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Green line perché la pubblicità non sia ingannevole

Già in precedenza avevamo affrontato il discorso di come il settore del marketing stia adeguando i suoi parametri per sponsorizzare prodotti green. Oggi essere eco-sostenibili è quasi una moda e come accade ogni volta che un fenomeno diventa di massa, c’è sempre qualcuno che ne approfitta per seguire l’onda del guadagno.

Green line perché la pubblicità non sia ingannevole

Dagli Stati Uniti arrivano pertanto le nuove Green Guide, delle linee guida redatte dalla Federal Trade Commission per evitare che la pubblicità presenti prodotti ingannevoli, facendo credere che ad un basso impatto ambientale quando in realtà non lo è!

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Le linee guida saranno utili anche per i consumatori che potranno essere ben informati durante la loro scelta d’acquisto sulle reali caratteristiche di merci che si autodichiarano come sostenibili.

Cosa si nasconde dietro la dicitura “amico dell’ambiente”, “rispetta la natura”, “naturale”? Se il prodotto in questione non rispetta tutti i canoni previsti durante il suo intero ciclo di vita, non ha senso parlare di merce a basso impatto ambientale, si sta solo volutamente ingannando il consumatore.

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Alcune aziende italiana si stanno adeguando a queste linee guda per migliorare la qualità dei loro prodotti. Barilla rispetta i parametri già dal 2000, ed a seguire troviamo anche Granarolo, Unilever e Nestlé, per citarne solo alcune.

Aguzziamo l’astuzia quando entriamo in un supermercato e non facciamoci abbagliare dalle stampe pubblicitarie sugli involucri! Il greenwashing va combattuto soprattutto da noi consumatori!

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Ultimo aggiornamento il 4 Novembre 2024 da Rossella Vignoli

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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