Giovani e sostenibilità: le nuove generazioni sono sempre più eco-responsabili
La Gen Z davanti alla crisi economica e ambientale, sceglie la sostenibilità
Buone notizie per il nostro futuro! Se parliamo di giovani e sostenibilità abbiamo davanti una generazione che, dovendo affrontare di petto la contingenza globale di crisi economica e ambientale, reagisce con un umanesimo responsabile e riscopre i valori fondamentali della convivenza civile, sviluppando una sensibilità particolare per la natura che ci circonda.
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Sommario
Giovani e sostenibilità
Quando parliamo di giovani, parliamo della Generation Z – i ragazzi nati tra il 1995 e il 2010 – che vivono in prima persona questa onda lunga di cambiamento e che un domani saranno la colonna portante della società. Ecco, questi giovani sono sempre più eco-responsabili, più propensi a investire i loro risparmi negli studi e in spese sanitarie, piuttosto che in beni di consumo costosi e poco redditizi.
Per esempio, l’auto di proprietà non è più una priorità per chi è nato nel 1995 o nel 2000. Si preferisce spostarsi a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, soprattutto se residente in una città, o all’occorrenza noleggiare un veicolo, anche elettrico.
Un risultato che ha poco di miracoloso, piuttosto è influenzato dal caro-benzina e dell’auto sempre più costose, e stimolato da un approccio più intelligente rispetto alle esigenze di mobilità. Crescono le pratiche di condivisione, e si risparmia denaro.
La Generazione Z è una classe presente ormai anche della società italiana. Alcuni critici parlano dello sgorgare di un umanesimo responsabile, di una nuova società interconnessa 24 ore al giorno, ma con le idee saldamente ‘piantate’ nella tradizione.
Tuttavia, ci sono anche molti miti da sfatare. Se proviamo ad analizzare i ragazzi italiani, alcune ricerche di primari centri di ricerca (IPSOS) fanno emergere diversi scenari, che dipingono un rapporto ben più complesso tra i giovani ed il mondo della sostenibilità.
La GenZ è sì percepita come sensibile ai temi ambientali, ma i dati mostrano che non sarebbe più preoccupata del cambiamento climatico rispetto ad altre generazioni. In Italia, il 75% dei giovani si dice preoccupato, una percentuale inferiore alla media nazionale (80%).
Inoltre, non sempre adottano comportamenti concreti per ridurre l’impatto ecologico, come la raccolta differenziata o il risparmio energetico. Inoltre, pur essendo attenti all’ambiente e all’etica del lavoro, sono i principali consumatori di fast fashion, noto per il suo impatto negativo sull’ambiente e lo sfruttamento din manodopera dei Paesi sottosviluppati.
Quali sono i temi sostenibili seguiti dai giovani
Altre ricerche hanno evidenziato che come la Generazione Z mostri sì un forte interesse per la sostenibilità ambientale, con particolare attenzione ai temi del riscaldamento globale, dell’energia sostenibile, della crisi climatica, della mobilità sostenibile e della filiera agroalimentare.
Ma, come ci sia pur sempre una notevole discrepanza tra il loro attivismo online e l’impegno concreto: nonostante la sostenibilità sia molto presente sui social, i giovani non sembrano inclini a promuovere attivamente il tema o a impegnarsi in prima persona.
Una ricerca condotta in collaborazione tra l’Università Cattolica, ASA e Silea Spa ha analizzato questa generazione, evidenziando la necessità di sviluppare azioni formative mirate per coinvolgerli attivamente nella transizione ecologica.
Ciò che occupa la testa dei 20-30enni oggi è:
- Mobilità: meglio i mezzi pubblici, il car sharing e la micro-mobilità rispetto all’auto privata
- Cibo: il mondo dell’industria alimentare deve evolversi verso una maggiore sostenibilità
Emerge però che i ragazzi non hanno molta conoscenza delle realtà locali impegnate nella sostenibilità ambientale, per cui sarebbe utile migliorare la comunicazione, sfruttando i social come Instagram e TikTok con contenuti visivi e brevi, ed eventualmente avvicinarli ai temi con approfondimenti scritti.
Ma andiamo più in dettaglio.
Come la Generazione Z percepisce i cambiamenti climatici
I ragazzi di questa fascia d’età vedono i cambiamenti climatici come una delle principali crisi globali, e percepiscono il problema come urgente e direttamente legato al loro futuro.
La maggior parte si dichiara preoccupata per i cambiamenti climatici e molti ritengono che Governi e grandi aziende non stiano facendo abbastanza per affrontare la crisi climatica.
Mettiamoci anche che la pandemia ha accentuato sentimenti di ansia e impotenza nei confronti della crisi ambientale, portando alcuni giovani a sentirsi esclusi o incapaci di influire sul cambiamento.
Cosa vorrebbe fare la Generazione Z
La Gen Z è dunque disposta a partecipare a movimenti globali, ricordiamo gli scioperi innescati da Greta Thunberg per i Fridays for Future, e vorrebbe politiche più incisive contro il cambiamento climatico.
Inoltre, c’è un forte desiderio verso l’uso di tecnologie e stili di vita sostenibili, in particolare quelli relativi alla mobilità sostenibile (mezzi pubblici, car sharing, bici elettriche), alla riduzione dell’uso di plastica monouso, e all’utilizzo di fonti d’energia rinnovabile.
Quello che vorrebbero, è anche una maggiore attenzione a programmi educativi sulla sostenibilità e un accesso più semplice a informazioni pratiche e scientifiche.
L’impegno verso l’ambiente investe anche il lavoro. Molti sognano green jobs, e vorrebbero che le aziende adottassero tutte delle pratiche etiche e sostenibili e disprezzano il greenwashing.
Pur restando comunque dei forti consumatori di fast fashion, cercano di seguire uno stile di vita più consapevole, ed un’alimentazione a filiera corta e cibo a km zero, scegliendo spesso alimenti bio e prodotti eco-friendly.
Nella testa dei ragazzi più giovani l’ambiente e la Natura e tutto quello che ne fa parte, hanno un ruolo centrale sia per fare le scelte d’acquisto che per come condurre il loro stile di vita. Tuttavia, la Generazione Z è anche complessa e contraddittoria: aperta e inclusiva, ma anche fragile e sfiduciata. Si mostra sensibile ai temi ambientali e sociali, ma non sempre coerente nei comportamenti.
Fonti
Per scrivere questo articolo abbiamo consultato alcune ricerche:
- Caratteristiche generazione Z: mito e realtà, IPSOS, 2022
- Progetto: Social, sostenibilità ambientale, generazione Z, Università Cattolica, ASA e Silea Spa, 2024
- Gen Z, Millennials, Stand Out for Climate Change Activism, Pew Research Center, 2023
- Gen Z and Millennial Survey, Deloitte Global, 2024
- The Climate Crisis is a Child Rights Crisis, UNICEF, 2024
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Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2025 da Rossella Vignoli
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