Il Parco regionale del Matese in Campania
Una gita in un aprco poco conosciuto della zona di Benevento
Il Parco Regionale del Matese, esteso tra le province di Benevento e Caserta, è un territorio che alterna aree selvagge a paesaggi dolci, con laghi dalle acque azzurre in cui si specchiano le cime delle montagne, centri storici originali e ottimamente conservati, prodotti tipici genuini, unici e saporiti. Conosciamolo meglio.
Dove è il Parco regionale del Matese
A cavallo tra Campania e Molise è una delle aree naturali più affascinanti dell’Appennino centro-meridionale. Con una superficie di oltre 33.000 ettari, è caratterizzato da un territorio vario e ricco di biodiversità, comprendendo laghi, montagne, grotte e boschi incontaminati.
Rappresenta una meta ideale per chi ama immergersi nella natura e scoprire paesaggi mozzafiato, ma anche per chi è alla ricerca di cultura e tradizioni locali.
Si trova infatti al centro di una catena di monti prevalentemente calcarei, elevati al grado di patrimonio protetto nel 2002. Un vero e proprio paradiso di biodiversità, con boschi e praterie che si estendono lungo un’asse Nordest-Sudovest, dalle valli dei fiumi Lete e Sava, fino alla valle del Fiume Tammaro, in provincia di Benevento.
Questo allineamento influisce sulle caratteristiche climatiche del territorio, che, nelle zone in quota, rappresenta l’ultimo baluardo del clima continentale, mentre laddove i rilievi diradano verso il Tirreno, i venti caldi che giungono dalle coste danno forma a profumati paesaggi mediterranei.
Com’è il Parco regionale del Matese
L’elemento peculiare del territorio è la ricchezza dei pascoli, determinando un notevole sviluppo della pastorizia che, insieme all’agricoltura ed allo sfruttamento dei boschi, ha rappresentato nel passato la principale fonte di reddito delle popolazioni dell’area.
La catena del Matese rappresenta il primo fronte dell’Appennino meridionale, con la cima del Monte Miletto, situato nel versante molisano, quale vetta più alta con i suoi 2050 m sul livello del mare. Ma il comprensorio è costellato da tante altre vette, di minore altezza, da conche e specchi dí acqua come il Lago del Matese, il lago carsico più alto d’Italia.
Il fenomeno del carsismo da queste parti la fa da padrone, come dimostra la presenza di doline, voragini, grotte, inghiottitoi con corsi d’acqua che si inabissano e ricompaiono in superficie, torrenti che si formano dai numerosi stillicidi provenienti dalle frattura delle rocce.
Al pari dei fenomeni erosivi, l’area è resa interessante da una ricca varietà di fiori e piante: i rilievi sono ammantati di faggete che coprono i versanti alle quote più elevate, soprattutto nel versante orientale. A quote più basse domina il bosco misto che spesso si interseca con i castagneti modellati dall’uomo, e con le leccete che risalgono dal piede del massiccio specialmente nei quadranti più caldi dell’area.
Le piante tipiche del Parco del Matese
Fioriscono numerose le specie di orchidee selvatiche del genere Orchis. Le rupi ospitano una interessante flora ricca di endemismi e specie rare.
Dalle sassifraghe alle viole dei pascoli rupestri, dalle pedicolari ai verbaschi. Notevole, infine, la presenza nel territorio del comune di Fontegreca di una vasta cipresseta spontanea, con alberi che raggiungono i 30 m di altezza.
Quali animali si trovano nel Parco del Matese
Eccezionale si presenta anche il patrimonio faunistico: i rilievi sono frequentati dal lupo e dal gatto selvatico. Tra i boschi misti dominano invece gli uccelli rapaci, aquile reali, falchi pellegrini, astori, sparvieri e poiane.
La presenza di numerosi laghi rende interessante la pratica del birdwatching, grazie alla presenza di nidificanti come lo svasso maggiore, il tarabusino ed il germano reale, presenze fisse insieme all’airone bianco maggiore, alla cicogna bianca e la più rara nera.
Ed ancora va ricordata la presenza nel Parco della salmandrina dagli occhiali e tra i rettili dell’ormai raro orbettino.
Cosa vedere nel Parco del Matese
Nella varietà incredibile di luoghi da scoprire spiccano alcuni luoghi che vale la pena visitare:
- Il Lago del Matese: situato a un’altitudine di circa 1000 m, è uno dei laghi carsici più grandi d’Italia. La sua bellezza naturale è accentuata dalle montagne circostanti, come il Monte Miletto, la vetta più alta del parco con i suoi 2050 m. Qui, si possono fare delle splendide passeggiate e dedicarsi al birdwatching
(ilovecampitellomatese.com) (Narrabondo).
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Le Grotte del Lete: sono spettacolari grotte calcaree con camere ornate di stalattiti e stalagmiti che creano giochi di luce unici, accessibili solo con l’aiuto di una guida esperta.
