Il primo volo civile con biocarburanti lo fa Lufthansa
Viaggiare green anche in aereo? Da oggi in Scandinavia è possibile grazie ad un bio-cherosene ecologico che tutti i vettori delle flotte civili che faranno scalo a Oslo potranno utilizzare per fare il pieno.
L’introduzione di questo carburante ecologico per aerei che consente di ridurre significativamente le emissioni sprigionate nell’atmosfera è partita a gennaio scorso ed ha inaugurato una vera e propria svolta ambientalista nel futuro del trasporto civile aereo nei cieli del Nord Europa.
Il primo jet a fare il pieno di bio-cherosene è nello scalo di Gardermoen (il più importante aeroporto della capitale scandinava) è stato un Airbus 320 della tedesca Lufthansa, ma già altre compagnie aeree come la Star Alliance, la SAS Scandinava, la Austrian e la KLM si sono associate all’iniziativa.
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A promuovere questa importante novità ci ha pensato la compagnia Avinor, società che gestisce gli aeroporti norvegesi, in collaborazione con Air BP (che ha fornito il carburante) e la SkyNRG, azienda che produce carburanti biologici. L’accordo tra Avinor e Air BP prevede la fornitura di 1,25 milioni di litri di bio-cherosene, la cui diffusione dovrebbe consentire di raggiungere l’ambizioso obiettivo della IATA (Associazione Internazionale di traffico aereo) di dimezzare le emissioni dell’aviazione civile entro il 2050.
Analogamente, anche la compagnia low-cost Easy-Jet ha da poco annunciato un progetto volto a ridurre l’impatto ambientale dei voli civili attraverso un rivoluzionario sistema di alimentazione a idrogeno per i propri aeromobili, ad emissione zero, che consentirà di risparmiare 50.000 tonnellate di carburante ogni anno. L’obiettivo che i vertici della compagnia intendo centrare entro il 2020 è una riduzione del 7% delle emissioni totali.
L’idea dell’aereo ibrido si basa sull’utilizzo di una cella a idrogeno combustibile posizionata nella stiva dell’aereo. Questo innovativo sistema ad emissione zero permette di immagazzinare energia quando l’aereo frena in fase di atterraggio e viene utilizzato per ricaricare le batterie ultraleggere del sistema (lo stesso utilizzato nelle auto di Formula 1).
Grazie all’introduzione di nuove tecnologie e agli investimenti sulla ricerca finalizzati alla messa appunto di nuovi carburanti in grado di sostituire i combustibili tradizionali, la sostenibilità ambientale declinata al trasporto aereo potrebbe non rappresentare più una chimera, ma una possibilità ormai sempre più concreta.
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Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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