Ecco i migliori giardini urbani del mondo
Veri simboli di rinascita e riqualificazione urbana
Ecco alcuni esempi tra i migliori giardini urbani del mondo: a volte giardino verticale, altre tetti verdi o installazioni vegetali pensate per rendere lo spazio urbano e il design il più possibile in equilibrio con la natura.
Sommario
- L’importanza del verde in città
- I migliori giardini urbani del mondo: la nostra classifica
- Gardens by the Bay (Singapore)
- Giardini botanici di Kew a Londra (Regno Unito)
- Giardini pensili del Park Royal Hotel (Singapore)
- Acros Building a Fukuoka (Giappone)
- Parco Güell a Barcellona (Spagna)
- Central Park a New York (USA)
- Nanyang University (Singapore)
- High Line Park di New York (USA)
- California Academy of Sciences a San Francisco (USA)
- Parque Ibirapuera di São Paulo (Brasile)
- Rikugien Garden di Tokyo (Giappone)
- Namba Park di Osaka (Giappone)
- Giardini di Boboli a Firenze (Italia)
- Fuori classifica: Awaji Yumebutai di Hyogo (Giappone)
- Altri luoghi meravigliosi
L’importanza del verde in città
Il verde dei parchi urbani è un importante polmone di aria pura per chi vive nelle dense aree metropolitane. Costituisce l’occasione per riconnettersi ad uno spazio naturale di tranquillità dove riposarsi, fare attività sportiva, permettere ai bambini di giocare, e allontanarsi dallo stress accumulato e amplificato dal cemento e dal traffico tipico delle grandi città.
Un giardino pubblico urbano è essenziale per la qualità della vita in città. Non solo per l’estetica, ma per ì numerosi benefici ambientali, sociali, psicologici ed economici che portano agli abitanti.
A livello ambientale, i benefici dei giardini urbani possono essere:
- Miglioramento della qualità dell’aria. Le piante assorbono inquinanti atmosferici e CO2, e producono ossigeno attraverso la fotosintesi.
- Regolazione del clima. Contribuisce a ridurre il fenomeno dell”isola di calore tipica degli spazi urbani, fornendo ombra e rinfrescando l’aria attraverso l’evaporazione e la traspirazione delle piante.
- Conservazione della biodiversità. Sono habitat per molte specie di piante, animali e insetti, contribuendo così a mantenere la biodiversità in città.
- Gestione delle acque piovane. Aiutano ad assorbire l’acqua piovana in eccesso, riducendo il deflusso superficiale e il rischio di inondazioni nelle strade e edifici.
A livello di benefici sociali e psicologici si ottengono occasioni di:
- Ricreazione e relax. Parchi e i giardini sono luoghi ideali per fare dell’esercizio fisico, per far giocare i più piccoli che in genere abitano in appartamenti, e per rilassarsi. E queste attività contribuiscono al benessere fisico e mentale dei cittadini.
- Inclusione sociale e coesione comunitaria. Favoriscono l’incontro e l’interazione tra persone di diversa età e background sociale, rafforzando il senso di comunità.
- Riduzione dello stress: il contatto con la natura aiuta a diminuire i livelli di stress e a migliorare l’umore.
- Benefici per la salute: studi hanno dimostrato che l’accesso a spazi verdi urbani è associato a miglioramenti della salute mentale, riduzione dell’obesità e allungamento della vita.
Connessi agli spazi green cittadini, ci sono anche numerosi benefici di tipo economico, anche se non così evidenti:
- Aumento del valore degli immobili. Una legge economica più a volte studiata indica che il valore delle proprietà vicine a parchi e spazi verdi tende ad aumentare rispetto a zone con poco verde.
- Turismo. Alcuni parchi costituiscono anche un’attrazione turistica, contribuendo all’economia locale.
- Riduzione dei costi sanitari. Anche questo un valore poco evidente, ma vero. Se un cittadino vive vicino ad uno spazio verde e lo pratica, avrà una migliore qualità dell’aria e anche uno stile di vita più sano, e questo alla lunga, riduce i costi sanitari.
