tuttavia, dopo qualche anno, è possibile dare al vostro arbusto un nuovo aspetto dopo il periodo di fioritura.
Quali sono le proprietà della Ginestra
Utile per la salute dei reni, questa pianta ha in realtà diverse virtù medicamentose. Una di queste è quella antireumatica, che aiuta a disinfiammare le articolazioni. Ma può essere utilizzata anche come cardiotonico, poiché è in grado di regolare l’azione del cuore.
Efficace per purificare l’organismo, grazie anche alla proprietà emetica, che favorisce il vomito (ad esempio in caso di avvelenamento), questa pianta presenta diversi componenti utili. Come la scoparina, un flavonoide ad azione diuretica, l’acido tannico e caffeico, la luteina, e la sparteina, amica del cuore.
È conosciuta per la sua azione contro ipotensione e sanguinamento gengivale. Ma viene anche utilizzata per contrastare mestruazioni abbondanti, ingrossamento della milza, calcoli renali e biliari, disturbi epatici e affezioni bronchiali. I soli fiori, in particolare, sono indicati contro i disturbi della minzione.
Utilizzi della Ginestra
Molte sono le tisane, presenti in commercio, che contengono i fiori essiccati di ginestra. Ma da essi si distilla anche l’olio essenziale, che viene usato per la preparazione dei profumi ad uso cosmetico e nell’industria alimentare.
La Ginestra, poesia di Leopardi
Molti conosceranno questa pianta da studenti, grazie all’opera omonima di Giacomo Leopardi, che aveva preso il suo fiore, osservato durante un’ascesa alle pendici del Vesuvio, come simbolo della resistenza umana di fronte al destino inevitabile che la Natura riserva all’uomo.
La pianta è emblema di coraggio, per un destino avverso e malinconico, che però accetta con umiltà, a differenza dell’Uomo, che anela all’immortalità. Questo fiore racchiude dunque tutto il pensiero e la morale negativa leopardiana.
Controindicazioni della Ginestra
La ginestra è un vasocostrittore naturale, pertanto è necessario prestare attenzione prima di assumerla, specie se si stanno già prendendo farmaci contro l’ipertensione. Viene inoltre sconsigliata in caso di ipersensibilità alle sue componenti e in gravidanza, in quanto può provocare l’aborto.
Evitare di assumerla anche se si soffre di problemi renali. Tra gli effetti collaterali si segnalano vomito e diarrea.
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Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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