- La Cipresseta di Fontegreca: è un’area boschiva spontanea di oltre 70 ettari, perfetta per escursioni a piedi o in mountain bike. Il torrente Sava, con le sue piscine naturali, è ideale per rinfrescarsi nelle giornate estive(Grande Campania).
- Le gole di Caccaviola a Cusano Mutri, per poter osservare una fauna selvatica in libertà come volpi, lupi e cinghiali
- Borghi antichi dal fascino arcaico, inerpicati tra le montagne, in zone raggungibili solo da stradine tortuose, connotati da ritmi lenti, vita legata all’agricoltura, dove spesso non arriva nemmeno il segnale internet.
Quali attività fare nel Parco del Matese
Nel parco troveranno pane per i loro denti sia gli amanti delle avventure solitarie che la famiglia con bambini, perché sono possibili diverse attività:
- Escursioni a piedi e a cavallo: con percorsi che si adattano a vari livelli di difficoltà, si possono esplorare montagne, valli e laghi del parco. Tra i sentieri più suggestivi c’è quello che conduce al Monte La Gallinola, da cui si può godere di una vista panoramica mozzafiato.
- Ciclismo e mountain bike: frazie alle strade sterrate e ai sentieri montani, il parco è ideale per chi ama esplorare su due ruote
- Canyoing: le forre del fiume Lete e il canyon di Gallo Matese offrono percorsi spettacolari per gli amanti di questo sport.
- Sport invernali: in inverno, il parco si trasforma in un paradiso per sciare, con sci da discesa, sci di fondo e snowboard, oppure ciaspolare con percorsi dedicati su Monte Miletto
- Altri sport: si possono effettuare anche arrampicate su roccia e ghiaccio, voli in deltaplano o col parapendio da i monti
Si possono visitare anche i vari borghi medievali ottimamente conservati, disseminati sul territorio, percorrendo una rete di sentieri segnati e facilmente individuabili. Si sviluppano in prevalenza sull’antica rete dei tracciati e dei tratturelli della transumanza e consentono di ammirare paesaggi di rara bellezza.
Sono tante le opportunità offerte al turista, oltre ad interessanti escursioni guidate tra folklore, storie di brigantaggio e ambienti incontaminati.
Informazioni pratiche per visitare il Parco
Maggiori informazioni sul Parco del Matese si possono recuperare visitando il sito ufficiale dell’ente di conservazione: parcoregionaledelmatese.it
Inoltre, per prenotare una vista nei periodi più affollati o pianificare bene le attività che volete fare nel Parco, meglio andare sul sito ufficiale: prenotamatese.it, dove troverete l’accesso alla sezione ‘Associazioni & Guide’ per escursioni e visite ai monumenti, ai paesi ed alla sezione ‘B&B‘ e ‘Ristoranti’, per prenotare degustazioni e pranzi con i prodotti tipici del Matese.
La zona offre numerose soluzioni per il pernottamento, che vanno da agriturismi immersi nella natura a piccole locande nei borghi circostanti. Tra i borghi più suggestivi vi sono Piedimonte Matese, Prata Sannita e Letino, dove si possono trovare alloggi in case antiche e gustare la cucina tipica del Sannio.
Tra i piatti da non perdere ci sono il caciocavallo podolico, i formaggi di capra e pecora e i salumi artigianali. Le trattorie locali offrono anche specialità a base di tartufo e funghi porcini, che crescono abbondantemente nelle foreste del parco. Altri piatti caratteristici sono la pasta alla matesina, la zuppa di fagioli, e le carni alla brace.
Il parco è visitabile tutto l’anno, ma la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per chi ama fare escursioni e osservare la natura in tutto il suo splendore.
In estate, è un rifugio fresco dalle alte temperature, con le sue montagne e laghi che invitano al relax. L’inverno, invece, è perfetto per gli sport sulla neve e per chi cerca un’atmosfera più tranquilla
Come arrivare al Parco Regionale del Matese
Il Parco è facilmente accessibile sia da Campania che dal Molise.
- In auto. Da Napoli, si percorre l’autostrada A1 fino all’uscita di Caianello per proseguire fino a Piedimonte Matese. Da Roma, si prende la A1 in direzione Napoli fino a Caianello. Anche da Campobasso il Parco è ben collegato, prendendo la SS17 in direzione Bojano. Arrivando dal tratto molisano della A1 si esce a San Vittore. Una volta giunti potete esplorare le varie aree tramite una rete di strade secondarie che collegano i piccoli borghi e i punti di interesse principali. Tenete presente che le strade interne al parco possono essere tortuose e strette.
- In treno: le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Caianello e Piedimonte Matese (versante campano) e Isernia (versante molisano). Da lì, è possibile proseguire con autobus o taxi.
- In autobus: esistono collegamenti autobus da diverse città campane e molisane verso i comuni del Matese.
Crediti foto di copertina: parcoregionaledelmatese.it
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Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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