Ci sono infine anche alcuni benefici legati alle aree verdi urbane che si applicano al mondo dell’educazione e della cultura, anch’essi non immediati da vedere, ma fondamentali:
- Educazione ambientale. Possono essere utilizzati per programmi educativi sulle pratiche sostenibili e sull’importanza della conservazione della natura.
- Patrimonio culturale. Molti parchi hanno un valore storico e culturale, in particolari quelli storici o progettati da grandi architetti e paesaggisti, e sono un landmark culturale della città.
I migliori giardini urbani del mondo: la nostra classifica
Molte metropoli hanno conservato uno o più parchi, magari come parte di un giardino all’Italiana che decorava una villa nobiliare oggi nel centro città, come ad esempio il parco dei giardini di Boboli a Firenze, oppure come il magnifico esempio di giardino alla francese delle Tuileries a Parigi. Ma possono essere anche costruiti ex-novo secondo le idee più nuove in fatto di giardinaggio e verde urbano, come o ancora come il risultato di una riconversione di luoghi dismessi, come la High Line di New York, dove un tempo passava la metro.
I giardini urbani sono elementi che rendono le città più ecologiche e vivibili e che spesso diventano simboli importanti di riqualificazione e sostenibilità della città stessa.
Vi proponiamo di seguito la nostra selezione di giardini e parchi urbani storici o ultra-moderni, creati sia sui tetti di edifici che nel cuore della città, ricavati da spazi bonificati o progettati come parte del paesaggio urbano.
Gardens by the Bay (Singapore)
Il parco Gardens by the Bay, rientra nella strategia del Governo di Singapore di trasformare la capitale da “città-giardino” a “città in giardino”. L’obiettivo dichiarato è quello di migliorare la qualità della vita, attraverso il verde e la flora.
In questo parco ci sono diverse installazioni green come le Cloud Mountain ed i Supertree.
La Cloud Mountain è una montagna alta 42 m con la struttura completamente rivestita di piante, soprattuto quelle epifite (come orchidee e felci) insieme a licopodi, bromeliacee e anthurium. La vetta è accessibile tramite un ascensore. Una volta in cima, i visitatori possono scendere seguendo un percorso circolare lungo 140 metri, dal quale si può osservare anche la rinfrescante cascata di 35 m.
Un altro luogo suggestivo situato nei Gardens by the Bay è l’area dei Supertree: un giardino con alberi giganti di acciaio. Sì, di acciaio, ma dal cuore green. Gli alberi, alti dai 25 ai 50 m, sono realizzati con materiali ecosostenibili. La loro chioma è in realtà un insieme di pannelli fotovoltaici e di serbatoi di raccoglimento dell’acqua piovana. E, dulcis in fundo, i tronchi degli alberi ospitano numerose specie di piante, che cambiano colore a seconda della stagione.
Giardini botanici di Kew a Londra (Regno Unito)
Tra i giardini urbani più noti, non possono mancare questi: conosciuti come Kew Gardens, sono patrimonio mondiale dell’UNESCO e ospitano le famose serre tropicali con una delle collezioni di piante più grandi e diverse al Mondo.
Sono 132 ettari di spazi verdi, prati a perdita d’occhio, alberi straordinari, enormi serre che ospitano rare varietà di palme, succulente, carnivore, ninfee, epifite ed esemplari in via di estinzione, un giardino giapponese, un leggendario erbario… Sono curati da un esercito di giardinieri, ricercatori e volontari e custodiscono la memoria vegetale da quasi due secoli.
Realizzati a metà ‘800 si trovano nell’area sud di Londra, presso Richmond, oggi parte della città e servita dalla metropolitana. Oggi impiegano quasi 800 persone (tra cui circa 350 scienziati) in un incredibile parco giochi educativo e sperimentale dove si coltivano con passione la divulgazione e la ricerca botanica. Ogni anno arrivano 2 milioni di visitatori per esplorare le oltre 2.000 specie e varietà speciali e 14.000 alberi, regnod egli scoiattoli…
Giardini pensili del Park Royal Hotel (Singapore)
Un angolo di giungla affacciato sulla città di Singapore. Si tratta del Park Royal Hotel, un hotel di lusso dal design contemporaneo, disposto su sei livelli per un totale di oltre 15.000 metri quadrati. La sua particolarità è quella di essere dotato di ampie terrazze lussureggianti con meravigliosi giardini pensili.
