I musei della montagna di Reinhold Messner
Il mondo dello scalatore è racchiuso in alcuni castelli medievali in cima alle montagne dell'Alto Adfge
Reinhold Messner è lo scalatore e alpinista più noto dei nostri tempi. Detentore di innumerevoli primati alpinistici, al suo attivo conta 3500 imprese e durante le sue spedizioni ha attraversato a piedi Antartide, Groenlandia, Tibet e i deserti Gobi e Takla Makan.
Non solo ha trasformato la sua passione per la natura e le montagne in un lavoro, ma ha deciso di mettere le sue esperienze di vita a disposizione degli altri, riunendole in un grande progetto museale, i musei della montagna di Reinhold Messner. Costituito da cinque strutture: Firmian, Ortles, Dolomites, Ripa e Juvel, e aperto al pubblico dal 2006, il MMM si rivela un centro di rilievo che indaga il tema della montagna e della delicata relazione che l’uomo instaura con essa.
I cinque musei sono dedicati ognuno ad un aspetto particolare di questo mondo e si integrano fra loro completandosi vicendevolmente.
Sommario
Cosa sono i musei della montagna di Reinhold Messner
Sono un progetto museale ideato dall’alpinista Reinhold Messner, composto da sei musei sparsi tra Alto Adige, Veneto e Trentino-Alto Adige e chiamato MMM ovvero Messner Mountain Museum.
Non si tratta di semplici musei di alpinismo, ma di un percorso che esplora il rapporto tra l’uomo e la montagna, attraverso diverse prospettive: l’arte, la storia, la cultura, la religione e l’esperienza alpinistica stessa.
Si compone di 6 strutture inserite in altrettanti edifici storici sparsi tra l’Alto Adige e il Cadore.
- MMM Firmian (Bolzano): si trova all’interno del Castel Firmiano, ed è il cuore del progetto, si concentra sul tema del rapporto uomo-montagna. Esplora la storia dell’alpinismo, le grandi spedizioni, l’importanza delle montagne per l’uomo e l’impatto del turismo.
- MMM Juval (Castelbello-Ciardes): nel Castello Juval, che è anche la residenza di Messner, questo museo è dedicato al ‘mito della montagna’ e ospita una collezione di oggetti d’arte provenienti da diverse culture, maschere, oggetti rituali e dipinti che testimoniano la fascinazione dell’uomo per le montagne.
- MMM Dolomites (Monte Rite): sito in un’ex fortezza della Prima Guerra Mondiale sul Monte Rite, questo museo è dedicato alle Dolomiti, alla loro geologia, alla storia dell’alpinismo dolomitico e all’arte ispirata da queste montagne.
- MMM Ortles (Solda): è a Solda, ai piedi dell’Ortles, ed è dedicato al tema del ‘ghiaccio, ai ghiacciai e al mondo dell’alpinismo su ghiaccio’. Si trova parzialmente sottoterra e offre un’esperienza immersiva nel mondo del ghiaccio perenne.
- MMM Ripa (Brunico): si trova a Brunico, all’interno del Castello di Brunico, ed esplora il tema delle ‘popolazioni di montagna di tutto il mondo’, le loro culture, tradizioni e il loro rapporto con l’ambiente.
- MMM Corones (Plan de Corones): sito sulla cima di Plan de Corones, questo museo, progettato da Zaha Hadid, è dedicato all’alpinismo tradizionale e offre una vista panoramica spettacolare sulle Dolomiti.
Trovate altre informazioni pratiche sul sito del museo: messner-mountain-museum.it
Perché creare i musei della montagna
L’alpinista re degli ottomila ha ideato questo progetto per condividere la sua profonda passione per la montagna e per trasmettere un messaggio di rispetto e consapevolezza nei confronti dell’ambiente alpino.
Non ha mai pensato di voler celebrare le proprie imprese alpinistiche, ma voleva fare una riflessione sul rapporto complesso e multiforme tra l’uomo e la montagna, attraverso diverse discipline e prospettive.
Cosa espongono i musei della montagna di Reinhold Messner
Ogni museo ha un tema specifico. Le mostre includono delle collezioni di oggetti legati alla montagna, quali attrezzature alpinistiche storiche, mappe, strumenti scientifici, oggetti d’arte provenienti da diverse culture, reperti archeologici.
Percorsi interattivi ed installazioni multimediali permettono di approfondire la conoscenza delle montagne e dell’alpinismo.
Ma non mancano opere di artisti contemporanei che si confrontano con il tema della montagna.
Non si tratta di musei, ma veri e propri luoghi di esperienza, dove il visitatore può immergersi nel mondo della montagna e riflettere sul suo significato per l’uomo. La scelta di luoghi suggestivi e la varietà dei temi trattati rendono questo progetto unico nel suo genere.
Ed ora alcuni dettagli sui varie strutture della rete museale ideata dal grande alpinista.
Messner Mountain Museum a Firmian
Il centro del complesso museale è Messner Mountain Museum a Firmian, in italiano Castel Firmiano, un castello noto anche come Schloss Sigmundskron. Il Maniero è situato nella periferia sud-occidentale di Bolzano sulla destra dell’Adige ed è menzionato per la prima volta con il nome Formicaria (Formigar) nel 945.
