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Il tè, proprietà, benefici e utilizzi della bevanda più diffusa

Scopriamone insieme tutte le varietà

Scopriamo le proprietà e gli utilizzi del , considerata la bevanda più diffusa nel mondo dopo l’acqua!

Il tè, proprietà, benefici e utilizzi della bevanda più diffusa

Il  (nome botanico Camellia sinensis) è una deliziosa bevanda da gustare in vari momenti della giornata ed una portentosa riserva di benefici naturali.

Simbolo dell’ospitalità in Cina, Giappone o Maghreb, è un’ alternativa al caffè, che continua a sedurre i tutti, non solo gli inglesi. Con 15.000 tazze al secondo bevute in tutto il mondo, è infatti il più consumato dopo l’acqua.

Storia e origine

Gli arbusti di Camellia Sinensis provengono originariamente dalla Cina, probabilmente dalla regione tra Birmania, Vietnam del Nord e Yunnan, e infatti questa bevanda si è imposta prima tra i cinesi, che la utilizzavano già nel V secolo per curare la ritenzione idrica e migliorare la digestione.

Dall’anno 1000 il tè si è evoluto da medicina a bevanda quotidiana. Si consumava sotto forma di mattonelle prima arrostite e poi ridotte in polvere da mescolare con acqua bollente. Venivano aggiunti alcuni ingredienti come sale, spezie, burro rancido… E così  ancora oggi viene ancora consumato in Tibet!

Dal 1200 appaiono i primi tè sciolti, più facili da produrre e da preparare, ed inizia la loro esportazione, prima in Asia e poi in Europa. Dal 1600 parte la sua ascesa in Occidente, diventando rapidamente oggetto di un fiorente commercio.

In Giappone appare nel 700, portato dai monaci buddisti, ma si diffonde solo nel XV secolo, codificando uno stile e una cerimonia sempre più ricercati.

Oggi India, Sri Lanka, Cina, Giappone e Kenya ne sono i principali produttori.

tè

I diversi tipi

Ne troviamo di tutti i colori! Le foglie sono sempre della stessa Camellia sinensis, a cambiare sono i processi di produzione. Abbiamo dunque il tè nero (declinato in tante varianti aromatizzate), verde, rosso, bianco. Tutti i tipi di questa bevanda sono privi di calorie (se non zuccherati), di grassi e colesterolo, mentre sono ricchi di tannini, sostanze antiossidanti e stimolanti del sistema nervoso.

Tè o the

Prima di tutto facciamo chiarezza su come si scrive in italiano questa parola. Deriva, come si può immaginare dall’inglese tea. Le due dizioni sono accettate. In inglese la parola viene mutuata dal cinese tcha, che diventa tay e infine tea.

Tè nero

Il tipo più diffuso, ottenuta dalle foglie arrotolate e fermentate. Quest’ultimo è un processo che consiste nel lasciare le foglie in un locale caldo e umido per diverse ore.

Tè verde

Il tè verde, si ottiene dalle foglie vaporizzate e poi arrotolate, senza essere fermentate, così da conservare maggiori proprietà antiossidanti. Gli conferisce un gusto molto diverso.

Tè giallo

Prodotto esclusivamente a partire da gemme, è raro e delicato.

Tè bianco

Quello bianco è lievemente fermentato. Le foglie sono essiccate all’aria aperta e non subiscono alcuna ossidazione. Ha un sapore particolarmente delicato. Ci sono anche delle varietà ‘blu’ come l’Oolong o il Wulong, che si trovano generalmente tra il verde e quello nero, con vari gradi di ossidazione.

Tè rosso

Quello rosso è impropriamente catalogato come tale, in realtà è ricavato da una pianta leguminosa di origine sudafricana chiamata Roiboos. Si tratta di un infuso che non contiene teina.

Pu-erh

Un discorso a parte merita il Pu-erh, che ha un procedimento di post-fermentazione microbica, dopo l’essiccazione, dove le foglie verdi sono compresse in mattonelle.

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Ad ognuno il suo tè: un mondo tutto da scoprire!

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Tè Matcha

Il tradizionale tè giapponese ridotto in una polvere color smeraldo che serve per l’omonima cerimonia, e si gusta dopo averlo mescolato bene con un pennello di bambù. Non è fermentato e si può trovare in varie declinazioni, anche con il riso soffiato, il Gyokuro.

Come si gusta e quando

Come si prepara

Si mette in infusione un piccola quantità – in foglie in un filtro di metallo o direttamente in bustina già pronta – in acqua bollente per alcuni minuti e poi si gusta secondo le proprie abitudini. L’acqua deve essere vicina al punto di ebollizione (a 80°), e la durata dell’infusione varia a seconda del tipo. Dai 3 minuti del quello nero, ai 5 minuti del verde, fino ai 10 minuti del bianco.

Si può scegliere di acquistare sciolto, ricordandosi di conservarlo in una scatola ermetica scura, meglio di metallo, che lo tenga lontano dalla luce. La sua qualità è superiore a quello in bustina.

Dappertutto si trovano le pratiche bustine che possono essere semplicemente messe nella tazza e lasciate in infusione, ma sono molto più costose e di qualità inferiore.