Alcuni piani sono provvisti di un giardini con flora locale, cascate d’acqua private ad arricchire le camere dell’albergo.
L’hotel è nato dall’esigenza di valorizzare lo skyline di Singapore, attraverso un chiaro richiamo alla Natura.
Acros Building a Fukuoka (Giappone)
Anche il Giappone ha una grande tradizione di giardini urbani. Inaugurato come centro culturale internazionale nel 1995, l’edificio è una delle prime costruzioni moderne in architettura ecologica. Se è osservato dal lato che sporge sulla strada commerciale più importante di Fukuoka, l’immobile non sembra essere particolarmente originale, a causa delle sue tradizionali pareti di vetro. Se lo si guarda invece dall’altro lato, l’edificio sorprende i passanti.
Già, perché si trasforma in un enorme giardino pensile valorizzato da circa 35.000 piante dislocate sui vari piani e costituito da terrazze panoramiche rivolte verso il parco interno.
Il verde che ricopre l’Acros Building permette una regolazione costante della temperatura, facendo così diminuire i consumi energetici dell’intero edificio. All’interno dello stabile ci sono uffici, abitazioni e altri spazi dedicati a servizi vari (sala conferenze, galleria e ampio atrio).
Il parco interno – di ben 100.000 metri quadrati – è invece ideale per pranzare o semplicemente per rilassarsi.
Parco Güell a Barcellona (Spagna)
Nel cuore di Barcellona, il Parco Guell è giardino fantasmagorico progettato all’inizio del XX secolo dall’architetto Antoni Gaudí, questo parco è che lo ha reso famoso per le sue strutture colorate, i mosaici e le forme architettoniche uniche.
Central Park a New York (USA)
Il più famoso spazio verde al mondo è proprio questo parco urbano immortalato in numerosi film e libri. Il Central Park si trova a Manhattan ed è un parco storico ed una vera e propria icona che offre ampi spazi verdi, laghetti, sentieri boschivi e campi sportivi nel cuore della città di New York.
Nanyang University (Singapore)
La struttura di cinque piani dell’Università di Nanyang ha una facciata in vetro che offre benefici all’intera costruzione, sia da un punto di vista di risparmio energetico sia di benessere, grazie alla luce naturale che penetra dalle vetrate.
La struttura unisce il paesaggio con l’edificio, la natura col design innovativo.
High Line Park di New York (USA)
Tra i giardini urbani più innovativi va annoverato il parco della High Line a New York: è costruito su una vecchia linea ferroviaria abbandonata, la sopraelevata delle strade del West Side di Manhattan. In disuso dal 1980, la linea rischiò di essere demolita, ma iniziarono i lavori della sua riqualificazione strutturale grazie all’interesse degli “Amici della High Line”.
Oggi il giardino sopraelevato è un posto dove i cittadini possono passeggiare, fare jogging e trovare un pò di relax dalla vita frenetica della Grande Mela.
Si tratta, a nostro parere, di uno dei più luminosi esempi di riqualificazione urbana degli ultimi decenni da cui prendere spunto.
California Academy of Sciences a San Francisco (USA)
Ricoperto da graminacee e progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, l’imponente tetto verde di 50mila mq del California Academy of Sciences di San Francisco ha la funzione di isolare termicamente la struttura interna.
Inoltre, cattura l’acqua piovana ed è circondato da 55 mila pannelli fotovoltaici, tra le più efficienti del mercato.
Parque Ibirapuera di São Paulo (Brasile)
Progettato dall’architetto Oscar Niemeyer, il Parque Ibirapuera è il polmone verde di São Paulo ed un centro culturale che ospita musei, sale da concerto e bellissimi spazi green all’aperto.