Non a caso è stato scelto come cuore del polo museale, difatti, si tratta di un luogo importante per la storia del Sud Tirolo sin dalla seconda metà del 400, quando acquisì prestigio grazie al principe del Tirolo Sigismondo il Danaroso. A metà del secolo scorso è divenuto un simbolo di autonomia altoatesina, prestandosi come sede per una grande manifestazione, volta a rivendicare l’effettiva autonomia provinciale dell’Alto Adige.
La parte più antica del castello, precedente alla sua costruzione, è la cappella dedicata ai Santi Biagio e Ulrico, che attualmente si trova nel punto più alto della struttura, dove sono ancora presenti esigui elementi dell’antico nucleo Formigar.
Inoltre i lavori di restauro più recenti hanno portato alla luce una tomba con resti di uno scheletro femminile risalente addirittura al periodo neolitico (probabilmente datata tra i 6.000 e i 7.000 anni).
Gli spazi dedicati agli allestimenti coprono una superficie di più di 1100 m2. Nella Torre Bianca (Weißer Turm) è allestito uno spazio dedicato alla storia contemporanea. Nel castello è inoltre disponibile un’arena per conferenze, concerti e mostre.
In particolare il museo non vuole essere una mera esposizione di documenti inerenti alla montagna, ma intende porsi come un luogo di incontro tra montagna e genti, fornendo spiegazioni e informazioni sull’alpinismo, l’orogenesi delle catene montuose e le vette più celebri, oltre a porsi come un elemento architettonico prezioso per la storia locale.
Ogni anno ospita delle mostre temporanee, ed è aperto al pubblico da inizio marzo a fine novembre, dalle ore 10 alle 18, con chiusura il giovedì ed è quindi ideale per piccole gite famigliari nel fine settimana.
Museo Juval a Castelbello
Il Museo Juval si trova a Castelbello (Ciardes) in Val Venosta ospita il tema della montagna come elemento sacro viene raccontato tramite dipinti e impreziosito dall’esposizione di oggetti tibetani, maschere provenienti da tutto il mondo ed equipaggiamenti usati da Messner durante i suoi viaggi. Lo Juval è aperto da settembre a novembre con chiusura il mercoledì.
Il Museo Dolomites sul Monte Rite
Il Museo Dolomites, sul Monte Rite a più di 2000 m d’altezza a Cibiana di Cadore, propone l’allestimento “Dolomiti – Rocce: La realtà verticale” all’interno di un forte costruito durante la Prima guerra mondiale. Il Dolomites, dedicato all’elemento roccia e all’alpinismo dolomitico, è visitabile durante il periodo estivo dal 30 giugno alla fine di settembre.
Il Museo Ortles a Solda
Il Museo Ortles è sito a Solda contornato da cime suggestive. Espone la mostra “Ghiaccio – Ortles: Mondi di ghiaccio e cristallo” all’interno di una struttura sotterranea. Il tema del ghiaccio viene trattato sotto vari aspetti dagli sport come lo sci e l’arrampicata alle spedizioni ai poli.
Accanto al museo, noto per ospitare anche il corpo di un esemplare di giovane yeti (contribuendo a spiegare la genesi delle leggende nate attorno a questa creatura) Messner ospita anche il suo allevamento di yak, il bovino originario dell’Himalaya portato in Italia dal ‘re degli 8000’.
È visitabile tutto l’anno, escluso il periodo dalla seconda domenica di ottobre alla seconda domenica di dicembre e dalla prima alla quarta domenica di maggio, con chiusura il martedì.
Il Museo Ripa nel Castello di Brunico
La quinta struttura, il Museo Ripa, si trova nel Castello di Brunico, ed è stata inaugurata da poco. Il Ripa è dedicato al tema Popoli di montagna: la realtà profana delle montagne e fondamentalmente è nato per essere un luogo di scambio culturale tra la popolazione locale e i visitatori.
Il museo è aperto dal 3 luglio fino al 1 novembre e dal 8 dicembre a fine marzo con chiusura il martedì.
Grazie al progetto portato avanti nel polo museale il mondo delle vette più impervie e dei paesaggi di ghiaccio e rocce viene scandagliato nelle sue varie sfaccettature per proporre sia a chi vive la montagna che ai semplici turisti punti di vista diversi ed inaspettati supportati dalla grande esperienza e passione di Messner. Senza dubbio una visita anche ad uno solo dei cinque musei si presenta suggestiva e di valore.
ll Museo Corones a Plan de Corones
Questa è la struttura più recente ed il culmine del Messner-pensiero. Si trova sulla sommità della montagna, a 2.275 m, sulla cima del Plan de Corones, ed è stato progettato dalla nota architetto anglo-iraniana Zaha Hadid, Si concentra sul tema dell’alpinismo tradizionale e l’arrampicata su grandi pareti.
Inaugurato nel 2015 è raggiungibile solo con la funivia, ed occupa oltre 1000 mq di superficie con degli avveneristici tunnel di cemento che fuoriescono dalla montagna. Dalle vetrate si apre una vista panoramica spettacolare sulle Dolomiti circostanti.
Il percorso vuole raccontare i grandi alpinisti che hanno realizzato imprese eroiche ma anche filosofi e pionieri, tutti accomunati dall’obiettivo del confronto tra uomo e montagna e dall’idea sono passati all’azione.
Quest’ultima sede ha creato particolari discussioni sullo scempio di un paesaggio naturale poichè è stata scavata parte della cima.
Gli orari sono legati alla funivia ed è aperto tutti i giorni della stagione estiva.
Foto di copertina di Ordercrazy
Altre informazioni
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Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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