Si possono aggiungere un velo di latte, all’inglese, o una fettina di limone. Si può zuccherare a piacere o dolcificarlo con il miele, ma molti, soprattutto in Oriente, dove lo accompagnano ai pasti, lo preferiscono ‘al naturale’.

tè

Ogni ora il suo tè

Ci sono diversi tipi. Per non perdersi, vi diamo solo alcuni consigli. A seconda della varietà contiene differenti gradi di teina e vitamina C, Sono questi gli elementi da prendere in considerazione per scegliere l’ora in cui bersi una bella tazza.

Mattina. Consigliati i tè neri corposi, come Ceylon o Assam, che risvegliano le papille gustative.

Primo pomeriggio. Il tè verde è perfetto perché ricco di vitamina C, e favorisce la digestione. Tuttavia, è necessario attendere almeno due ore dopo un pasto prima di berne una tazza, in quanto i tannini che contiene limiterebbero l’assorbimento del ferro da parte del corpo

Tardo pomeriggio. Le varietà come il Darjeeling o Keemun, più leggeri, sono ideali per questo momento della giornata. Queste varietà possono essere arricchite da profumazioni, foglie e spezie, e diventare così Earl Grey (con il bergamotto), il tè al gelsomino, tè ai gusti russi, ovvero alle spezie.

Pasti. Il tè nero affumicato potrebbero essere combinato con pasti leggermente speziati, mentre saranno ottimi quelli neri meno forti e dal gusto predominante.

Sera. È possibile berne una tazza anche a fine della giornata, è sufficiente scegliere una varietà povera di teina, come il semi-fermentato Oolong.

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Proprietà

Oltre ad essere gradevole al gusto, questa bevanda ha più cinquecento sostanze attive come tannini, proteine, vitamine B, C ed E, acidi organici, minerali (fosforo, fluoro e magnesio), polifenoli e altre sostanze come la caffeina. Sono soprattutto questi ultimi, come ad esempio il tannino, che conferisce al tè il suo aroma e sapore amaro, ad avere proprietà antiossidanti.

Ed è questo potere antiossidante che rende il tè così benefico per la salute. I polifenoli in realtà rallentano lo stress ossidativo delle cellule e impediscono la moltiplicazione dei radicali liberi nocivi.

Il tè infatti, al contrario del caffè, pur essendo uno stimolante che favorisce la concentrazione, non provoca agitazione. Anzi, è capace di rilassare senza causare sonnolenza, grazie alla presenza di aminoacidi (come la teanina) che hanno una azione rilassante. 

Ricco di oligoelementi che rendono più forti capelli, unghie e smalto dentale, proteggerebbe dalle malattie cardiovascolari, da alcuni tumori o dall’artrite.

Questi benefici arrivano da tutte le varietà, ma in particolare da quelle che consumiamo abitualmente: il tè nero e verde.

Proprietà del tè nero

Ha effetto stimolante grazie alla teinaun alcaloide che aiuta l’attività intellettuale in casi di impegni intensi, ed è tonico del cuore. A rafforzare l’effetto stimolante del tè nero è la teobromina (presente anche nel cioccolato) che è anche antidepressivo.

Tuttavia, gli effetti di questo ingrediente della cucina naturale dipendono dal tipo e dalla durata dell’infusione. Più è breve (circa 2 minuti), più sarà ricco di caffeina e quindi stimolante, anche se non quanto il caffè. Più è lunga (3-5 minuti), maggiore sarà la quantità di acido tannico, che disattiva la caffeina combinandosi con essa, e attenua l’effetto stimolante, e rende amaro il sapore.

Tuttavia, sono presenti molti polifenoli, che lo rendono protettivo nei confronti delle malattie cardiocircolatorie, mentre i tannini svolgono una funzione antinfiammatoria.

La fase di fermentazione rimuove parte delle vitamine e aumenta la quantità di caffeina. Contiene comunque vitamina B, tra cui B1, B2 ed E, potassio, magnesio, calciozinco e fluoruro, che protegge i denti e le ossa.

Proprietà del tè verde

Quello verde è ricco di vitamina C: una tazza copre circa il 10% del suo fabbisogno giornaliero. È consigliato a chi segue diete dimagranti perché ostacola il senso di fame. Inoltre caffeina e teobromina facilitano l’eliminazione dei grassi.

È anche disintossicante, depura l’organismo e, specie dopo un’abbuffata, se ne consiglia l’assunzione in momenti diversi della giornata a partire dal mattino a digiuno, inoltre è diuretico e drenante.

La maggiore quantità di polifenoli rispetto a quello fermentato, lo rende più efficace come antiossidante, in particolare le catechine combattono i radicali liberi, ostacolano la formazione delle cellule tumorali, combattono il colesterolo cattivo (LDL) e proteggono dalle malattie cardiovascolari. Protegge lo stomaco ed è anche ricco di vitamine del gruppo B.

Controindicazioni

Bere tè verde non è raccomandato per le persone con anemia, perché i tannini ostacolano l’assunzione del ferro da parte dell’organismo. Non è indicato per le donne incinte e le persone che soffrono di insufficienza cardiaca.

In caso di insonnia è meglio evitare di berlo nelle ore serali. Questa controindicazione non è invece presente in quello verde, perché il processo di lavorazione elimina gran parte della teina.

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Ultimo aggiornamento il 7 Maggio 2020 da Rossella Vignoli

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