Inaugurato nel 1954, il Parco Ibirapuera sorge in un’area di 1.584.000 mq che prima era una zona paludosa che ospitava un villaggio indigeno. Nasce dall’idea di avere un grande spazio verde urbano ispirato al Bois de Boulogne di Parigi e all’Hyde Park di Londra. Nel 1927, Manuel Lopes de Oliveira, appassionato di piante, iniziò a piantare centinaia di eucalipti australiani per drenare il terreno ed eliminare l’umidità in eccesso. Dopo varie proposte e riformulazioni, è il progetto di Oscar Niemeyer e della sua équipe che rimane tuttora nel Parco Ibirapuera.
Oggi è un affermato luogo di svago e cultura, che attira ogni giorno migliaia di persone, che visitano i musei e le mostre presenti al suo interno, o praticano semplicemente passeggiano o fanno sport, prendono il sole o si rilassano.
Sono ben 314 le specie animali che condividono lo spazio con i visitatori (18 milioni di visitatori all’anno), tra cui diversi tipi di farfalle, e pesci, rettili (tartarughe, tigri d’acqua e serpenti), pipistrelli e opossum dalle orecchie nere e oltre 200 specie di uccelli, tra cui stormi di pappagalli e parrocchetti, colibrì e uccelli migratori, come gli aironi, i moriglioni ed i martin pescatori.
Rikugien Garden di Tokyo (Giappone)
È un tradizionale giardino giapponese che riproduce in miniatura le scene classiche della poesia giapponese, un luogo di riflessione e contemplazione nel centro dell’enorme metropoli nipponica. I suoi paesaggi sono ispirati alla poesia giapponese nota come waka, e fu creato nel periodo Genroku (1702) da Yanagisawa Yoshiyasu, amico dello shogun Tokugawa Tsunayoshi.
Ancora oggi è oggetto di una cura maniacale, tanto che le erbacce vengono estirpate a mano per ottenere un prato perfetto!
Una curiosità su questo grande e magnifico parco è il timbro che si trova proprio accanto all’ingresso, e che si utilizza come ricordo della visita a Rikugien. In realtà, ogni luogo turistico famoso del Giappone ne ha uno. I bambini giapponesi acquistano degli album speciali per raccogliere questi souvenir nelle stazioni per compilare e completare i loro album di francobolli.
Namba Park di Osaka (Giappone)
Nella vivace espansione urbana di Osaka, l’architetto Jon Jerde ha progettato Namba Parks, sede di uffici e centro commerciale (con cinema, negozi e ristoranti) dalle sembianze di un parco cittadino.
Realizzato nel luogo dove era costruito lo stadio di baseball della città, Namba Parks ricorda un paesaggio naturale grazie ai tetti verdi, le terrazze-giardino e le forme armoniose della struttura. Le pareti ondulate sembrano essere state modellate dal vento, per ricreare l’effetto dei grandi canyon.
Giardini di Boboli a Firenze (Italia)
Considerati tra i giardini storici più belli al Mondo, quelli di Boboli a Firenze sono situati dietro Palazzo Pitti, e costituiscono uno splendido esempio di giardino all’italiana con statue, grotte e fontane, un laghetto, ed un antico anfiteatro. Al centro si erge un obelisco egizio portato da Villa Medici a Roma.
Si tratta del più grande spazio verde di Firenze, con una superficie di 45.000 mq che la famiglia Medici acquistò assieme a Palazzo Pitti nel 1550. All’inizio il parco era costituito esclusivamente dall’area tra il palazzo e il Forte di Belvedere, ma poi, nel XVII secolo il giardino fu esteso a sud-ovest. Il parco venne aperto al pubblico nel 1766.
Fuori classifica: Awaji Yumebutai di Hyogo (Giappone)
Infine, una soluzione davvero particolare. Non la definiremmo “bella”, ma geniale. Il complesso di Awaji-Yumebutai è una struttura molto originale nel suo genere, praticamente unica.
Progettata da Tadao Ando e costruita per ripristinare l’ambiente circostante dopo il terremoto del 1995, la realizzazione è quella di un giardino terrazzato che mostra la ricchezza della flora autoctona. Chiamato anche parco dai mille gradini, è organizzato su più livelli terrazzati.
Originariamente, su questo terreno era prevista la costruzione del Kansai International Airport, ma Ando ha voluto ricostruire e valorizzare l’ambiente danneggiato, costruendo l’intera struttura su questo concetto.
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Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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