Tutto sulla ginnastica ritmica: come nasce, le sue regole, le varie specialità e i benefici per corpo e mente
La ginnastica ritmica è una disciplina sportiva a metà strada tra la ginnastica artistica e la danza. Rivolta soprattutto a bambine e ragazze, è ideale per uno sviluppo armonioso del corpo e per stimolare coordinazione, forza muscolare e flessibilità.
Sommario
Si tratta di una specialità della ginnastica che può essere realizzata individualmente, in squadra o a coppie. È uno sport olimpionico prettamente femminile e si pratica sia con esibizioni a corpo libero che con l’ausilio di attrezzi sempre con un adeguato accompagnamento musicale.
Rispetto alla ginnastica artistica si contraddistingue per gli esercizi meno acrobatici e per i movimenti molto fluidi che la rendono più simile alla danza. In effetti, a livello ideale si colloca proprio a metà strada tra la ginnastica artistica e la danza.
Ginnastica ritmica: la storia
Questa disciplina ha origini abbastanza recenti. Infatti si è sviluppata a partire dai primi anni del 1900, quando le ragazze eseguivano degli esercizi per la loro educazione fisica con l’aiuto di alcuni attrezzi, come una canna o una corda per saltare. Fu per primo il francese François Delsarte, cantante ed attore di teatro, ad introdurre la musica durante la realizzazione dei movimenti. Veniva definita ginnastica moderna per distinguerla da quella tradizionale.
In realtà vi sono notizie di un’attività ginnica eseguita a corpo libero già tra popoli primitivi, Egizi, Greci e Romani. In Italia lo sviluppo di questa disciplina avviene soprattutto nella città di Torino. Qui a partire dal 1925 vengono realizzati i primi esercizi a corpo libero e con l’utilizzo di piccoli attrezzi. Solo nel 1948, tuttavia, questo tipo di ginnastica diventa uno sport a livello agonistico.
Un grande impulso nello sviluppo della ginnastica italiana è da attribuire ad un’insegnante di educazione fisica, Andreina Sacco Gotta.
Le prime competizioni in si sono tenute nella città di Stoccolma durante le Olimpiadi del 1912 e ad Anversa nel 1920. Dal 1960 è una disciplina a sé stante, senza più essere confusa con la ginnastica artistica.
Ginnastica ritmica: le farfalle
Si parla di farfalle azzurre per indicare la nazionale di ritmica che rappresenta l’Italia nelle gare internazionali. La squadra è stata creata intorno al 1960 ed è composta da sei ginnaste, di cui cinque titolari e una riserva.
Partecipano a competizioni quali coppe del mondo, campionati europei e mondiali e giochi olimpici. Durante il periodo invernale le ginnaste si allenano nel centro tecnico federale di Desio.
In estate, invece, il ritiro si svolge nella località di Follonica. Le farfalle italiano costituiscono un’eccellenza della ritmica a livello internazionale.
Negli ultimi anni hanno raggiunto ottimi risultati, acquisendo 2 medaglie olimpioniche (ad Atene nel 2004 e a Londra nel 2012) e ben 7 titoli mondiali.
Le regole
Questa disciplina viene spesso considerata una ginnastica limitata all’uso di diversi attrezzi, in realtà si tratta di uno sport impegnativo che consiste nel ballare eseguendo una sequenza di movimenti acrobatici in un certo ordine, con l’ausilio di alcuni attrezzi ma anche a corpo libero, in uno spazio definito.
Gli esercizi vengono realizzati individualmente, in coppia o a squadre, a corpo libero o utilizzando gli attrezzi.
In una gara vengono valutate due o più sequenze di esercizi, giudicate da una giuria. Quest’ultima assegna un punteggio ad ogni esecuzione per poi stilare una classifica finale.
Gli attrezzi
Oltre alle esibizioni a corpo libero, questa specialità si contraddistingue per l’utilizzo di appositi attrezzi. Sono cinque: palla, nastro, fune, cerchio e clavette.
Vengono definiti ‘piccoli attrezzi’ per distinguerli da quelli ‘grandi’ della ginnastica artistica (parallele, anelli, trave). Gli attrezzi da utilizzare nella ritmica devono essere tutti uguali in termini di peso, dimensioni e forma. A variare può essere soltanto il colore.
Anche quando si utilizzano questi piccoli attrezzi è prevista la scelta di un idoneo accompagnamento musicale, che aiuta a sviluppare il senso del ritmo e l’espressività nei movimenti.
Gli esercizi
L’allenamento inizia sempre con una fase di riscaldamento che prepara il corpo allo sforzo fisico. Si impara poi ad utilizzare i vari attrezzi e ad eseguire diversi movimenti per creare una coreografia in sincrono con la musica, fino a volteggiare in maniera elegante in una sorta di balletto.
La ripetizione dei singoli gesti deve essere continua, per arrivare ad una esecuzione perfetta della sequenza dei movimenti, senza far cadere gli attrezzi.
La fune, utilizzata per passaggi, saltelli, spirali e rotazioni, presenta dei nodi alle sue estremità. Il cerchio può essere lanciato, fatto ruotare intorno al proprio corpo o utilizzato per passaggi.
La palla, in gomma o plastica, si presta ad essere incastrata in varie parti del corpo e ad essere adoperata per palleggi, rotolamenti, lanci, figure e riprese.
Il nastro di seta, attaccato ad una bacchetta in fibra di vetro o sintetica, è un attrezzo difficile da utilizzare poiché deve essere mantenuto in movimento durante tutto l’esercizio, altrimenti ricade.
Se si creano nodi o afflosciamenti e lo si tiene fermo, la giuria attribuisce una penalità nella valutazione dell’esercizio. Infine, le clavette sono attrezzi di legno a forma di bottiglia, con il collo sottile, che richiedono una notevole coordinazione. Non devono mai cadere e possono essere lanciate insieme o una alla volta.
I benefici
Oltre alle prestazioni a livello agonistico, è possibile scegliere questa ginnastica come disciplina da praticare a livello amatoriale. Si tratta comunque di uno sport impegnativo, che richiede molte ore di allenamento per ottenere una coreografia e acquisire la padronanza dei vari attrezzi. Non vanno però sottovalutati i suoi aspetti positivi:
- Sviluppa il senso del ritmo, le capacità motorie, la grazia, il rigore e la perseveranza.
- Permette di sviluppare il corpo in modo equilibrato e armonioso.
- Migliora la forza muscolare, la coordinazione e la flessibilità e permette di acquisire un buon controllo del proprio corpo in movimento.
- Altro aspetto peculiare di questo sport è il lavoro sull’espressività e sulla mimica durante la realizzazione degli esercizi.
- Grazie alla musica migliora il senso del ritmo.
- Favorisce il rapporto interpersonale e il lavoro di squadra.
Ginnastica ritmica per bambini
Se ad un bambino piace ballare al ritmo della musica, eseguire piccole coreografie, magari è anche creativo, ed ha un buona flessibilità, agilità e coordinazione, la ginnastica ritmica potrebbe essere lo sport per lui.
Potrebbe uscire un campioncino!
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Ultimo aggiornamento il 30 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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