Tutto sul girasole: caratteristiche della pianta e utilizzi nell’alimentazione
Una pianta rinomata sia per scopi decorativi che alimentari
Con i suoi fiori colorati e vivaci, il girasole è una pianta associata a solarità e spensieratezza. I suoi semi sono snack salutari e particolarmente nutrienti da inserire nella dieta quotidiana. Scopriamo le caratteristiche della pianta e proprietà e utilizzi dei suoi semi e dell’olio.
Sommario
Girasole: la pianta eoliotropica per eccellenza
Il girasole (nome scientifico Helianthus annuus) è una pianta annuale molto nota e apprezzata per la sua grande infiorescenza colorata rinomata sia per scopi decorativi che alimentari.
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è originaria del continente americano, ma è stata introdotta in Europa solo verso la fine del XVI secolo. Attualmente è molto diffusa anche in Italia, soprattutto nelle regione centrali.
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Viene definita eliotropica per la particolare tendenza a far girare il suo capolino verso il sole. Come suggerito dal suo nome scientifico, questa pianta è strettamente imparentata con il topinambur (Helianthus tuberosus).
È molto amata per i suoi grandi gialli caratterizzati da lunghi petali e regalata durante particolari occasioni. I suoi semi di girasole sono ricchi di importanti proprietà nutrizionali e trovano diverse possibilità di impiego in cucina. Sono alimenti energetici e nutrienti, ricchi di proprietà benefiche.
Girasole significato
L’etimologia di questa pianta proviene da due termini greci che spiegando la particolare tendenza eliotropica del fiore. Helios, ovvero sole, e anthos, fiore, indica la capacità della pianta di ruotare sempre in direzione del sole.
Grazie ai colori vivaci, i girasoli sono fiori associati a significati positivi. Tendono a trasmettere allegria, spensieratezza e solarità. Nel linguaggio dei fiori sono ideali per celebrare il raggiungimento di un importante traguardo, come una laurea o un successo lavorativo. Si possono per questo donare da soli o all’interno di un bouquet più variegato.
La coltivazione
Tutti siamo abituati a pensare ai campi di girasoli, al punto che tendiamo a dimenticare che questa pianta può essere coltivata non solo direttamente in giardino, ma anche in vaso. Non occorrono necessariamente grandi spazi o un particolare pollice verde per godere dei fiori di questa preziosa pianta.
Occorre del terriccio drenante e semi o piantine per la messa a dimora. Tuttavia, è bene ricordare che si tratta di una pianta che richiede sufficiente spazio per crescere nel modo opportuno. In relazione alla varietà di semi utilizzati, infatti, può crescere dai 60 centimetri ai 2-4 metri d’altezza.
Girasole in vaso
Gli amanti del giardinaggio che non hanno sufficientemente terreno potranno facilmente coltivarli in un vaso da tenere su un balcone o su un terrazzo. Bisogna procurarsi un contenitore con diametro di almeno 20 centimetri. In ogni caso è importante garantire alla pianta una buona esposizione alla luce solare.
Si possono scegliere delle varietà nane, in modo tale da non richiedere un vaso troppo grande o uno spazio eccessivo. Anche la coltivazione in vaso richiede un terreno drenante e un’irrigazione regolare. È opportuno evitare i ristagni idrici per non far marcire le radici.
Pertanto, nel momento della semina vanno praticate delle piccole buche non molto profonde nel terriccio, lasciando la giusta distanza per la crescita delle piante. La crescita dei girasoli è molto rapida e avviene a poche settimane di distanza dal momento della semina.
La cura
Nella cura è importante valutare la richiesta d’acqua, da assicurare con regolarità, tenendo però conto della secchezza del terreno, per evitare i ristagni idrici che rischiano di far marcire le radici.
Inoltre, è bene collocare la pianta in una posizione sufficientemente soleggiata per garantire almeno sette-otto ore di sole giornaliere.
Una volta impiantato, il girasole non richiede particolari cure e attenzioni. La potatura va riservata solo nel caso di fiori danneggiati.
Per la semina è preferibile scegliere il periodo primaverile, quando le temperature sono abbastanza miti, tra fine marzo e aprile. Trattandosi di un fiore estivo, non teme particolarmente l’esposizione diretta alla luce solare. I semi si potranno poi riutilizzare per piantare altri girasoli o per essere mangiati.
I semi di girasole
I semi di questa pianta rientrano tra quelli più nutrienti e ricchi di proprietà benefiche. Al pari di semi di zucca, di lino e di canapa, anche quelli di questa pianta sono alimenti da utilizzare come integratori naturali.
Dal punto di vista nutrizionale spicca la presenza di acidi grassi essenziali. In particolare, questi semi contengono acido folico e acido linoleico. Sono una buona fonte anche di vitamine, quali quelle del gruppo B ed E. Inoltre, ferro, zinco e fosforo sono alcuni dei sali minerali maggiormente rappresentati.
È presente anche il magnesio, che si rivela un valido alleato per la salute del muscolo cardiaco. Sono alimenti ideali da introdurre nella dieta quotidiana.
Aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e a favorire la prevenzione di patologie cardiovascolari. Pur essendo molto nutrienti, non hanno un elevato contenuto di grassi ma tendono a presentare un buon apporto calorico.
L’olio di girasole
L’olio di girasole, che si ricava dai suoi semi spremuti a freddo, è molto usato in cucina per friggere, ma ha un basso punto di fumo, intorno ai 130°. Per questo, sarebbe più indicato usarlo a freddo.
Ricco di antiossidanti, grazie alla sua ricchezza di vitamina E, è meglio perfino dell’olio di oliva nel combattere l’invecchiamento cellulare.
È anche utile nel prevenire malattie cardiache e abbassare il colesterolo, perché è ricco di fenoli, sostanze con proprietà preventive contro le malattie degenerative.
Gli utilizzi in cucina
Gli usi culinari dei semi di girasole sono molteplici. Questi semi possono essere facilmente assunti come snack salutari e spezza fame nell’arco della giornata. In alternativa, si possono facilmente inserire all’interno di ricche e varie insalate.
Si possono aggiungere anche nelle farine per la preparazione del pane o di altri prodotti da forno. Per riuscire a consumarli anche a colazione si possono aggiungere al muesli con i cereali.
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Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2023 da Rossella Vignoli
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